Brazil (Terry Gilliam, 1985)
Più bello il contorno che la storia in sè. un 1984 tremendissimo. Una pellicola piena di idee fino a scoppiare. Non posso dire di averlo adora, ma sono quei film che secondo sono anche fuori dai giudizi personali.
C'era Una Volta Il West (Sergio Leone, 1968)
Finalmente visto. Reputato da tanti il miglior film di leone per me si sente un pò troppo il pilota automatico (anche in certe frasi epiche, sanno troppo di costruite). Certo bella la storia, tecnica ormai impossibile da ribatte, della Cardinale è impossibile non innamorarsi, certo, ma fa anche capire bene che Leone ormai guardava verso altro e si era un pò stancato dei western.
Re Per Una Notte (Martin Scorsese, 1983)
Bellissima sorpresa. Non conoscevo la storia di Rupert Pupkin, aspirante commediante stand-up ossessionato di finire in televisione a fare i suoi sketch.
E' un film che funziona bene, ti tiene incollato dall'inizio alla fine e ti fa affezionare a personaggio che si meritano di tutto tranne che il tuo bene. Ecco, magari il finale è un pò troppo lieto ma anche con un ombra inquietante.
Ed è un film che mi ha confermato una cosa che sapevo già: chi è in sala dove un comico sta facendo il suo show è portato a ridere di più (anche solo per un favore verso il comico) che quelli che lo ,guardano attraverso uno schermo.
Edward, Mani Di Forbici (1990, Tim Burton)
Non l'avevo mai visto. E, dopo averlo visto non capisco nemmeno il perché.
Quando guardi film del genere anche solo capire da dove tutta quella estetica denominata
"alla Burton", te lo fa volere bene.
E' un Bella E La Bestia al contrario, qui la bestia scende nella civiltà, anzi vi se ne immerge con tutte le sue ipocrisie ed ottuse paure.
Comunque si, film straordinario. Magari Burton nel girare non è un mostro (le scene più movimentate sono quasi sempre senza la "leggibilità dell'azione", per capirsi) ma nelle atmosfere a pochi equali.
Bellissima la figura del padre di famiglia americano che è pronto a dispensare consigli inutili anche quando non dovrebbe.
Natural Born Killer (Oliver Stone, 1994)
Tarantino ci mise lo zampino. Lui e il suo pulp.
Infatti non credo che esisterebbe questo film senza la sua estetica. Anche se la sceneggiatura scritta all'inizio da lui poi verrà modificata pesantemente.
Però lo zampino si vede e anticipa persino alcune cose che poi userà in kill bill come l'usare generi diversi nel solito film.
Infatti ad un certo si scivola nella sit-com o nel filmone d'amore con grande maestria.
E' un film pazzo come lo sono i 2 protagonisti, innamorati folli in fuga dalla legge e molto inclini alla violenza e l'omicidio fine a se stesso.
Forse un pò troppo caricato per me. E il problema più grande è proprio il fatto che il suo essere caricato serve solo ad essere caricato, cioè molto fine a se stesso.
Un pò come se Stone avesse preso solo un'aspetto della poetica di Tarantino e spinta quella fino al massimo.
Comunque è un grande film, capiamoci.