Io ho visto L'inquilino del terzo piano di Polanski. Davvero un grandissimo film, asfissiante, kafkiano, criptico ma senza mai scivolare nello sterile esercizio di stile. La poetica di Polanski, basata sull'incubo domestico, delle relazioni umane e della società, è molto affascinante. Di suo, recentemente, ho visto anche Frantic (cavolo, ma Unknown è davvero un plagio pazzesco, perlomeno nella prima mezz'ora), buono ma non eccezionale nonostante l'affascinante Seigner, e Carnage, che è un'ottima trasposizione teatrale, sebbene mi aspettassi dialoghi più graffianti e un maggiore approfondimento del tema, che non è molto originale. A breve spero di riuscire a vedere Cul de sac.