[Sono cinico e logorroico on]
Stavo resistendo bene, sicuro di me stesso, sicuro che questa volta non avrei fatto la cazzata di lasciarmi tentare da quello che consapevolmente sapevo già essere l'ennesimo film-purga made in HollyWood. Vabbè alla fine ho ceduto anche stavolta e sono andato a vedere Alexander.
Ahhhh, diciamolo non c'è mai stata operazione commerciale più azzeccatta di quella d'abbinare all'uscita di Alexander il Libro di Cecchi Paone sul condottiero macedone. Grazie a questa abile manovra, Stone e Paone riceveranno miliardi dalla comunità italiana degli stitici, dato che il film fa cagare e con il libro ti ci puoi anche pulire il sedere.
Amara ironia a parte, la pellicola è veramente scarsa... meglio di Troy certo, ma pressochè tutto ciò che è stato prodotto dal genere umano su celluloide è meglio di Troy. La domanda che mi viene spontanea è perchè fare 3 ore di film sulla storia di Alessandro quando della storia a Stone pare fregare pochino (comunque tanto di cappello alla fedeltà con la sotreografia, quella c'è ed è l'unica cosa che non gli si può contestare).
Quello che il regista sembra voler mettere in primo piano è il tenero amore omosessuale tra Alex ed Efestione. Edulcorandolo ed esagerandolo a tal punto che non solo risulta assurdo per la cultura del tempo (omosessuali-bisessuali sì, ma non checche isteriche), ma a confronto fa anche sembrare roba come In & Out uno spaccato neorealista della comunità gay.
Che ci frega di inserire l'episodio del Nodo Gordiano (essenziale IMO per capire la filosofia di Alessandro), meglio metterci Efestione che in lacrime regala l'anello ad Alex come dono per il suo matrimonio. Che senso ha mostrare la conquista di Atene, il discorso con Diogene o le Meraviglie di Alessandro, quando ti puoi trastullare con i simpatici siparietti di Alex che chiede a Efestione di fargli compagnia nella notte, e poi gli ripete per 300 volte la storia di Achille e Patroclo. Efestione lo doveva amare veramente quell'uomo per sorbirsi ogni volta la stessa manfrina!
Un pregio però in tutto ciò c'è. Arrivati al pezzo in cui Alessandro giunge in India, il regista è riuscito a farmi immedesimare nelle truppe macedoni. Ad un certo punto volevo urlare anche io "Bastaaaaa!!! Voglio tornare a casa!!!!"
Parliamo degli attori: Farrel sta ad Alessandro come Macaulay Culkin può stare nei panni di Giulio Cesare. Tra Filippo che lo fa sentire un frustrato ed Olimpiade un dio, il ragazzo cresce un po' insicuro e scarica la tensione facendo il birichino nel suo show personale: "Mamma ho Perso l'Impero". Suvvia, è vero che Olimpiade aveva una grossa influenza su Alex ed è anche vero che il prode condottero dava tavlolta di testa, ma nel film sembra uno che deve chiamare il Telefono Azzurro. Ma siccome il Telefono Azzurro ai tempi non esisteva, chiama Efestione e lo scassa con la storia di Achille e Patroclo.
La Jolie recita bene e pure Kilmer, Hopkins si limita a fare il compitino.
Le scene di guerra con movimenti-di-camera-veloci-per-donare-realismo-alla-battaglia hanno rotto, dai facciamo qualcosa di nuovo... altrimenti, tra l'altro, chi capita al cinema in prima fila oggi deve prendersi le Travelgum.
[Sono cinico e logorroico off]