101 Reykjavik
Anche nella artica, isolata e autossuficiente Islanda esistono i bamboccioni. E se tanto mi da tanto devono essere davvero insopportabili. Protagonista è un imbecille simil indie (ma se lo è non lo sa) con la faccia perfetta per un manifesto elettorale pdl che non fa un cazzo tutto il giorno e vive con la madre, prova a scopare e, se ogni tanto gli riesce, fa solo guai, pure a colei che le da mangiare. La vita non lo fa crescere, ha deciso di non fa un cazzo e al polo son tutti troppo buoni perchè qualcuno si faccia carico di vangarlo di mazzate. Ripetiamolo, anche solo per la faccia, non meno odiosa del suo (non) approccio alla società. Ma l'Islanda è un paese imbecille che dispensa sussidi a simili larve, quindi perchè non approffittarne? A legger fra le righe, senza provare a riabilitare oltre il dovuto un film di MERDA, sembra ci sia comunque una velata irrisione di un paese che oltre a farci una vacanza estiva (da sogno, assai probabilmente), a viverci (perchè ci sei nato, o al massimo nella remota possibilità tu sia ballerina di flamenco spagnola bisessuale..) risulta essere davvero uno dei buchi del culo del mondo
Il protagonista sembra esserne cosciente (a differenza di amici e compaesani) e non fa altro che restituire al suo paese quel che il suo paese gli ha dato e può dargli: il buco del culo di niente! (al netto di un sussidio da bulimismo del welfare, ovvio)
Vi spoilero che alla fine - deo gratias - sembra esserci una messa in riga, e perchè sto tizio è talmente odioso che davvero a tenerselo senza che si desse una parvenza di crescita non ce la facevo più, e perchè cerco di farvi la fatica di vederlo, perchè se dopo aver letto ciò siete così scemi da dare 90 minuti del vostro tempo a questa visione, vuol dire che davvero nella vita non fate un cazzo peggio del protagonista. (e di me, che oltre a vederlo ho sprecato un altri 10 minuti extra a insultarlo)