Forever the Moment
Riponevo aspettative elevatissime che sono state rispettate in toto, il miglior film sudcoreano visto da me al festival (anche se mi manca Our Town che ho già recuperato). La vicenda è il racconto romanzato della partecipazione della nazionale coreana di pallamano femminile alle Olimpiadi di Atene 2004. Per carità, se non volete rovinarvi lo splendido e secco finale, così raro nel panorama cinematografico della penisola asiatica, non andate a guardarvi la medaglia conquistata.
Peeping Tom
Dal regista dell'intenso, commoventissimo e introvabile, se non in dvd senza sub, When the Show Tent came to My Town (Okami Shoujo), un nuovo film degno di nota che a dispetto del titolo internazionale scelto, davvero poco originale, fa del lato voyeur uno spunto (erotico) per indagare con creatività altri orizzonti extraumani. Intrigante e nient'affatto ordinario. Consigliato.
Gone Shopping
Dramma con parentesi comiche che sovrappone tre spaccati dell'infelice vita tutta lustrini di Singapore. Futile, brutto, fastidioso e ritrito.
Tactical Unit - The Code
E' il primo dei 4 episodi tv che riportano su schermo le storie e i personaggi di PTU di Johnnie To, qui trasformatosi in produttore. Poco ispirato, sebbene sia necessario tener conto della sua natura televisiva, e a tratti tedioso si dimostra più vivo solo in dirittura d'arrivo e in pochi altri passaggi. Reparto sonoro egregio composto in parte da remix dello score musicale del film da cui trae origine.
Sparrow
Un To nuovo, sbarazzino ed elegante alle prese con una pellicola minore. Non mi ha fatto impazzire, ad ogni modo non mi ha dato l'impressione trattarsi di un semplice film alimentare.
Shadows in the Palace
Bellino questo thriller/horror coreano in costume opera prima della regista Kim Mi-jeong, già nella troupe del campione d'incassi King and the Clown dal quale sono state riciclate le scenografie per contenere i costi. Maestosa fotografia, il plongèe che apre il film ne è una palese dimostrazione, costumi sfarzosi e più in generale una rimarchevole espressione di mezzi tecnici. Composto da un cast quasi interamente femminile si segnala per delle scene di tortura che ricordano quelle di Imprint di Miike. La trama però è leggermente ingarbugliata e per quanto mi riguarda necessita di una seconda visione. C'è poi da aggiungere che al 99% i meno smaliziati con le fisionomie orientali faranno fatica a distinguere le varie donnine.
E con questo si conclude il reportage sul Far East Film Festival 10, sebbene abbia inevitabilmente lasciato fuori qualcosa. Ad esempio il coreano Going by the Book è un film divertente che seppur volutamente derivativo (la citazione di Od Boy o il rimando a Inside Man di Spike Lee) gode di alcuni momenti comici veramente intelligenti.
I miei preferiti in ordine rigorosamente alfabetico (escludendo i film già visti in precedenza Black House, Mad Detective, Secret, Sick Nurses):
[JP] Adrift in Tokyo
[TH] Body
[JP] Funuke, Show Some Love You Losers!
A ridosso:
[JP] Fine, Totally Fine
[KR] Forever the Moment
[KR] The Guard Post (GP506)
[JP] Your Friends