Stoker l'ho visto.
Posto qua, anche se non è strettamente Asian.
La sceneggiatura di Wentworth Miller (sì, il protagonista di
Prison Break) funziona; parte dall'idea Hitchcockiana de
L'ombra del dubbio e poi vira in una direzione un po' diversa, anche se non troppo inaspettata. Quello che funziona però è il cast, in particolare l'ambiguità trasmessa dai protagonisti fino alla fine. Forse ci sono un paio di sequenze
e relative concessioni "morbose"
di troppo: si poteva rendere la stessa idea lavorando più di sottrazione anzichè facendo vedere, ma sono quisquilie.
Sul fronte strettamente registico c'è poco da commentare, che la classe mica è acqua.