Recuperato finalmente Thirst, che riporta pienamente Park Chan-wook agli splendori della trilogia della vendetta (I'm a Cyborg, But That's OK aveva delle idee interessanti, ma non mi aveva coinvolto più di tanto). Al solito, oltre all'originalità nello sviluppare un tema trito e ritrito, dei suoi film colpisce sempre la pulizia delle inquadrature e la sapienza nel mettere in scena sequenze complesse (quella del prefinale durante la partita di Majong è eccezionale per costruzione e realizzazione). Song Kang-ho è forse il migliore attore orientale vivente, la sua capacità di dare vita e spessore a personaggi così diversi, è propria dei Grandi,mentre è stata (per me) una piacevole scoperta Kim Ok-bin, che non avevo mai visto prima. Miglior film vampiresco (e non solo) degli ultimi anni, dietro solo all'inarrivabile Lasciami Entrare.