Il videogioco, come ogni passione che si rispetti, costa.
L'adozione di nuovi supporti digitali, l'aumento dei costi di produzione per i videogiochi e la massificazione del videogioco stesso hanno fatto sì che i prezzi aumentassero non di poco nel giro di qualche anno.
Sono oramai ricordi lontani quelli di PlayStation, dove i titoli costavano (e mi riferisco al mercato PAL) intorno alle 100.000 lire; adesso se non sganci mediamente una 60ina di euro non ti porti via nulla.
Stessa cosa dicasi per l'importazione che in questo caso mi colpisce in maniera diretta visto e considerato che usufruisco solamente di quella.
Avendo da soddisfare una PS2, un GameCube, Gameboy Advance e saltuariamente (con giochi usati) DreamCast è chiaro che la spesa è notevole.
Mi sono trovato però anche in condizioni anomale, dove un gioco americano per GBA mi costa come (se non addirittura qualche euro meno) la stessa controparte PAL.
Con questo cosa voglio dire? Intendo dire che secondo me l'acquirente occasionale, quello che compra un gioco ogni 3-4 mesi, non ne risente particolarmente; per quel che riguarda l'appassionato l'appellativo di élite si adatta abbastanza bene inducendo ad acquisti più mirati e sacrifici maggiori.
Comunque quando faccio i conti delle spese che sostengo per i videogiochi mi tranquillizzo pensando: "una buona collezione ripaga di qualunque spesa".