Autore Topic: [PS2] Beyond Good & Evil  (Letto 3320 volte)

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Offline [c]ego

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[PS2] Beyond Good & Evil
« il: 07 Mag 2004, 10:16 »
Benvenuti nel pianeta Hyllis, c’è un flora pixellosa e una ricca fauna composta da uomini, rinoceronti, squali e... maiali parlanti, insomma poche ragazze da queste parti, d’ho.

BEYOND GOOD & EVIL (2003)
di Saulo Chekotee



La protagonista di questo gioco si chiama Jade, e parte subito male, ha meno tette di Lara Croft ed è chiara fin da subito, non te la dà. Di lavoro fa la custode di un piccolo orfanotrofio fallico cammuffato da faro sul pianeta di Hyllis, è una buonista sfegatata, una reporter allo scazzo e come il resto della popolazione si ostina a pensare che l’inaspettato arrivo dell’ostile razza aliena dei DomZ non abbia nulla a che fare con la costituzione dell’Alpha Section, ente militare nato dal nulla in una notte, atto, caso strano, a prevenire che i cattivissimi alieni rapiscano gli indifesi cittadini del pianeta. Per farci cosa? Spero non pile ricaricabili.

Figo, quand’è che si mena le mani? Praticamente da subito. Il capo degli alieni si vede che è un tipo un po’ represso, si è finalmente accorto che la nostra Jade è l’unico esponente di donna umana disponibile sul pianeta, e visto che tanto mica conosce Lara Croft, si accontenta. Attacca quindi inaspettatamente l’orfanotrofio dell’eroina e cerca in tutti i modi di restarci un po’ solo trascinandola in una grotta appartata, ma a rovinare tutto arriva un botolo ambulante, Giancarlo Magalli? No, ma ci siete vicini, Zio Pey’j, un facocero parlante. I due hanno la meglio, a patto che sappiate tenere in mano un controller, e tornano a rivedere la stelle, mentre tutto il merito va ovviamente a quei furboni dell’Alpha Section.

Da qui inizia il gioco vero e proprio, lo scopo è banale ma per nulla patetico, salvare il pianeta sgominando la cospirazione prima che gli alieni abbiamo rapito praticamente tutti quanti (tranne l’Alpha Section), da sola? No, insieme al maiale che non sta mai zitto si uniranno infatti i ribelli del gruppo IRIS, quattro sfigati in croce.

Tutto questo come, scusa? Per prima cosa combattendo, con il bastone di Donatello la tartaruga ninja ed un patetico guantino da tè spara-piattini-in-porcellana-rosa;  poi esplorando, a terra, spostando Jade ed il suo eventuale compagno per le varie locazioni, per mare, utilizzando uno sgangherato hovercraft, e per aria, ai comandi di una navicella spaziale che come dice il nome stesso alla fine potrà finalmente oltrepassare la stratosfera di Hyllis; ultimo, ma non meno importante, fotografando.

What the f...? Sì avete capito bene, se da una parte abbiamo un solido sistema di controllo che attinge a piene mani dagli ultimi episodio di Zelda, un intelligente level design in stile open plan ormai visto in praticamente tutti i platform di rispetto, nessuno può negare a BG&E di aver introdotto almeno un aspetto innovativo sul lato della giocabilità, la macchina fotografica (ma c’era anche in MGS... zitto tu!). Sarà infatti questo gingillo a poter far conoscere agli abitanti di Hyllis la vera natura dei fatti e sarete proprio voi, nei panni di Jade a dovervi trovare al momento giusto nel posto giusto, no, non ci vuole molto, basta andare avanti con il gioco.

Lineare o non lineare quindi? Lineare con pretese direi, potete, nei limiti della storia, prendervi una pausa e scorrazzare per il mondo, partecipando ad alcune missioni secondarie. Se siete quindi stufi di fotografare i vari obbiettivi della missione, potete sempre cercare le varie razze animali nascoste per il mondo, ogni fotografia vi farà guadagnare soldi ed eventualmente sfere, quest’ultime saranno indispensabili tra le tante cose a potenziare i vostri mezzi e quindi a completare il gioco, senza, la vostra navicella non raggiungerà mai la luna. Se invece la fotografia non fa per voi, Michel Ancel si è sbizzarrito, abbiamo infatti una variante del flipper, divertente per i primi 5 minuti e la possibilità di gareggiare con il proprio hovercraft a vari tornei cittadini. Insomma ci ha provato.

Un’ulteriore nota di merito (per chi non l'ha capito la review è positiva) va infine al cattivo di turno, l’alieno assatanato di sesso, non solo risulta essere un degno nemico finale quando chiunque si sarebbe aspettato un sfida irrisoria vista l’innegabile facilità del titolo, ma soprattutto a livello di character design lascia il segno, anni luce da quell’orrida pacioccosità di Rayman, è una speranza per un futuro migliore, vedere per credere.

Qui nel Regno Unito BG&E non sta vendendo un’emerita cippa nonostante sia sul mercato ad un prezzo stracciato, e stranamente dispiace, perché Ubisoft tornerà a sfruttare lo sgorbio senza braccia invece di investire nel possibile seguito di un gioco che compensa un po’ tutti i sui piccoli difetti con un’esperienza completa, capace addirittura di farvi arrivare sulla Luna. Propaganda…


[tutte le immagine prese da www.gameranking.com e www.gamespot.com]

Bottom Line: se si dovesse salvare un solo gioco prima di naufragare in una sperduta isola deserta non sarebbe certo questo, ma solo perché, ammettiamolo, cosa cazzo te ne faresti di un gioco elettronico su un’isola deserta? Per il resto una realistica alternativa alla masturbazione.

Voto: otto su dieci.
Sono allergico all'italiano medio
[c]ego lavora nella periferia videoludica, le sue opinioni non hanno nulla a che vedere con quelle dei suoi mille e uno clienti. Uno più, uno meno.

Offline Sephirot22

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[PS2] Beyond Good & Evil
« Risposta #1 il: 05 Giu 2004, 16:03 »
Beyond Good & Evil
PS2 - 2003


Menzogna e verità: pur essendo l’una l’antitesi dell’altra, la storia ci insegna che non sempre è così facile distinguerle, soprattutto quando le informazioni che abbiamo a disposizione non ci permettono di avere una visione globale di quello che accade. Questo è la situazione sul pianeta Hillys, trascinato nel terrore dai sempre più frequenti attacchi alieni, ma rassicurato dalle notizie diffuse dal governo che ritiene tutto sotto controllo. In questo caos nasce un’associazione segreta che vuole far luce sulle sparizioni di gruppi di persone in seguito alle “visite” delle entità extra-hillyane, i DomZ, e sulle enigmatiche azioni governative. Seguendo il sentiero del dubbio verso la verità, saremo noi, nei panni della foto-reporter Jade, a rispondere a tutti gli interrogativi.

La nuova eroina creata da Michel Ancel (il papà di Rayman), è ben lontana dallo stereotipo pettoruto che ognuno di noi ha in mente pensando alla protagonista di un videogioco, anche per quanto riguarda l’arsenale che troveremo a disposizione: da buona giornalista, Jade conterà esclusivamente sulla sua macchina fotografica e su un semplice bastone; niente pistole o fucili, sarà la verità l’arma più pericolosa che ci si ritroverà a maneggiare. L’obiettivo delle missioni che di volta in volta ci saranno affidate sarà, quindi, documentare quello che sta accadendo alle spalle degli hillyani e stuzzicare il malcontento della popolazione istigando una sommossa, non massacri di alieni. I soggetti delle nostre foto si troveranno in luoghi off-limit per le persone comuni per cui buona parte del lavoro consisterà nell’infiltrarsi all’interno di laboratori, di fabbriche e locazioni che hanno un collegamento con le sparizioni dei cittadini di Hillys. Tali località saranno tutt’altro che sprovviste di un dovuto sistema di sicurezza. Ogni stanza rappresenterà un piccolo enigma da risolvere e per venirne a capo dovremo far sfoggio di tutte le capacità stealth di Jade: bisognerà studiare il movimento delle guardie, sfruttare a nostro vantaggio la morfologia degli ambienti e, poi, agire nell’ombra. Saremo occasionalmente aiutati da Page, lo zio-suino di Jade, e da un altro agente dell’associazione, che ci daranno una mano con le loro particolari abilità. La storia sarà condita naturalmente da scontri con gli alieni e con le guardie, nonché dalla presenza di boss e da qualche subquest quale il censimento fotografico di tutti gli animali di Hillys. BG&E è un buon cocktail di Zelda, Metal Gear con una spruzzata di platform e l’aggiunta di una fotocamera. Il design è studiato per un uso massivo di tale strumento, utilizzato anche per la visione in prima persona, e dopo poco tempo diventerà un indispensabile, quanto piacevole, ampliamento dei sensi di Jade: dare la “caccia” alle varie specie dislocate per tutto Hillys sarà la naturale conseguenza dell’avere sempre a disposizione la macchina fotografica, un divertente intermezzo durante le missioni, non un dovere. Ad un game-play incentrato sull’idea di immagine, di foto, fa da cornice la ricchezza degli ambienti che sono disegnati e colorati con particolare cura in uno stile fumettoso, ma maturo, con l’unica pecca di non godere di un frame-rate costante: ci sono zone in cui il gioco gira con una buona fluidità, altre dove il motore sembra soffrire. Per accentuarne il taglio cinematografico, il gioco è mandato a schermo esclusivamente in 16:9, quindi con due larghe bande nere per i comuni possessori di televisori 4:3, che però non influiscono sulla godibilità del titolo.
Proprio quando la storia incomincia a salire di tono, i livelli ad offrire una sfida accattivante, le foto fatte agli animali ad assomigliare a quelle di National Geographic, sopraggiunge il fondo del bicchiere del cocktail BG&E. Il tutto lascia un retrogusto di incompleto. Non si è insoddisfatti, ma si vorrebbe dell’altro: è gustoso innaffiare le proprie fauci con una bevanda corposa, che non annoia, tuttavia, abituati come siamo a tracannare enormi boccali di ore di gioco, allungati con estenuanti quanto inutili peregrinazioni, si deve mettere in evidenza che BG&E non disseta completamente, ma  rimanda al sequel annunciato il compito di riempire di nuovo il nostro bicchiere.
Mi sento infine di segnalare la politica di prezzi di Ubisoft che ci fa portare a casa questo gioco alla modica cifra di 29,90 Euro (applauso!), caratteristica da non sottovalutare.



Giudizio:  7.5su10