Quegli zoom con escursioni così ampie non mi convincono per niente: se hai una FX che cavolo ti compri a fare un 24-120, tanto peggio un 28-300? Cavolo, il corredo ideale con zoom di ogni fotografo è 14-24, 24-70, 70-200, tutti f/2,8.
Be' sì, ma è facile dirlo. Ma se vai a fare foto in escursione, o in alta quota, o se non hai i soldi per tutta quella roba, o se non ti regge più la schiena, e comunque hai una fotocamera full frame o a pellicola, che fai, butti via la Nikon D700? C'è anche chi si contenta di una D700 e tre ottiche fisse, qualcuno potrebbe pensare che a quel punto spendere tanto per una FF non ha senso. Gli zoommoni hanno senso per chi ha un budget limitato per gli obiettivi, ma ha una macchina FX e vuole farsi una gita con foto annesse senza portarsi dietro 5 chili e 6000 euro di obiettivi (che poi uno ha pure paura a lasciare in macchina).
Se il 28-300 sarà otticamente migliore del 18-200 sarà un obiettivo più che dignitoso. Un 24-120 con f/4 fisso è dedicato a un'utenza semi-professionale. Personalmente ritengo che se uno si compra il 70-200 f/2.8 e non fa fotografie tipo safari o sport in notturna è matto: spende più di 2000 euro per comprarsi un cannone che magari si porta appeso al collo o a tracolla per un giorno intero dando fastidi a tutta la famiglia, e per fotografare cosa? Un ritratto in piena luce con sfocato del figlio che poteva fare con un fisso da 300 euro e di peso e dimensioni molto inferiori?
Insomma, se anche molti professionisti trovano accettabile l'uso di compatte di alta fascia o di Micro 4/3, non vedo perché molti fotoamatori debbano fare gli snob (non dico te, parlo di molti che leggo online, che si comprano la Leica X1 per farci le foto degli scantinati ad alti ISO ottenendo straordinari dettagli... di tubature ed etichette di barattoli). E poi i fondi di bottiglia non esistono più e le stampe di grande formato si fanno di rado, che cacchio ci dobbiamo fotografare con 'sti zoom da milionari? Oggi molti concorsi fotografici vengono vinti da reportage realizzati con ottiche super e reflex modernissime, ma che per espressività e incisività dei soggetti e della composizione vengono superati da moltissime immagini in bianco e nero scattate cinquant'anni fa con pellicole poco definite, poco contrastate, con grana inaccettabile per gli standard digitali odierni, e mettendo a fuoco a mano.
Mi piace molto la massima: "The best camera is the one that's with you". Perché se fai la foto della vita con il 28-300, passi il resto della vita a rimpiangere di non averla scattata con il 24-70 o il 70-200? Sarebbe folle.