Autore Topic: Limite del videogioco? A voi...  (Letto 3961 volte)

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Offline Stefano Raimondi

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Limite del videogioco? A voi...
« il: 16 Mar 2003, 01:28 »
Ritorno con nuove proposte, visioni plurime di uno stesso oggetto. La ricerca si fa complessa, quindi non posso che rivolgermi a voi, gente tosta, con cuore, passione e nervi tesi all'infinito macroludico.

La domanda/affermazione è se l'interattività, codice distintivo dei vg come media, non sia allo stesso tempo causa del difficile avanzamento narratologico nel gioco vero e proprio(di solito lo sviluppo in senso stretto è dato dagli intermezzi).
L'interattività pressuppone un giocatore che molto spesso è libero di
inter agire e per questo crea buchi neri non contemplati da quello che sarebbe magari una forma ideale di giocatore.

come detto nel'oggetto... a voi ...
erdere, ma perdere veramente, perdere la vita  per trovare la vittoria. (Apollineare)
ciò che penso di essere io sono (D)io

Offline Dj Mark Noise

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Re: limite del videogioco? a voi...
« Risposta #1 il: 16 Mar 2003, 01:57 »
Citazione da: "Stefano Raimondi"
Ritorno con nuove proposte, visioni plurime di uno stesso oggetto. La ricerca si fa complessa, quindi non posso che rivolgermi a voi, gente tosta, con cuore, passione e nervi tesi all'infinito macroludico.

La domanda/affermazione è se l'interattività, codice distintivo dei vg come media, non sia allo stesso tempo causa del difficile avanzamento narratologico nel gioco vero e proprio(di solito lo sviluppo in senso stretto è dato dagli intermezzi).
L'interattività pressuppone un giocatore che molto spesso è libero di
inter agire e per questo crea buchi neri non contemplati da quello che sarebbe magari una forma ideale di giocatore.

come detto nel'oggetto... a voi ...


Mi vuoi fare "concorrenza" al topic "videogames media di emozioni"?
a parte gli scherzi,penso che il limite maggiore dei videogiochi sia la scarsa implementazone del tempo (la quarta dimensione) e ancora la poca interattività con ambiente e oggetti.
Si sono fatti passi in avanti,questo è indubbio,però c'è (secondo me) ancora scarsa interazione tra i componenti Personaggio-ambiente-oggetti.
Si è in una fase ancora troppo lineare,che,limita di per sè,il pieno coinvolgimento emotivo-intellettivo.
Credo che un passo decisivo ci sarà con i 256 bit,dove per il resto,sarà resa una migliore intelligenza artificiale degli npc.

Offline Andrea Rivuz

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Limite del videogioco? A voi...
« Risposta #2 il: 16 Mar 2003, 06:58 »
Io credo che con l'aumento delle capacità grafiche delle console (già le attuali sono vicine alla possibilità di creare ciò che si vuole, da grafica iper-realistica,RE0,SH3, o fantasiosa, stile cartoon, Zelda:TWW,Viewtiful Joe) si arriverà ad un punto in cui sarà inutile continuare a cercare di migliorare la resa grafica dei giochi.
A questo punto credo che ci si impegnerà, come ha detto il dj, nel migliorare l A.I. degli npc, per calare il giocatore in mondi sempre più credibili e coerenti.

Offline katoplepa

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Limite del videogioco? A voi...
« Risposta #3 il: 16 Mar 2003, 17:28 »
a mio parere il limite dei giochi attualmente in commercio è che forse la maggior parte di loro tendono troppo a "guidare" l'utente, a prenderlo per mano e portarlo tranquillamente verso il filmato conclusivo, riempiendogli gli occhi di altri filmati durante il cammino...
ovviamente non sono tutti così ed è altrettanto vero che, se deve esserci uno "scopo" nel gioco bisogna pur raggiungerlo in qualche modo, ma se il discorso che proponete è "in astratto" allora ribadisco che forse attualmente escono troppi titoli lineari, senza aspetti imprevedibili, senza sorprese, perchè le sorprese sono frustranti per il videogiocatore medio, frustranti e quindi causa di inkazzo, che si traduce a sua volta nel non-comprare più il titolo, quindi meglio sfornare prodotti cinematicamente spettacolari ma guidati per ottenere la piena soddisfazione del player, che può così andare a fare lo sborone con gli amici dicendo "ho finito questo", "ho finito quello", eccetera...

Offline m y t o y b o x

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Limite del videogioco? A voi...
« Risposta #4 il: 17 Mar 2003, 09:52 »
Citazione da: "katoplepa"
a mio parere il limite dei giochi attualmente in commercio è che forse la maggior parte di loro tendono troppo a "guidare" l'utente, a prenderlo per mano e portarlo tranquillamente verso il filmato conclusivo, riempiendogli gli occhi di altri filmati durante il cammino...
ovviamente non sono tutti così ed è altrettanto vero che, se deve esserci uno "scopo" nel gioco bisogna pur raggiungerlo in qualche modo, ma se il discorso che proponete è "in astratto" allora ribadisco che forse attualmente escono troppi titoli lineari, senza aspetti imprevedibili, senza sorprese, perchè le sorprese sono frustranti per il videogiocatore medio, frustranti e quindi causa di inkazzo, che si traduce a sua volta nel non-comprare più il titolo, quindi meglio sfornare prodotti cinematicamente spettacolari ma guidati per ottenere la piena soddisfazione del player, che può così andare a fare lo sborone con gli amici dicendo "ho finito questo", "ho finito quello", eccetera...


Mi trovi d'accordo, sono un appasionato di RPG e solo con qualche titolo del recente passato ho potuto gustare una storia che non fosse stata fatta per portare l'utenza alla fine...
E' triste ma gli attuali JRPG stanno diventando una sorta di libro games, ve li ricordate?? dove bisogna ogni tanto scegliere un bivio e andare a vanti, pensando solo a massacrare milioni di nemici..

ciao
iccardo
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Offline theblackpages

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Re: Limite del videogioco? A voi...
« Risposta #5 il: 17 Mar 2003, 14:21 »
Citazione da: "Stefano Raimondi"
Ritorno con nuove proposte, visioni plurime di uno stesso oggetto. La ricerca si fa complessa, quindi non posso che rivolgermi a voi, gente tosta, con cuore, passione e nervi tesi all'infinito macroludico.

La domanda/affermazione è se l'interattività, codice distintivo dei vg come media, non sia allo stesso tempo causa del difficile avanzamento narratologico nel gioco vero e proprio(di solito lo sviluppo in senso stretto è dato dagli intermezzi).
L'interattività pressuppone un giocatore che molto spesso è libero di
inter agire e per questo crea buchi neri non contemplati da quello che sarebbe magari una forma ideale di giocatore.

come detto nel'oggetto... a voi ...


L'interattività genera un difficile sviluppo narratologico?

Quoto: purché ciò non sia inteso come handicap del medium videoludico.

Giacché lo scopo del VG non è mai essenzialmente narrativo, come spesso avviene per un libro o per un film.

L'appagamento e la buona riuscita di un VG risiedono [anche] oltre l'intreccio narrativo.

Offline katoplepa

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Limite del videogioco? A voi...
« Risposta #6 il: 17 Mar 2003, 19:21 »
Citazione
L'interattività genera un difficile sviluppo narratologico?

Quoto: purché ciò non sia inteso come handicap del medium videoludico.

Giacché lo scopo del VG non è mai essenzialmente narrativo, come spesso avviene per un libro o per un film.

L'appagamento e la buona riuscita di un VG risiedono [anche] oltre l'intreccio narrativo.


sono daccordo sul fatto che l'appagamento in un vg non sia solo legato all'intreccio narrativo e/o alla caratterizzazione dei personaggi, ci sono anche altri aspetti che si possono andare a stimolare nell'utente, faccio un piccolo esempio: in FFX (non entro nel merito ora del prodotto) la quest dello zoolab e quella dei dark eoni sono qualcosa che esula dall'intreccio narrativo principale (se di intreccio si può parlare...), ed infatti vanno a solleticare la parte puramente "collezionistica" del giocatore che si perde ore e ore a cercare mostri e sconfiggerne altri solo per il gusto di farlo, senza ottenere nulla di sostanziale come "premio" per le sue fatiche.

per ottenere però un completo appagamento del videogiocatore medio si è arrivati a compromessi enormi sul piano della narrazione, situazioni imbastite bene e poi lasciate a metà, Tiuds & Yuna che fino ad un minuto prima non si parlano quasi nemmeno poi un minuto dopo si danno di lingua... ecco che questo "tirare via" sull'aspetto narrativo per favorire il gameplay, la buona riuscita del titolo e via dicendo, influiscono a mio parere negativamente, quindi in questo senso favorendo una interattività "controllata" e alla portata di tutti abbiamo sacrificato quello che poteva essere il vero "succo" del gioco, tutto questo va bene per fare la confezione-bundle ps2+ffx ma non va bene per l'appassionato che vuole/pretende di più da un titolo...

Offline Stefano Raimondi

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Limite del videogioco? A voi...
« Risposta #7 il: 18 Mar 2003, 00:07 »
[/quote]

favorendo una interattività "controllata" e alla portata di tutti abbiamo sacrificato quello che poteva essere il vero "succo" del giocoquote]


Concordo in parte con tutto.
Ma allora mi chiedo: quello che voi desiderate è un gioco che si autodetermini di pari passo con le vostre azioni?
ossia: quello che voi desiderate è una Super vita?

Direi di stringere il nostro campo d'azione (concordo quando si dice che in un picchiaduro la trama non è un elemento fondamentale..ma sarebbe bello lo fosse o portarla ad essere) a tutti quei titoli la cui narrazione è basilare.. a questo punto cosa bisogna fare per rendere il giocatore più libero, e ancora, il giocatore libero permetterebbe uno sviluppo narratologico?
erdere, ma perdere veramente, perdere la vita  per trovare la vittoria. (Apollineare)
ciò che penso di essere io sono (D)io

Offline katoplepa

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Limite del videogioco? A voi...
« Risposta #8 il: 18 Mar 2003, 00:31 »
riguardo la trama sui picchiaduro ho un amico che potrebbe parlare per ore della storia alla base della serie di  King Of Fighters, dagli albori ad oggi, non per questo riuscendomi mai a convincere che KOF sia meglio di Soul Calibur, almeno per me...

in ogni caso, tornando alla domanda, credo che sia difficile rispondere se vogliamo o no una super vita simulata in un vg... sarebbe bellissimo, o forse no, sarebbe il minimo o forse sarebbe troppo, di certo posso dire che già stare nel mezzo sarebbe un gran bel risultato, penso alle potenzialità inespresse in ShenMue: l'idea di girovagare in una città in movimento, un quartiere che vive con i suoi orari e le sue persone, incuranti della nostra presenza, alle quali siamo noi a scatenare reazioni con il nostro intrometterci nella loro routine, per chiedere informazioni o quant'altro, ecco una cosa del genere poteva nascere solo da una mente di genio/pazzo/visionario/artista come Yu Suzuki ma non è sbagliata, se io la stessa idea la potessi applicare ad un Final Fantasy (come potrebbe in parte essere FFOnline o 11 che dir si voglia... non amo questa numerazione nell'episodio online ma cmq va bene...) ecco che potrei avere un GIOCO veramente del terzo millennio:
NPC dotati di vita e intelletto propri, da assoldare, da parlarci, da litigarci, da riderci insieme, quest che nascono dagli scenari politico/religiosi che si creano dalla coesistenza di queste comunità di individui, io che con la mia compagnia posso andare per valli e per monti alla ricerca di oggetti, mostri, vecchi saggi, donzelle e principesse, ma tutto quello che posso incontrare/vedere/fare esisterà solo in funzione di ciò che io decido di fare, delle priorità e delle precedenze che io decido di darmi, ecco che allora potrei incontrarti e tu potresti dirmi che nel continente di Arcadia hai incontrato il mercante Cicciobombo Cannoniere che ti ha dato quell'oggetto magico che tanto ho cercato per mesi invano, potrei quindi andarci a mia volta e scoprire che forse non gli sto simpatico e quindi dovrei sudarmi lo stesso item che tu hai ottenuto così facilmente....

l'intreccio narrativo potrebbe andare di pari passo, sempre con un plot magari, ma di ampio respiro, governato da algoritmi che potessero farmi vivere situazioni e discorsi sempre diversi a seconda di quando/come/perchè, eccetera... Tidus diceva "this is my story" ma si sbagliava perchè quella era la storia che qualcuno aveva scritto per lui, a noi non rimaneva che accompagnarlo per il suo cammino, mentre in questo caso avremmo veramente tantissimi utenti videogiocatori e ognuno di loro potrebbe veramente dire "this is my story", sicuro di vivere qualcosa di unico e cmq di diverso rispetto al suo amico di forum...

visioni? forse... tanto sono gratis!  :D