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Preciso che la mia era una domanda più retorica che altro. Sono si musulmano di nascita, seppur ateo e fondamentalmente avverso ad ogni religione, ma non ho nessun particolare spirito di appartenenza a quella religione o altre.
Quindi non mi sento nello specifico insultato o offeso, ma credo sia degna di riflessione la semantica di questa casistica, appunto perché credo vada ben oltre la semantica.
Dire che un giudizio altamente insultante che va ad includere nella sua generalizzazione un'intera etnia, religione, nazione, comunità, quel che è, è meno grave di un insulto ai danni di una singola persona mi sembra contraddittorio, anche perché sembra dare per scontato che un utente X appartenente alla categoria X insultata non debba sentirsi insultato.
Non sono sicuro del come una maggiore tolleranza nei confronti di simili opinioni possa ritenersi maggiormente conduttiva alla buona convivenza. Ogni singolo individuo è parte di uno o più insiemi.
Se dico che tutti gli appartenenti al gruppo X sono dei porci, e l'utente Tizio è parte di quel gruppo, gli sto dando del porco.
Secondo questa interpretazione, fare ciò sarebbe meno grave del dire direttamente a Tizio che è un porco.
Non credo si possa negare che è se non altro contraddittorio.
Capisco la spirito di questa "distinzione", ma temo che la china sia pericolosa.