PARIGI, 12 gennaio 2009 – Stavolta non ci sono dubbi. La Francia ha ritrovato Zidane. O meglio. La sua reincarnazione. Il nuovo re è Yoann Gourcuff, stratosferico ieri sera contro il Psg (4-0), autore di un assist e di un gol magico. Alla Zidane, appunto. E la stampa francese oggi lo acclama, unanime.
VOTO – Il rossonero ceduto in prestito a Bordeaux si è guadagnato un nove in pagella dell’Equipe, che tradotto nel metro italiano, corrisponde ad un 10. Una partita perfetta, in pratica. Il quotidiano sportivo titola senza equivoci: "Genial!", e poi "Gourcuff è Zidane”. E ancora: "Il segno di un mago", spiegando che "Yoann si è trasformato in un genio". Elogi, giustificati. Merito dell’assist che ha sbloccato il risultato (10’ pt, gol di Diawara) e della rete che al 26’ della ripresa ha chiuso la partita.
DESCRIZIONE - Una rete magica, appunto: doppio controllo a evitare tre difensori al limite dell’area e tiro immediato, di punta che fucila il portiere parigino. Gourcuff l’aveva già fatto contro il Tolosa, ad ottobre. Ma stavolta, la rete risplende per lucidità e eleganza nell’esecuzione. Un movimento in tre atti alla Zidane. D’altronde, lo stesso Gourcuff, ieri, in un’intervista al settimanale Journal du Dimanche aveva affrontato di petto il paragone con Zizou: "Concedo che certi miei gesti ricordino Zidane. Ma è normale perché molta gente della mia età è cresciuta ispirandosi a lui. Oggi sono cosciente che alcuni miei controlli evocano i suoi". Ma il paragone, che ad inizio stagione sembrava disturbarlo, ormai non gli pesa più: "Sono lusinghieri".
FUTURO – Sempre ieri, Gourcuff ha parlato anche del suo futuro che non passa necessariamente per Milano: "Comincerò a pensarci seriamente da marzo, aprile. Ma non escludo nulla. Posso anche rimanere in Francia. E possono arrivare offerte importanti anche da altri grandi club. Non ho il controllo su tutto. La società può far valere l’opzione d’acquisto. Io e i dirigenti prenderemo insieme la decisione migliore, e non è una questione di soldi". Il Milan? "Mi sento regolarmente con Ambrosini senza però mai parlare di un possibile rientro a Milano. Per capodanno ho ricevuto degli sms dai dirigenti, ma nulla da Ancelotti".
