Do il mio contributo con un'analisi già postata su un altro NG:
S
P
O
I
L
E
R
S
Mullholland Drive La prima parte è un sogno (o proiezione dei desideri). La seconda parte è la realtà ed è divisa in varie scene montate in maniera atemporale: prima viene la scena lesbo, poi il set, la cena, il dialogo col killer, il risveglio dal sogno(nel letto) e la scena con la vicina, infine il suicidio. Tutto questo si desume da vari dettagli (es. il posacenere, le chiavi, ecc.).
Il barbone - potrebbe essere la morte. Si aggira nel sogno, ma si concretizza nella realtà .
La scatola - la morte di Camilla, quello che la attende nel mondo reale?
Il paziente instabile e lo psicologo - quando vanno dietro il locale, vedono il mostro, ma questo succedeva nel sogno del paziente, quindi è la prova che si tratta proprio di un sogno.
La morta - le due vanno a casa di una certa Diane ( che poi è il vero nome di Betty, scambiato con la cameriera del fast food), trovandola morta. Invece in realtà sta solo dormendo e sognando loro stesse....
Il telefono - Diane risponde nella 2ªP, mentre nella 1ª nessuno lo fa. È il killer e nel sogno Camilla non è morta.
La limousine - nel sogno porta Rita alla morte, mentre nella realtà porta Diane alla festa, che per lei è come una morte. Diane vuole far provare a Camilla quello che ha provato lei.
La zia - nella realtà , Diane è arrivata a Hollywood dopo che sua zia le ha lasciato dei soldi morendo, mentre nel sogno è ancora viva, o forse è un'altra persona.
Camilla - nella realtà ha rubato la parte a Diane, nel sogno non è capace di recitare, mentre D è bravissima (nel sogno C è anche un'incapace in tutto e ha sempre bisogno d'aiuto: una proiezione-vendetta da parte di D).
La ragazza - nella 1ªP è Camilla, nella realtà una sua spasimante.
Il libro nero - nella realtà il killer ci tiene i dati su Camilla; nel sogno lo cerca perché ha qualche legame con il suo mancato omicidio.
La chiave blu - nella 2ªP è il segno che Diane trova quando il killer ha eseguito il suo compito, la stessa volontà di vendetta concretizzata. Quando Diane la vede capisce che non c'è più niente da fare (la vicina le dice che due detective la cercavano).
La segreteria - Rita dice che è strano chiamare lei stessa, ma è Betty che chiama sé stessa (e la seg. dice: 'sono io').
Il sogno - è una fantasia cinefila in cui Diane si vede ingenua e bravissima, risolve tutti i suoi problemi e reinventandosi nella parte di un'eroina di un film, così come reinvanta la perte di Rita e di tutti gli altri personaggi.
Hollywood - un sogno, ma corrotto da intrighi e lati oscuri (il barbone, la mafia). Può essere una proiezione delle delusioni o delle esperienze di Diane, come lei vede Hollywood. E anche un giudizio sui rapporti tra Hw e gli spettatori (frustrazione+vendetta).
Il regista - alter ego di Lynch? Come lui ha un cattivo rapporto con i superiori (vedi la sorte di MD).
Il Silencio - il lato glamour e vuoto di Hw e la prevalenza dei suoni sull'immagine (il playback / finzione) che fanno impazzire-rinsavire Diane.
Il cowboy - nella 2ªP il regista lo rivede alla festa, ed è perché ha accettato il compromesso..eppure nella realtà è solo una comparsa.
Il sesso - Hw usa le donne come oggetti sessuali, quindi per Diane Camilla è una cosa che si può possedere. Nella reltà non le è possibile, quindi, come se fosse un film, la fa semplicemente ammazzare.
La serie - Lynch è stato costretto a ripiegare sul lungometraggio in
seguito ai continui rifiuti della serie da parte del network, quindi può darsi che molti dettagli siano veramente incompleti (il libro nero, il cowboy e altro).
Le citazioni - il film ne è pieno. Dai luoghi comuni dei film noir (entrare dalla finestra, fare chiamate anonime) a Vertigo (Rita che diventa una copia di Betty), dal Padrino (la mafia di Hw e la conversazione col regista), a Pulp Fiction (la carneficina del killer), alle soap opera (Betty), al porno e così via.
La dedica - il film è dedicato a Jennyfer Syme, attrice vista in Lost Highways, fidanzata di K. Reeves e morta in un incidente.