Meh, e' piu' simile a rubare I pomodori dall'orto del vicino in effetti. Il danno c'e' ma non e' cosi terribile.
Insomma stiamo parlando di illegalita' comunque, anche se solo un matto non vede differenza tra parcheggiare in divieto di sosta e sparare a qualcuno.
Che molto spesso, soprattutto in europa dove le alternative sono poche il danno sia lieve siamo d'accordo, che sia "giusto" meno.
Ci siam capiti comunque
utilizzo questo tuo post per rispondere anche ad algaloppo.
al di là dei ragionamenti condivisibili, sulla giusta retribuzione di performer e tecnici del suono eccetera, SU CUI TUTTI SIAMO D'ACCORDO, quello che io contesto è l'erronea applicazione di un concetto, che prescinde (perchè a questi non si attaglia) da criteri variamente e differemente parametrabili come possono essere quelli economici o di "gravità".
quello che sto cercando di fare capire è che in determinate condizioni, "vedere" e "ascoltare", come non vedere e "non ascoltare" non possono avere un "valore" o "essere un'azione più grave che", allo stesso in cui "pensare", "annusare" non possono "essere suscettibili di valutazione economica".
noi utilizziamo certi categorie perchè ci fa comodo e sono semplici da applicare nella real life, ma non è detto che quei concetti siano i "migliori possibili".
tutti gli esempi dell'occupare una camera, dell'occupare un posto su un aereo, parimenti a quello del "rubbare a maghina" sono estremamente furovianti.
quando ho parlato di andare a vedere un film da un amico, algaloppo mi ha risposto che è consentita la "riproduzione privata" (suppongo perchè dietro al dvd "c'è scritto così"), ma i termini in cui in punta di diritto le major intendono "riproduzione privata" è molto più restrittivo.
quando comperi un dvd video o un cd musicale ne acquisti i diritti "solo per i tuoi occhi e le tue orecchie", non per quelli dei tizi che guardano il film con te o per tua moglie, che ascolta il cd dalla cucina.
si tratta ovviamente di una situazione paradossale, su cui, per "quieto vivere", si chiude un occhio; perchè è ovvio che una casa di produzione non potrebbe agire legalmente nei confronti di tutti i tizi che guardano un dvd assieme al detentore dei diritti dello stesso, ma rappresenta una situazione di illegalità.
quand'è che la famigliola trasforma il salotto in "cinema abusivo"? prima o dopo aver invitato gli zii?
perchè gli organizzatori della festa dell'asilo diventano perseguibili per aver riprodotto "il ballo del quaqua" senza prima avvertire la siae e pagare le royalties?
siccome si tratta di situazioni al limite dell'assurdo non "danneggiano il circuito"?
vi rendete conto spero, che l'applicazione di questo tipo di ragionamenti al bimbo che balla durante la festa di carnevale "illegale" delle elementari lascia il tempo che trova ed è paradossale, e non c'entra nè con la retribuzione degli artisti, nè con l'occupare una camera di un resort.