Probabilmente gioverebbero di un buon psicologo 
O di lavorar su se stessi 
...che guardacaso, è proprio il lavoro dello psicologo: farti lavorare su te stesso.
Lo psicologo non è uno stregone che ti da la soluzione ai problemi ed esci felice.
Lo psicologo (quello bravo) ti fa ragionare su dove/come/perché TU ti crei delle aspettative (su te stesso, sugli altri, sui contesti in cui vivi) che, guarda un po', verranno poi sistematicamente disattese (*) e ti creeranno un disagio proporzionale alla rigidità con cui te le sei imposte.
Dopodiché il bravo psicologo, riconoscendo i pattern che sono bene o male trasversalmente individuabili in queste dinamiche, ti aiuterà a trovare alcuni TUOI strumenti, che dovrai impegnarti a testare (uscendo dalla comfort zone) per cercare di superare il problema che ti nega la felicità.
Poi ovvio che un reduce di guerra avrà una categoria di problemi diversa da chi ha subito un lutto, o da chi soffre l'assenza/rottura di un legame, o da chi subisce le pressioni del capo in ufficio, ma fatto 100 il proprio livello di sopportazione, ognuno lo aggredisce in modo diverso.
Un buon amico può fare altrettanto?
Beh sì, tecnicamente è possibile.
Con la stessa probabilità che ho di avere un amico in grado di ripararmi il cambio dell'auto quando lo rompo.
Se ho un amico meccanico, nessun problema.
Sennò al massimo mi da un passaggio fino a casa o mi presta i soldi per ripararla.
(*) questo perché, se ancora qualcuno non l'ha capito, la nostra vita è inevitabilmente piena di variabili che non possiamo controllare. Possiamo influenzarle, ma non sono sotto il nostro controllo, e la cosa più difficile di tutte è capire che non potranno mai esserlo.