?
perchè consideri banale il finale di History of violence? dell'ultimo non posso dire nulla perchè non l'ho ancora visto!!
.
Perchè non mi sorprende come invece era successo con quasi tutti gli altri suoi film.
Insomma già a metà film capisci che Joy è davvero lui,quindi molto banalmente si fa un viaggio ed elimina il suo passato a colpi di pistola!
Poi torna a casa dalla sua famiglia e torna a fare la vita di prima,quindi lieto fine rose e fiori.
Un Crone vecchia maniera si sarebbe inventato qualcosa di + tragico e spiazzante,tipo che so,il protagonista arriva a casa,guarda la moglie,si pente di tutto quel sangue e si ammazza davanti a lei.
Oppure vien fuori che la moglie è l'ex di "occhio di vetro" e quando lui torna a casa alla fine,lei lo aspetta e gli piazza una cannonata col fucile!
Sono 2 ipotesi buttate là(ovviamente servirebbe qualche modifica alla sceneggiatura di tutto il film per rendere i finali coerenti),ma almeno avrebbero fatto strabuzzare gli occhi allo spettatore!
Se qualcuno ha visto The Prestige o Saw(che non sono di Crone ma servono da esempio),sa cosa intendo per finale sorprendente!
Scusa, ma forse ti è sfuggito qualcosa di quella scena, in History of Violence la scena finale non è una mera inquadratura che tronca, ha un significato ben preciso, che è quello di mostrare lo stato d'animo totalmente paralizzato e paralizzante dei protagonisti della vicenda, nel momento in cui si accorgono, ma non hanno il coraggio di dirselo in faccia, che la violenza esplosa in seguito agli avvenimenti abbia tirato fuori la loro reale natura, in quanto la violenza è connaturata nelle persone, che si tratti di omicidio o di sesso(e le due scene con la moglie sono emblematiche, o il cambiamento del figlio), e l'imbarazzo sta proprio nei famigliari che si accorgono di non poter rimproverare niente a Viggo come avevano fatto in passato perchè sono uguali, e in Viggo che ne è cosciente.
Il fatto che la scena si svolga in una situazione di assoluta normalità famigliare, attorno al desco della cena, è fortissima nel descrivere appunto come la consapevolezza che la violenza sia assolutamente normale, e il negarla o nasconderla una ipocrisia, sia per tutti i protagonisti della vicenda una coscienza che fa sbarrare gli occhi e toglie le parole.
Guarda i loro volti al ritorno di Viggo, guarda come lui si siede al tavolo del desinare con lo sguardo vitreo, che non è diverso da quello della moglie.
Altro che rose e fiori e ritorno alla vita di prima, è cambiato tutto, o meglio, è tutto tornato ad essere come sarebbe dovuto essere, reale, fisico.
In quella scena l'introspezione psicologica di Cronenberg raggiunge vette incredibili di sofisticatezza, non c'è sempre bisogno di una immagine dalla forte visionarietà per far passare un messaggio(come accade per esempio in ExistenZ o Videodrome, che sono praticamente l'uno il rifacimento dell'altro in base al medium da stigmatizzare).