Difatti, non capisco perchè ci sia gente che dice: l'hardcore gamer non esiste, ma poi non ha paura a dichiararsi (o dimostrarsi nei fatti) cinefilo o musicofilo (o politofilo) accanito.
Se uno ha una passione e la coltiva in modo serio è cosa buona e giusta, a prescindere dall'argomento.
O qualcuno ha ancora inconsce remore ad ammettere "a mme me piaciono li videoggiochi"?
Il fatto è che pare, leggendo i commenti fin ora postati, che HG sia più che un equivalemte di cinefilo o simili, e che definisca più un approccio "morale" al videogioco che una passione verso lo stesso (questo poi è quelcosa che riguarda anche alcuni cinefili, ma meglio non divagare).
Insomma, un appassionato di VG è uno che gioca otto ore al giorno o quello che magari gioca spesso ma sopratutto riflette e discute e si informa riguardo i VG? Perchè a un sacco d gente piacciono i videogiochi ma non conosce il mondo sotterraneo degli appassionati e delle loro discussioni, e di conseguenza ha un approccio diverso da questi.
Confesso che forse non ho capito molto precisamente il tuo pensiero.
Quello che so di per certo è che:
1) Il mio approccio al VG è lo stesso che ho per il cinema, ed è tanto morale (se ho capito bene la sfumatura) che tecnico.
2) La passione per il VG non si misura in lunghezza (del tempo di gioco), ma in spessore (dell'esperienza)
[NB: non è una parafrasi tratta dalla biografia di John Holmes]
Tornando a bomba, per quanto senz'altro abbia fatto anche io le mie giornate (e nottate) davanti agli RPG o simili, quando sento di gente che si fa 10 ore 10 davanti ad un VG, lo stesso per giunta (sempre in SOCOM, che sta diventando la mia finestra sul mondo dei casual gamer...) rimango quantomeno interdetto.
3) Michael Jackson non è umano
maronn' come è scritto male sto post...