Originalità del titolo SegaJet Set Radio veste il giocatore nei panni di un pattinatore che deve rincorrere gli avversari come nei giochi di guida e, nello stesso tempo, deve verniciare i loro graffiti per sconfiggerli.
TramaLa polizia di Tokyo-To e in particolare l’ispettore Onishima, si battono per acciuffare le gang di pattinatori che insozzano i muri della città con i Graffiti. Il Dj Professor K usa la sua stazione radio (Jet Set Radio) per unire ed esortare i ragazzi ad esercitare il loro diritto di libera espressione che si manifesta anche nel Graffitismo.
GameplayCome avrete intuito impersoneremo uno dei “ragazzi” e dovremo portare a termine le missioni assegnateci dal nostro DJ. Inizialmente si hanno a disposizione solo tre personaggi (caratterizzati da diversi parametri, quali velocità, stile e resistenza fisica), ma in seguito busseranno alla finestra del nostro appartamento dei tizi che si uniranno a noi una volta superati in gara.
In città dovremo graffire i muri contrassegnati dalle frecce: quelle rosse indicano i muri che una volta verniciati garantiscono il passaggio al livello successivo.
Ci sono tre tipi di graffiti: piccolo, medio e gigante, che oltre per il disegno si differenziano per il modo in cui si eseguono; mentre per quelli piccoli è sufficiente la pressione del tasto L, per quelli maggiori bisogna anche compiere mezze lune con la leva analogica.
Completare il livello non è un’operazione facilissima visto il limite di tempo e la tenacia del capitano Onishima che, con l’ausilio di poliziotti e carri armati farà di tutto per arrestarci. Per impedirgli ciò saranno molto utili le acrobazie in stile
Tony Hawk’s Pro Skater, grazie alle quali potremo imboccare improbabili vie di fuga: per esempio grindare l’elica di un elicottero per fuggire alle unità cinofile; oppure buttarsi da un soprapassaggio e atterrare sul tetto di un veicolo lasciando che esso ci porti lontano al sicuro. Ed è qui che la tensione si scioglie. Il giocatore può tirare un sospiro di sollievo; ma solo per pochi secondi, perché subito dopo deve ritornare a verniciare le strade di Tokyo-To.
Avanzando nel gioco gareggeremo anche con le gang rivali: per sconfiggerle è necessario verniciare i loro graffiti o le loro schiene.
Sebbene non sempre si riesca a padroneggiare perfettamente il personaggio negli ambienti stretti, il sistema di controllo non crea problemi, in quanto non richiede più di tre tasti: L per verniciare | R per accelerare | A per saltare o grindare.
Originalità dell’aspetto tecnicoIl motore grafico adotta magistralmente la tecnica del Cell Shading che conferisce un look cartoonesco e fumettoso al gioco, ricco di colori vivaci e brillanti. Gli ambienti sono molto vasti ed interagibili: si possono grindare veicoli, panchine, binari... Sono rari i rallentamenti durante l’azione di gioco, anche quando si schizza da un corrimano all’altro con i poliziotti alle calcagna.
La colonna sonora è particolare e annovera brani di genere house e hardcore. Personalmente non amo molto questo genere, però bisogna sottolineare che i brani sono numerosi e alcuni cantati.
ConclusioneIl gioco in sé, nonostante sia impegnativo, non è lunghissimo: diciamo che se giocato intensamente, una settimana sarà più che sufficiente per terminarlo. Tuttavia, una volta finito, lo riprenderete in mano spesso per rifare qualche stage oppure per collezionare i graffiti (ce ne sono novanta in tutto) sparsi per i livelli. Inoltre la modalità online permette di uploadare sul sito i graffiti da voi creati oppure di scaricarli.
JSR è un titolo in grado di offrire intenso divertimento: grindare una panchina mentre si è inseguiti dalla polizia per poi graffire un camion in movimento, oppure verniciare la schiena del capitano Onishima mentre si sta compiendo un “giro della morte” sono esperienze gratificanti nonché in grado di trasmettere parecchia adrenalina.
Consigliato senza riserve a chiunque cerchi un titolo semplice con cui divertirsi.
Questa recensione è opera di mio fratello: rivolgete a lui eventuali feedback.