OK, riproviamo. Vado in una discoteca, posto privato con la possibilità di accesso al pubblico. Vado, sperando di cuccare qualche bella moracciona con occhioni da cerbiatta. Entro, e vedo sul muro centrale dietro alla console questo simbolo:
Al di là delle mie personali considerazioni ("ahi, non c'è trippa per gatti, qui...")è un palese segnale di appartenenza o "corrente dominante" del posto in questione.
Il punto è che, secondo la costituzione, gli edifici dello stato *non devono appartenere* ad alcuna corrente religiosa. Il crocefisso è prima di tutto un simbolo religioso. Quindi, se credo in Sacra Ciambella Volante (sempre sia lodata!), il crocefisso in un edificio statale *non lo voglio*. Stop. Mi sembra talmente semplice...
RESPECT
No, io voglio conoscere le limitazioni pratiche intrinseche alla presenza di quel simbolo, tu hai parlato di diseguaglianza.
Ora, se è pacifico che in un club di omosessuali l'accesso sia riservato agli omosessuali, in un ospedale l'accesso è libero, le cure anche, i servizi pure, che tu creda nel dio cristiano o nella sacra ciambella volante, quindi non vedo, e non ci sono, diseguaglianze, il simbolo sul muro non significa che quella struttura appartenga a qualcuno o abbia un qualsiasi orientamento che possa modificarne la costituzione, a meno che non sia deciso dal singolo operatore sulla base delle sue personali credenze.
Che poi chi creda nella ciambella volante provi fastidio nel vedere il simbolo del dio cristiano, e chi creda nel dio cristiano provi fastidio nel vedere il simbolo della ciambella volante, beh quella è una limitazione intrinseca alla persona, che evidentemente vive la sua fede come il tifo calcistico, non scaturita dalla presenza del simbolo e assolutamente al netto della neutralità della struttura nel fornire esattamente, e a tutti, i servizi garantiti.