Autore Topic: Crocefisso nelle aule scolastiche  (Letto 82029 volte)

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Offline Seppia

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Re: Crocefisso nelle aule scolastiche
« Risposta #540 il: 06 Nov 2009, 16:15 »
Credi che in un paese ateo la famiglia non sia importante?

in media certamente meno che non in un paese veramente religioso.
credo sia evidente
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Offline ferruccio

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Re: Crocefisso nelle aule scolastiche
« Risposta #541 il: 06 Nov 2009, 16:18 »
Davvero?
Allora dipende da cosa si intende per famiglia. Il tasso di divorzio è più alto? Sicuramente. Ci si vuole meno bene? Ne dubito.
Inoltre si parlava di moralità. Mi chiedo come si faccia a dire una frase del genere:

Ne tantomeno moralita' non e' moralita' una civilta' che non metta la famiglia come unico suo fondamento ad esempio e via via dicendo.
Se non lo fanno, non sono civili al di la quanti suicidi possano esserci.

senza aver vissuto in uno di questi posti definiti "incivili".
E allora Mozart?

Offline Seppia

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Re: Crocefisso nelle aule scolastiche
« Risposta #542 il: 06 Nov 2009, 16:26 »
beh io rispondevo a te non sono mica daimon.
daimon risponderà da solo ^^

comunque per rispondere a questo:
Davvero?
Allora dipende da cosa si intende per famiglia. Il tasso di divorzio è più alto? Sicuramente. Ci si vuole meno bene? Ne dubito.

per famiglia si intende padre madre e relativi marmocchi che vuoi intendere?
sul "ci si vuole meno bene?"
non è questo il punto
è importante riconoscere il ruolo formativo della famiglia, che è il più piccolo nucleo di società umana
a mio avviso, se la famiglia perde di centralità, egoismo indifferenza materialismo ecc vengono fuori più facilmente
e questo certamente mina la moralità media
quindi si per me una famiglia dal ruolo importante e forte è in media sintomo di maggiore moralità
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Offline Daimon

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Re: Crocefisso nelle aule scolastiche
« Risposta #543 il: 06 Nov 2009, 16:29 »
Esatto alla prima Ferruccio.

Ed esatto anche alla seconda.



Sanctus, sanctus, sanctus, Dominus Deus Sabaoth.<br />Hosanna in excelsis.<br />Benedictus qui veni

Offline ferruccio

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Re: Crocefisso nelle aule scolastiche
« Risposta #544 il: 06 Nov 2009, 16:44 »
Io non ho mai visto un paese più immorale, egoista, indifferente e materialista dell'Italia, il paese più familista del mondo. Qualcosa non torna.
E allora Mozart?

Offline Giuseppedr

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Re: Crocefisso nelle aule scolastiche
« Risposta #545 il: 06 Nov 2009, 17:20 »
Mi domando quando questa tradizione abbia avuto origine e come si sia consolidata, appunto, come tradizione.

Offline Xibal

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Re: Crocefisso nelle aule scolastiche
« Risposta #546 il: 06 Nov 2009, 17:27 »
Mi domando quando questa tradizione abbia avuto origine e come si sia consolidata, appunto, come tradizione.
Ti riferisci alla tradizione cristiana?
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Re: Crocefisso nelle aule scolastiche
« Risposta #547 il: 06 Nov 2009, 17:27 »
Xibal, ti chiedo una cortesia: dimmi, per favore, se dobbiamo spostare la conversazione in modo "sofismo on", perché lascio stare subito che non ne ho mica voglia. :)

Mi pare palese che, se tutti cittadini hanno la pari dignità sociale, *sulla carta*, la presenza di un simbolo religioso in un edificio statale rende "meno uguali" tutti gli altri.

Suppongo che questa sia la modalità "sofismo on", perchè sinceramente non vedo in che modo questa "disuguaglianza" si concretizzi negli edifici statali, io nella mia vita l'unica volta che ho dovuto dire di quale confessione fossi è stato alla visita militare...
Cosa c'entra "dire di quale confessione fossi"? O_o

OK, riproviamo. Vado in una discoteca, posto privato con la possibilità di accesso al pubblico. Vado, sperando di cuccare qualche bella moracciona con occhioni da cerbiatta. Entro, e vedo sul muro centrale dietro alla console questo simbolo:

Al di là delle mie personali considerazioni ("ahi, non c'è trippa per gatti, qui...")è un palese segnale di appartenenza o "corrente dominante" del posto in questione.

Il punto è che, secondo la costituzione, gli edifici dello stato *non devono appartenere* ad alcuna corrente religiosa. Il crocefisso è prima di tutto un simbolo religioso. Quindi, se credo in Sacra Ciambella Volante (sempre sia lodata!), il crocefisso in un edificio statale *non lo voglio*. Stop. Mi sembra talmente semplice...

RESPECT
Tutto è relativo, tranne quello a cui crediamo.
Riflettere Essere Scoprire Praticare Esprimere Convivere Tornare

Offline Xibal

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Re: Crocefisso nelle aule scolastiche
« Risposta #548 il: 06 Nov 2009, 17:38 »


OK, riproviamo. Vado in una discoteca, posto privato con la possibilità di accesso al pubblico. Vado, sperando di cuccare qualche bella moracciona con occhioni da cerbiatta. Entro, e vedo sul muro centrale dietro alla console questo simbolo:

Al di là delle mie personali considerazioni ("ahi, non c'è trippa per gatti, qui...")è un palese segnale di appartenenza o "corrente dominante" del posto in questione.

Il punto è che, secondo la costituzione, gli edifici dello stato *non devono appartenere* ad alcuna corrente religiosa. Il crocefisso è prima di tutto un simbolo religioso. Quindi, se credo in Sacra Ciambella Volante (sempre sia lodata!), il crocefisso in un edificio statale *non lo voglio*. Stop. Mi sembra talmente semplice...

RESPECT

No, io voglio conoscere le limitazioni pratiche intrinseche alla presenza di quel simbolo, tu hai parlato di diseguaglianza.
Ora, se è pacifico che in un club di omosessuali l'accesso sia riservato agli omosessuali, in un ospedale l'accesso è libero, le cure anche, i servizi pure, che tu creda nel dio cristiano o nella sacra ciambella volante, quindi non vedo, e non ci sono, diseguaglianze, il simbolo sul muro non significa che quella struttura appartenga a qualcuno o abbia un qualsiasi orientamento che possa modificarne la costituzione, a meno che non sia deciso dal singolo operatore sulla base delle sue personali credenze.
Che poi chi creda nella ciambella volante provi fastidio nel vedere il simbolo del dio cristiano, e chi creda nel dio cristiano provi fastidio nel vedere il simbolo della ciambella volante, beh quella è una limitazione intrinseca alla persona, che evidentemente vive la sua fede come il tifo calcistico, non scaturita dalla presenza del simbolo e assolutamente al netto della neutralità della struttura nel fornire esattamente, e a tutti, i servizi garantiti.
« Ultima modifica: 06 Nov 2009, 17:46 da Xibal »
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Offline Giuseppedr

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Re: Crocefisso nelle aule scolastiche
« Risposta #549 il: 06 Nov 2009, 17:54 »
Ti riferisci alla tradizione cristiana?

Ma no, la pratica per cui in tutte le aule d'Italia si appende il crocefisso.

armandyno

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Re: Crocefisso nelle aule scolastiche
« Risposta #550 il: 06 Nov 2009, 17:55 »


Ciò che non è affermato, non significa che sia negato.
Forse gli edifici statali in cui sei stato tu e la maggior parte degli italiani, non ci hanno posto davanti a questa "latente" diseguaglianza.
Un esempio concreto di edifio statale in cui, per godere di certi servizi, venga richiesta l'appartenenza ad una religione?

Mi riferisco a discriminazioni sociali, di gruppo, non legali. Infatti il problema abbiamo cominciato a porcelo quando per la prima volta dei bambini di confessione non cattolica sono entrati nelle aule scolastiche italiane.

Offline Xibal

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Re: Crocefisso nelle aule scolastiche
« Risposta #551 il: 06 Nov 2009, 17:59 »
Ti riferisci alla tradizione cristiana?

Ma no, la pratica per cui in tutte le aule d'Italia si appenda il crocefisso.
Credo che la cosa affondi le radici addirittura nello Statuto Albertino, ma non saprei essere più preciso, sono ricordi vaghi e mi fugge il tempo, però ho trovato una sentenza del Tar del Veneto che, esprimendosi sulla materia, così afferma:

""Nell'attuale realtà sociale, il crocifisso dovrebbe essere considerato non solo come simbolo di un'evoluzione storica e culturale, e quindi dell'identità del nostro popolo, ma quale simbolo altresì di un sistema di valori di libertà, eguaglianza, dignità umana e tolleranza religiosa e quindi anche della laicità dello Stato, principi questi che innervano la nostra Carta costituzionale"(se non sbaglio anche Travaglio nel suo articolo ventila una visione del genere ndXibal).

Ne discende, secondo l’opinione del TAR Veneto, che una delle radici dei principi costituzionali di libertà sia indubbiamente il cristianesimo, nella sua stessa essenza. "Sarebbe quindi sottilmente paradossale escludere un segno cristiano da una struttura pubblica in nome di una laicità, che ha sicuramente una delle sue fonti lontane proprio nella religione cristiana".
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Offline Xibal

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Re: Crocefisso nelle aule scolastiche
« Risposta #552 il: 06 Nov 2009, 18:01 »

Mi riferisco a discriminazioni sociali, di gruppo, non legali. Infatti il problema abbiamo cominciato a porcelo quando per la prima volta dei bambini di confessione non cattolica sono entrati nelle aule scolastiche italiane.
Ma quello direi sia un problema dei discepoli, non del "Maestro", sarebbe d'altronde un paradosso, e lo è, che un individuo possa sentirsi discriminato dal simbolo di colui che, secondo alcuni per primo, abbia parlato di uguaglianza e tolleranza(che non è sopportazione, come molti vorrebbero far passare per legittimare il proprio meschino sentire)...
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Offline Giuseppedr

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Re: Crocefisso nelle aule scolastiche
« Risposta #553 il: 06 Nov 2009, 18:49 »
Credo che la cosa affondi le radici addirittura nello Statuto Albertino, ma non saprei essere più preciso, sono ricordi vaghi e mi fugge il tempo,

*Nello* Statuto? Sospetti cioè che contenesse qualche decreto che, esplicitamente o implicitamente, abbia favorito questa pratica?


però ho trovato una sentenza del Tar del Veneto che, esprimendosi sulla materia, così afferma:

""Nell'attuale realtà sociale, il crocifisso dovrebbe essere considerato non solo come simbolo di un'evoluzione storica e culturale, e quindi dell'identità del nostro popolo, ma quale simbolo altresì di un sistema di valori di libertà, eguaglianza, dignità umana e tolleranza religiosa e quindi anche della laicità dello Stato, principi questi che innervano la nostra Carta costituzionale".

Geniale. Semplicemente geniale. Abbiamo trovato il modo per far abbracciare il crocefisso agli islamici italiani ^_^
« Ultima modifica: 06 Nov 2009, 18:56 da Giuseppedr »

Offline Giuseppedr

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Re: Crocefisso nelle aule scolastiche
« Risposta #554 il: 06 Nov 2009, 18:53 »
Ma quello direi sia un problema dei discepoli, non del "Maestro", sarebbe d'altronde un paradosso, e lo è, che un individuo possa sentirsi discriminato dal simbolo di colui che, secondo alcuni per primo, abbia parlato di uguaglianza e tolleranza(che non è sopportazione, come molti vorrebbero far passare per legittimare il proprio meschino sentire)...

Secondo il tuo punto di vista Xibal, perché secondo molti il simbolo non può essere ricondotto alla sua origine.
« Ultima modifica: 06 Nov 2009, 19:17 da Giuseppedr »