Autore Topic: Realismo  (Letto 4406 volte)

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Offline melaQuit

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Realismo
« Risposta #30 il: 27 Ott 2003, 14:01 »
Citazione da: "teokrazia"
A meno che non si tratti di casi limite [devo finire al più presto il gioco perché l'ho affittato/me l'hanno prestato oppure quando il gioco è particolarmente stronzariello rischiando di diventare frustrante].
Teo.


Il tipo di cose che mi dico anche io quando mi ritrovo a battere palla al centro dopo aver subito un gol all'89' in finale Konami Cup... :wink:
Capisco il tuo punto di vista, ma comprenderai anche tu che sarebbe molto più comodo non dover fare i conti con difetti di gameplay come questi.
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Offline Darkside

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« Risposta #31 il: 27 Ott 2003, 14:11 »
Citazione da: "melaQuit"
Citazione da: "teokrazia"
A meno che non si tratti di casi limite [devo finire al più presto il gioco perché l'ho affittato/me l'hanno prestato oppure quando il gioco è particolarmente stronzariello rischiando di diventare frustrante].
Teo.


Il tipo di cose che mi dico anche io quando mi ritrovo a battere palla al centro dopo aver subito un gol all'89' in finale Konami Cup... :wink:
Capisco il tuo punto di vista, ma comprenderai anche tu che sarebbe molto più comodo non dover fare i conti con difetti di gameplay come questi.


Ma l'autoregolamentazione va al di là del gameplay. Rimanendo in PES3, è possibile, nella master league anche settata a livello estremo, ricaricare la propria posizione se si perde, tipo, la finale di coppa. A me sinceramente non piace fare una cosa del genere, snatura proprio il concetto di realismo, il salto indietro nel tempo :)

Offline melaQuit

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« Risposta #32 il: 27 Ott 2003, 14:33 »
Citazione da: "Darkside"
Ma l'autoregolamentazione va al di là del gameplay. Rimanendo in PES3, è possibile, nella master league anche settata a livello estremo, ricaricare la propria posizione se si perde, tipo, la finale di coppa. A me sinceramente non piace fare una cosa del genere, snatura proprio il concetto di realismo, il salto indietro nel tempo :)


E infatti non ne ho mai approfittato (ricordo di aver passato cinque mesi per cercare la vittoria in master cup a winning eleven 5 giocando in cooperativa, con parecchie finali terminate ai rigori o con gol avversari in zona cesarini... quando finalmente abbiamo vinto, io ed il mio collega siamo usciti alle tre di notte per andare a brindare).
Ma una cosa sono i salvataggi e i quicksave, veri nemici della longevità dei giochi, e un'altra sono le pecche del gioco in se.

Poniamo che, per un curioso bug, le guardie di mgs non fossero in grado di vederci se le avvicinassimo frontalmente calzando gli occhiali ad infrarossi.
Voi non ne approfittereste per incamerare in modo facile qualche mostrina?
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Offline melaQuit

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« Risposta #33 il: 27 Ott 2003, 14:48 »
Ancora io.

Intendiamoci, non stò cercando di screditare quello che rimane il miglior gioco del calcio esistente per tutte le piattaforme.
Quello che ho voluto fare è solo operare un distinguo tra un'autoregolamentazione sensata, plausibile e dettata dalla struttura del gioco (ok, facciamo così, possiamo interrompere il gioco al massimo per due volte ogni tempo e fissare un minuto come limite massimo da passare nella schermata delle formazioni...) e un'autoregolamentazione dettata dai 'difetti' del gioco (vabbè, per stavolta passi, ma adesso basta con le giravolte...).
Nel primo caso non ho nulla da eccepire, sarei contrariato se la KCET imponesse di default un timer per l'utilizzo dei menu in game. Nel secondo, invece, sarei contento se la KCET trovasse il modo di limitare l'utilizzo dei numeri da circo ad una quantità plausibile, magari con un menu apposito (zidane potrebbe fare il giocoliere ad oltranza a patto di avere la sua bella freccina almeno arancione, gattuso con la freccina rossa imbroccherà una veronica ogni sei tentativi...)
Ho finito, grazie.
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Offline Zolfo

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« Risposta #34 il: 27 Ott 2003, 16:58 »
Mi preme un attimo distinguere due distinzioni di "realismo" che sono venute fuori.

La prima è quella segnalata da Teo, nella quale si tende a immergersi totalmente nella trama/gameplay evitando di utilizzare possibilità offerte naturalmente dal gioco, le quali risultano in una non perfetta sintonia con la realtà simulata.
E' una cosa che condivido; ad esempio, in un gioco di guida, io utilizzo sempre la visuale interna anche se il gioco ne prevede una o più esterne.
Questo per immergermi maggiormente nel gioco e per rendere la partita più realistica dato che nessuno di noi guida l'automobile a volo d'uccello.

La seconda definizione è quella di essere realisti evitando di sfruttare delle falle di gameplay a nostro favore, laddove queste ultime non sarebbero a priori previste, o comunque non direttamente.
E' il caso, ad esempio, delle sportellate a GranTurismo.
Può capitare che per vincere all'ultima curva si taglia abilmente la strada al primo classificato e, dopo essersi sbatacchiati tutti e due sul guardrail, si continui fino al traguardo. Una condotta del genere risulta irrealistica per il fatto che si vince ma in maniera bieca e vile, dato che si sfrutta una irrealtà proposta dal gioco.
Stessa cosa dicasi per i già citati gol sicuri in alcuni titoli calcistici oppure nelle zone franche in alcuni platform anni '80 che ti permettevano di battere i boss senza rischi spostandosi al millimetro.
Oppure battere Guile utilizzando una di seguito all'altra il "missile" di Bison a Street Fighter 2.
Sono opportunità offerte dal gioco, ma risultano palesemente irrealistiche anche nel contesto della partita; quindi si tende "eticamente" a evitarle.

Questo è quello che io intendo per realismo della partita.

Il fatto poi di completare MGS senza mai sparare, Tekken usando solo i calci o Winning Eleven facendo solo gol di testa è il tafazzismo già citato; ovvero terminare una partita fecendo a meno di alcune possibilità (anche se realistiche) offerte dal gioco solo per il gusto di una sfida personale.
A volte c'è così tanta bellezza nel mondo che non riesco ad accettarla.

Offline Darkside

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« Risposta #35 il: 27 Ott 2003, 17:05 »
Citazione
Questo è quello che io intendo per realismo della partita.

Ne manca una:
i giochi dove i comportamenti "irrealistici" vengono puniti e quindi il gioco riporta sempre sui binari del realismo (F355?)

Offline teokrazia

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Realismo
« Risposta #36 il: 27 Ott 2003, 18:20 »
Citazione da: "Zolfo"
Il fatto poi di completare MGS senza mai sparare, Tekken usando solo i calci o Winning Eleven facendo solo gol di testa è il tafazzismo già citato; ovvero terminare una partita fecendo a meno di alcune possibilità (anche se realistiche) offerte dal gioco solo per il gusto di una sfida personale.


Vero vero.
Tafazzismo puro.
Io personalmente non mi trovo più nella condizione di poter [in linea generale] approfondire come una volta i giochi, e quindi è già tanto se me li gioco "normalmente".
Tuttavia, nel caso di un esperto la reinterpretazione sfociante nel tafazzismo si rivela cmq una rilettura dalle modalità interessanti.
Chi si ricorda 15/20 anni fa, quelli che nelle sale giochi erano espertoni di un gioco, e se lo finivano l'ennesima volta giocando magari con le mani incrociate o altro ancora? [ad. es. io e alcuni miei amici espertoni di Space Ace ci sfidavamo a finirlo basandoci solo sul sonoro].
Nel caso di persone che arrivano ad avere una dimestichezza notevole con un gameplay, la reiterpretazione tendente al tafazzismo è cmq stimolante. O no?
Anche perché se non se ne trae un certo tipo di piacere [magari oscuro ai più], cosa spinge al tafazzismo?


Teo.


Edit: 'Tacci vostri! Ho editato 30 volte questo messaggio per correggere la parola "tafazzismo"! Nelle pagine precedenti è stata scritta in tutte le maniere e non sapevo più a chi dar retta! :mrgreen: