Dopo aver abbandonato subito La Signora Dalloway a causa del contesto storico e del modo di narrare che non avrei apprezzato a pieno, nonostante sia sicuro possa offrire una lettura ricca per altri lettori.
C'ho provato anch'io pochi mesi fa e mi sono stoppato dopo poco. Veramente un fiume in piena ingestibile lo stile che proponeva in quel libro, dove si passa da un punto di vista all'altro anche all'interno di una sola frase.
Un vomito di sensazioni che rende la lettura si stimolante ma anche troppo confusionaria. Passato e presente che vorticano furiosamente insieme alla dimensione materiale e spirituale.
Aveva tanto da dire la Woolf e lo faceva non limitandosi, sfrecciando tra i pensieri, nel suo flusso di coscienza praticamente punk.
Sono passato in questi giorni al faro e pur rimanendo lo stile un fiume in piena tutto appare piú ordinato, strutturato.
Per dire, almeno tra un punto di vista e l'altro un punto c'é.
E infatti é molto piú leggibile, sempre faticoso, ma é innegabile che é incredibile quanto questa donna si é saputa scavare dentro, dando nome, forma, descrizione a tutte le sue inquietudini e sensazioni
Perfetta nel saperti descrivere la scocciatura che a volte prende, tutti i movimenti della nostra mente, i confini e le sfumature nel nostro approcciarsi con gli altri.
Si é saputa ascoltare in ogni piccola piegatura della vita e lo ha riportato per iscritto con la sua trama ricca, spessa, inossidabile come trama di carbonio.
Dove l'accendersi di una semplice candele si prende il suo giusto spazio e righe nel libro.
Strano che fosse manico-depressiva, quindi incapace di controllare le emozioni, visto che le sapeva descrivere, dargli un nome perfettamente.
Ma sicuro pecco di ignoranza in materia.
Insomma opera dal valore incontrovertibile, se sei rimasto affascinato dalla signora dalloway, prova questo.
Anche se io ho la raccolta dei meridiani quindi ho tutti i libri insieme quindi lo sforzo di almeno provarci da parte mia é stato nullo.