Finito La solitudine dei maratoneta di Alan Sillitoe.
L'ho iniziato incuriosito dall'abbinamento dei due termini nel titolo. Alla fine si corre solo nel primo dei racconti e nemmeno tanto. Comunque ho proseguito senza pentirmene.
La prefazione l'ho letta dopo aver terminato il libro e mi è servita per dare contesto e offrirmi qualche riflessione in più.
I racconti narrano, in prima o terza persona, le vicende di persone adolescenti o adulte che vivono in Inghilterra nel periodo Seconda guerra mondiale; emerge lo stato sociale e i personaggi lo vivono " a modo loro", in situazioni differenti. Si narra di ladruncoli, coppie, single, ragazzi.
La scrittura mi è piaciuta: asciutta, chiara, con humor, a volte emozionante, rappresentazione ambientale verosimile senza dettagli eccessivi.
L'unico racconto che mi ha un po' annoiato è il primo, che riceve il titolo del libro: divertente, ma l'avrei voluto un po' meno riflessivo da parte del protagonista.