ho finito qualche settimana fa
Kafka sulla spiaggia di Murakami, scrittore che contemporaneo che amo proprio, mi manca qualcosina da leggere, ma ho un'esperienza molto completa. E' un romanzo con cui bisogna scendere a patti, o meglio, bisogna scendere a patti con l'immagine che si ha del quindicenne, che è protagonista del romanzo. Per me è poco credibile che un ragazzo a 15 anni possa gestirsi da solo, avere buon gusto musicale(ascolta Radiohead, John Coltrane e Prince, se bonanotte),e vivere questa fantastica avventura. Quindi nell'immedesimazione qualche volta ho pensato a lui con qualche anno di più
detto questo, lo metto un gradino sotto l'uccello che girava le viti del mondo e il grandissimo norwegian wood. E' scorrevole come tutti i romanzi di Murakami, a metà tra il reale e l'onirico in questo viaggio nei sogni in cui si compiono azioni anche tramite degli avatar "svuotati". In ogni caso è una lettura fondamentale per chi ama lo scrittore, che lascia riflettere senza mai essere banale.
La storia è questa, la prendo da qualche sito che non son mai bravo a riassumere:
Un ragazzo di quindici anni, maturo e determinato come un adulto, e un vecchio con l'ingenuità e il candore di un bambino, si allontanano dallo stesso quartiere di Tokyo diretti allo stesso luogo, Taka-matsu, nel Sud del Giappone. Il ragazzo, che ha scelto come pseudonimo Kafka, è in fuga dal padre, uno scultore geniale e satanico, e dalla sua profezia, che riecheggia quella di Edipo. Il vecchio, Nakata, fugge invece dalla scena di un delitto sconvolgente nel quale è stato coinvolto contro la sua volontà. Abbandonata la sua vita tranquilla e fantastica, fatta di piccole abitudini quotidiane e rallegrata da animate conversazioni con i gatti, dei quali parla e capisce la lingua, parte per il Sud. Nel corso del viaggio, Nakata scopre di essere chiamato a svolgere un compito, anche a prezzo della propria vita. Seguendo percorsi paralleli, che non tarderanno a sovrapporsi, il vecchio e il ragazzo avanzano nella nebbia dell'incomprensibile schivando numerosi ostacoli, ognuno proteso verso un obiettivo che ignora ma che rappresenterà il compimento del proprio destino. Diversi personaggi affiancano i due protagonisti: Hoshino, un giovane camionista di irresistibile simpatia; l'affascinante signora Saeki, ferma nel ricordo di un passato lontano; Òshima, l'androgino custode di una biblioteca; una splendida prostituta che fa sesso citando Hegel; e poi i gatti, che sovente rubano la scena agli umani. E infine Kafka. "Uno spirito solitario che vaga lungo la riva dell'assurdo".