Autore Topic: Studio Ghibli  (Letto 404719 volte)

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Offline Gaissel

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #2445 il: 19 Ott 2015, 13:49 »
Bentornato sì. Ricordo che apprezzavo molto i tuoi post pregni ma pacati agli albori di questo forum.
Grazie del contributo.
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Offline ferruccio

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #2446 il: 19 Ott 2015, 15:20 »
Mi ero perso tutta sta storia dell'incompetente che adatta i film Ghibli in italiano. Bellissimo il post di Gargoyle, e finalmente mi spiego perché Ponyo suonasse così strano.
Totoro e Kiki li abbiamo in svedese (bellissimo adattamento). Ponyo l'ho in italiano, ed è stata una fatica spiegare ai miei figli di 3 e 5 anni cosa volessero dire certi giri di parole e certe forme verbali. Pausa ogni tre frasi perché i bambini, semplicemente, non capivano. E vabbè che l'italiano è una seconda lingua per loro, ma i film Disney, per dire, li vedono e li capiscono senza problemi.
Chi usa una forma passiva quando si potrebbe usare una forma attiva si merita bastonate dietro le orecchie, soprattutto in opere con un target di bambini. Chi crede di portare rispetto alla cultura originale traducendo letteralmente non ha capito niente di cosa sia una buona traduzione.
E allora Mozart?

Offline MrSpritz

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #2447 il: 19 Ott 2015, 15:42 »
Penso che il target non siano i bambini, perlomeno per Lucky Red.

Offline ferruccio

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #2448 il: 19 Ott 2015, 15:49 »
Il target di Ponyo non sono i bambini?
E allora Mozart?

Offline Gargoyle

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #2449 il: 19 Ott 2015, 15:53 »
Penso che il target non siano i bambini, perlomeno per Lucky Red.
Ma anche fosse...

Una frase come "il predisporre l'invio per l'indomani si è protratto" mi pare non comprensibile se non da chi l'ha partorita, e l'età non c'entra.
"I've always known it. I should've killed every last one of them! I should've turned their planet into a graveyard the likes of which the galaxy had never seen!" Gul Dukat to Captain Sisko, Star Trek: Deep Space Nine.

Offline Cryu

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #2450 il: 19 Ott 2015, 15:54 »
Ponyo nasce quando un membro dello Studio Ghibli aspettava il suo primo figlio (figlia, mi pare). Allora Miyazaki disse, facciamo il primo film che questa bambina guarderà nella sua vita.

Per il resto, Cannarsi è riuscito a mettere d'accordo me e Ferruccio. Dovrebbero paradropparlo al confine tra Israele e Palestina. Risolveremmo in un colpo solo due annose questioni internazionali.
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Offline Vitoiuvara

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #2451 il: 19 Ott 2015, 15:58 »
Il target di Ponyo non sono i bambini?

In Italia no, credo abbia ragione MrSpritz. Per come è piazzato e pubblicizzato sembra proprio diretto esclusivamente agli adulti appassionati dello Studio Ghibli.

Offline Cryu

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #2452 il: 19 Ott 2015, 16:00 »
In Italia no, credo abbia ragione MrSpritz. Per come è piazzato e pubblicizzato sembra proprio diretto esclusivamente agli adulti appassionati dello Studio Ghibli.
Tu hai i blu-ray giapponesi che includono i vecchi doppiaggi italiani e che costano 40 euro ciascuno + spese e dogana. Per questo io ti odio >:(
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Offline MrSpritz

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #2453 il: 19 Ott 2015, 16:04 »
Il target di Ponyo non sono i bambini?

In Italia no, credo abbia ragione MrSpritz. Per come è piazzato e pubblicizzato sembra proprio diretto esclusivamente agli adulti appassionati dello Studio Ghibli.
Sì anche per il modo in cui viene proposto al cinema, 2-3 giorni.

Poi son adattati male lo stesso.

Offline Vitoiuvara

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #2454 il: 19 Ott 2015, 16:04 »

Offline Cryu

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #2455 il: 19 Ott 2015, 16:09 »
L'italiano però non c'è in tutti.
Ecco, bravo. A beneficio di noi stranieri in patria, fai il favore di dirci in quali. Mononoke e Laputa lo so per certo.
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Offline Vitoiuvara

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #2456 il: 19 Ott 2015, 16:13 »
Non ti penso proprio. Dovrei aprili, infilarli nel lettore e verificare che io li ho guardati tutti in giapponese con sottotitoli inglesi.

Offline Cryu

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #2457 il: 19 Ott 2015, 16:17 »
Non ti penso proprio. Dovrei aprili, infilarli nel lettore e verificare che io li ho guardati tutti in giapponese con sottotitoli inglesi.
Ti perdono solo perché li hai dovuti vedere con il modello precedente al modello precedente della tv che ho pagato un terzo della tua :baby:
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Offline Xibal

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #2458 il: 19 Ott 2015, 16:40 »

Ora, non so come voi vi rapportiate ad una frase simile.
Posso dire la mia propria impressione: non la capisco.
Un verbo all'infinito ed un predicato a fine frase... bho.
Sembra una traduzione riuscita male di un qualche testo latino.
Non individuo neanche il soggetto.
Con molto sforzo, posso immaginare che "il predisporre l'invio" svolga il ruolo del soggetto, ma, ripeto, trattasi di un verbo all'infinito.

Sono d'accordo con te che si sarebbe potuto rendere il senso in maniera differente ("I preparativi per la spedizione di domani si sono protratti"), ma per favore non esageriamo affermando di cose inaudite, perchè di verbi all'infinito che indichino una azione, spesso protratta (che in inglese si rendono col present continuous) l'italiano è pieno: "Fumare ti porterà alla tomba". Perchè non usare "Il fumo ti porterà alla tomba?".
Perchè chi muove la critica vuole sottolineare una colpa non nell'oggetto inanimato del fumo, che non ha volontà propria, ma nell'azione dell'intraprenderlo che è solo ed esclusivamente responsabilità dell'oggetto della critica (porterà "te" nella tomba). Idem dicasi per "Giocare d'azzardo ti manderà in rovina", "Tradurre dal giapponese all'italiano non è il tuo forte" ( ;D) ecc.
E' l'azione che viene stigmatizzata, non il fumo in sè o il gioco, azione protratta nel tempo, e dunque usare l'infinito serve proprio allo scopo di evidenziarne gli effetti negativi.
E' vero invece che sostituire un sostantivo (non una azione) con un verbo che ne rappresenti la componente attuativa sia da correggere, come un bambino che dica ad un altro: "Che mangiare ti sei portato da casa oggi?"

Sono d'accordo anche sulla seconda frase, il senso non nasconde alcun mistero o concetto particolare che un'espressione più comune (come "Mostratemi pure il vostro luogo di lavoro, se volete..." o mille altre) non avrebbe potuto veicolare, e vale anche per la terza per gli stessi motivi.
Non concordo sulla quarta, che una parola non sia mai stata usata (e mi farebbe piacere capire in che modo tu abbia accesso all'elenco di tutte le parole, di uso comune o meno, che abbiano popolato la lingua italiana passata) non significa che non possa essere coniata per esprimere un concetto in maniera simbolica, suggestiva, sintetica ecc...
Altrimenti non esisterebbero cose come, e forse sarebbe meglio: "Patto del Nazareno" o i tanti altri neologismi coniati sulla scia di italianizzazioni effettuate in modo del tutto arbitrario di termini stranieri, che diventano improvvisamente italiano per semplice "usura" (cioè uso logorato e logorante nel tempo).
L'esempio che fai di Hulk è interessante, ma mi chiedo in che modo un mondo post-apocalittico possa giustificare quella che di fatto è una licenza artistica (e io sono perchè ce ne siano sempre e comunque), mentre uno di fantasia no.
Bombe atomiche e giganti verdi si, ma civiltà antiche che cavalcano lupi giganti no?
Per il resto, in merito ai casi che hai segnalato, mi piacerebbe conoscere l'opinione di Cannarsi, ovviamente ho espresso i miei giudizi senza conoscere la lingua d'origine, dunque le mie proposte di adattamento partono da un presupposto potenzialmente errato.
« Ultima modifica: 19 Ott 2015, 17:27 da Xibal »
"Hai mai visto un italiano tirare i fili?"
"Solo in un teatro delle marionette" (Red Dead Redemption 2)

Offline The Fool

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #2459 il: 19 Ott 2015, 17:12 »
I film Ghibli tradotti in italiano non sono per bambini italiani. Tantomeno svedesi, che manco parlano italiano come prima lingua. Ponyo è per bambini giapponesi e basta, quello è il target. Non è che tradurre i film Ghibli in italiano li renda adatti a bambini italiani, perché le culture sono profondamente diverse e i bambini europei certe cose non possono capirle. E i genitori non possono spiegarle, perché la cultura giapponese non la conoscono nemmeno loro. Walt Disney c'azzecca niente, quella è una cultura molto più vicina alla nostra e l'Italia è un paese fortemente americanizzato anche a causa del cinema.

Il post di Gargoyle è francamente terribile, non so chi l'abbia chiamato a dare man forte. Tanto per fare un esempio, lo sciamano che parla come un dirigente del comune. Quindi uno sciamano dovrebbe parlare come chi, come un muratore? Uno sciamano nella realtà manco esiste, e se esiste di certo non è in grado di parlare con gli spiriti. Un dirigente del comune perlomeno esiste. E da quand'è che "prendere visione" si usa solo in "burocratese"? Non si usa tutti i giorni, ma non è che tutti i giorni ti trovi davanti a uno "sciamano" a vedere il tuo futuro dentro una palla di vetro in un mondo di fantasia...

Il paragone con "il mangiare" come sostituto del sostantivo "cibo" è totalmente sballato perché in quel caso sostituisce appunto un sostantivo e non indica un'azione (in questo l'azione del mangiare) come diceva Xibal. Quindi posso dire tranquillamente "mangiare troppo fa male" oppure "meglio mangiare per vivere che vivere per mangiare".
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