Cyru: sono andato a controllare, mi ricordavo bene. I miei primi due post sono come dicevo. Quello in cui 'attaccavo qualcubno'mera il secondo, quando dicevo che 'non attaccavo nessuno' mi riferivo al primo, INFATTI dove dico che 'non attaccavo nessuno' faccio riferimento ai fatti di Nausicaa.
Vai a controllare anche tu! Io l'ho fatto! :-)
(niente salti mortali, però - sono negato)
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Nessun 'dottor Cannarsi', non mi sono mai laureato in nulla, a dispetto delle mie varie frequentazioni di varie università in vari momenti della mia vita (giurispudenza, lettere, filosofia - soprattutto). Sono un po' un tipo a cui piace imparare più che sentirsi certificare di avere imparato qualcosa.
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@ Shito:
Dr. Cannarsi, Lei ha ragione. L'alternative da me proposta ("chissà se non ci abita qualcuno") non rende la sfumatura che mi Lei ha fatto presente. In pratica ad Anna è stato detto che la casa è disabitata, ma lei questiona la cosa, la mette in dubbio. E' questo il concetto, giusto? Cioè si chiede se effettivamente non ci abiti nessuno.
Più che esserle stato detto, è quello che le sembra evidente dallo stato dei fatti. E' come se lei facesse una domanda semiretorica a sé stesso cercando conferma di quello che le pare.
Ora la domanda importante è questa: la frase usata da Lei nel suo adattamento (Chissà se non ci abita nessuno) riesce a veicolare questa sfumatura? E ancora: è italiano corretto?
1) riesce a veicolare? Non saprei, questo dipende anche molto dal ricevente. L'efficienza della comunicazione è una cosa fatta così, del resto. Di mio è quanto di meglio ho trovato, il che non esclude che ci fosse ancora di meglio. Avevo anche pensato "Chissà se non c'è nessuno che ci abiti" - ma di nuovo la doppia negazione si 'appiattiva' portando a -in sostanza- un senso da 'chissà che non ci abiti qualcuno', come dicevi tu.
2) direi che è in italiano corretto sì. Un po' contorta, sicuramente non la migliore delle frasi - ma come dicevo è la migliore che sono riuscito a escogitare nel casus. Direi che sia in italiano perché la congiunzione che introduce l'enunciato oggettivo è 'se' e non 'che'. Ovvero: "Chissà che non ci abiti qualcuno" (il 'non' è retorico - ci va 'qualcuno'), "chissà se non ci abita nessuno" (il 'non' è reale, la doppia negazione non si annulla). Per verificare la correttezza di questa frase prova ad aggiungere un 'davvero' (semanticamente nullo) dopo 'chissà'. Ottieni: "Chissà se davvero non ci abita nessuno" - e il senso resta.
Ovviamente potrei ancora sbagliarmi e essere dimostrato in torto. Anche se quando si incomincia a disquisire su cose di questo genere sintattico la questione si fa spesso spigolosa. Una volta per una cosa simile finii a intavolare una breve (ma per me assai arricchente) corrispondenza epistolare con il professor Luca Serianni. ^^