Vabbè ma tutte queste cose sono state chiarite da Cannarsi stesso proprio in questo thread.
I personaggi di diversi film (azzarderei a dire praticamente tutti tranne Mononoke) non parlano strano agli orecchi di un giapponese. Però lui vuole rendere al meglio il termine giapponese, e se trova una parola che secondo lui racchiude il significato la usa, anche se esce fuori una locuzione che in italiano non s'è mai sentita, che stride come un artiglio sulla lavagna o che in italiano sembra ridicola e fuori posto (tipo l'abuso di sorellona, nonnino, e termini che in italiano hanno connotazioni del tutto differenti che in giapponese).
Il contesto linguistico e sociale frega zero, a Cannarsi, perché per lui è soggettivo ("suona male A TE"), mentre il rispetto del significato originale, anche quello più oscuro e sottinteso, deve essere necessariamente preservato, perché per lui è oggettivo.
Quanto sia a mio avviso sbagliato questo modo di intendere l'adattamento l'ho già espresso per cui non ci tornerò sopra.