Disclaimer: Nonostante abbia visto diverse volte il film, una decina circa, l’ultima visione risale a parecchi anni fa e potrei non ricordare tutte le sfumature.
Non mi pare che il comportamento di Seita sia da considerare “pacifista” perché rifiuta di “darsi da fare” (alla fine non riesce a capacitarsi della resa del Giappone), io continuo a vederci un misto di incoscienza, orgoglio e, come ha ben scritto Void, indolenza. Questo dopo l’empatia quasi assoluta della prima visione, molto toccante.