Ringrazio tutti gli utenti che mi hanno letto qui, e che prima ancora hanno dimostrato interesse nei riguardi del mio operato.
E' un piacere per me parlare con voi, e sicuramente è per me un'occasione di confronto, di spunti e di riconsiderazione che non potrà che giovarmi in ogni caso dal punto di vista professionale. Vi ringrazio sinceramente.
In particolare, riferendomi a nikazzi:
Mi trovo d'accordo con EGO su "Non ho affatto parlato di semplificare. Qui stiamo parlando di traduzioni/adattamenti che, semplicemente, non esprimono un italiano corrente. E non perché siano tradotte/adattate da un linguaggio non corrente o non colloquiale, ma perché sono tradotte/adattate cercando di mantenere, senza validi motivi, la struttura lessicale del giapponese, che mal si adatta ad una resa letterale in italiano".
La frase "Non è questo [questo che hai detto tutto tu, non è che stia a perder tempo]! E' che penso che il mettersi in viaggio [sia una cosa che] si debba svolgere con più solennità e cautela", nel nuovo adattamento "Ché penso che mettersi in viaggio andrebbe fatto con maggiore solennità e cautela" non poteva essere tradotta con "No! Un viaggio si dovrebbe svolgere con più solennità e cautela!"? Non è più scorrevole? Non evita inutili e rindondanti ripetizioni?
Ehm, quali 'didondanti ripetizioni, nella mia versione? ^^;
Inoltre, concetti come 'italiano corrente', 'maggiore scorrevolezza' e similari non sono cose obiettive. Sono comunque istanze soggette a giudizio personale. C'è una componente di soggettività.
Intendo dire che, per intenderci, una consecutio temporum sbagliata, o un qualsiasi semplice errore di grammatica, sintassi o simili, è una cosa. Altro è "sarebbe stato più scorrevole cosà invece che così".
Nel tuo esempio, che riprende il mio:
"Non è questo! E che penso che mettersi in viaggio andrebbe fatto con maggiore solennità e cautela"
è meno scorrevole e usuale di:
"No! Un viaggio si dovrebbe svolgere con più solennità e cautela!"
Sono frasi molto diverse.
1) Jiji non contraddice seccamente come 'no', Jiji intende 'hai capito male! mi hai frainteso.
2) cosa più importante, Jiji NON parla del VIAGGIO, parla del METTERSI IN VIAGGIO, del principiare un viaggio. Ovvero, di quello che Kiki sta fancendo in QUEL PRECISO momento (sta preparando i bagagli, si sta disponendo alla partenza che ha deciso -a suo modo- d'improvviso). Questo sarebbe un'alterazione DI CONTENUTO, nikazzi. Tu così faresti dire a Jiji proprio un'altra cosa.
3) Hai soppresso il fatto che Jiji esprime chiaramente il 'penso che'. Jiji è il gatto di una strega, è un consigliere, è un grillo parlante. E' molto più circostanziato. Jiji, con discrezione, sta esprimendo le regole della prudenza che vendono dall'esperienza e dalla tradizione. Come dire "Ma no, non ti sto dicendo male, solo penso che dare inizio a un viaggio di praticantato da strega sia una cosa da farsi con la dovuta cautela e solennità!"
Ho omesso l'idea originale espressa dall'autore? L'ho mantenuta? L'ho snaturata? Non mi sembra. L'ho espressa in maniera chiara, snella e corretta-
Quindi, no. La tua versione non solo semplifica, appiattisce e sminuisce il *contenuto* dell'originale, ma ne altera proprio delle parti importanti.
Questo non vuol dire che la mia versione sia perfetta.
Va bene tradurre, va bene rispettare l'idea originale dell'autore, ma rispettiamo anche l'italiano.
Sicuramente non ci sono sgrammaticature italiane nella mia versione, che rispetta perfettamente la grammatica e la morfosintassi italiane. Questo appunto è quindi fuori luogo.
E ancora non vuol dire che la mia versione sia perfetta.
La perfezione non esiste, in una traduzione. La mia versione è solo "il miglior tentativo di Shito sino al febbraio 2013", a direi che a tutt'oggi la sottoscrivo, ma io stesso, o chiunque altro, potrebbe trovare una versione che io stesso troverei migliore - e allora non potrei che rammaricarmi di non averci pensato in tempo. Mi è capitato, mi capita e mi capiterà.
Kiki, ad esempio, è un film che ho dialogato TRE volte (Ed. Buena Vista, sottotitoli per il Roma Film Festival, Edizione Lucky Red), e sono convinto che il testo sia sempre andato migliorando. Quanto alla comprensione dell'originale, direi di avere raggiunto il fondo. Nel senso che ormai ho analizzato *ogni* *singola* *parola*. Potrei parlarvi di ogni scelta, delle sue motivazioni, e dei suoi perché. Per ogni cambiamento. Ogni frase e ogni parola. Ho persino trovato degli errori di trascrizione da copione giapponese (scritto a mano) e testo giapponese a stampa dello stesso (nell'Artbook originale). Per dire di quanto posso essermi spinto nell'analisi del testo.
Quanto alla resa del testo, mi sono sforzato e ho fatto del mio meglio - ma lì si è sempre nel campo del:
A) perfettibile
B) in parte, opinabile
quindi se ne può sempre parlare. :-)
Sicuramente però è in italiano corretto, quindi anche il discorso di 'va bene la traduzione fedele, ma rispettiamo anche l'italiano corretto' proprio non si pone. Non credo troverete sgrammaticature in un mio testo, davvero. ^^
Anzi, a tal proposito:
Anzi, a parlare di "mettere in discussione" passo io per quello presuntuoso che, nonostante l'ignoranza sull'argomento, si permette pure di avanzare l'ipotesi di non essere in errore.
Per cui evito anche di proporre, a seguito delle informazioni fornite, quello che sarebbe stato un a mio avviso più innocuo adattamento del passo proposto.
ti invito a proporre la tua idea. Sempre partendo dal contenuto di traduzione pura che ho proposto, potresti avere avuto un'idea migliore della mia. C'è l'esperienza, ma c'è anche l'idea che viene a te e non a me. ^^;
Per esempio, nel caso di Arrietty, c'è almeno una frase segmentata di cui non sono particolarmente soddisfatto, per la quale al tempo non riuscii a trovare una alternativa migliore (nel globale).