Vedere Laputa dopo un trailer di Madagascar 3 mi ha ricordato che il Giappone è avanti, che lo è da un pezzo e che lo sarà ancora per un po'.
Io nella prima metà degli anni Duemila non so dove ho vissuto. Laputa l'avevo trovato perfino un po' noioso. Oggi ho pianto lacrime caldissime nella scena della tomba coi fiori rosa, complice una colonna sonora immensa.
E mi sono reso conto di quanto davvero Laputa sia un'opera che definisce il concetto di "seminale". L'animazione e i videogiochi giapponesi degli ultimi 25 anni hanno un debito infinito verso questo film Ghibli, a partire dai temi per arrivare alle musiche. Non riesco a credere di non aver riconosciuto la plateale citazione in Skyward Sword, è lì di fronte agli occhi del mondo.
Il doppiaggio è eccellente, ma l'adattamento continua a sembrarmi esageratamente letterale, ed è la terza volta che lo dico dopo Ponyo e Totoro. La frase "dopo aver suonato gliene do di regola", pronunciata da Pazu quando intende dire che dopo aver suonato la tromba dà le briciole di pane agli uccellini... è una frase brutta: perfettamente giapponese, ma in italiano non si dovrebbe accettare. Oltretutto, il tono generale delle battute è troppo raffinato e letterario, non si adatta bene alla giovane età dei due protagonisti e non riflette le famose differenze di loquela che in giapponese contraddistinguono bambini da adulti e uomini da donne. C'è un eccesso di filologia che mi pare maniacale e forzato, non aggiunge nessun valore e in alcuni casi danneggia la comprensibilità delle opere (Totoro). My opinion, come sempre.
Ah, oggi ero di nuovo l'unico presente in sala. 14.30 unico spettacolo. Ma dopo Laputa, uno come fa ad andare a spendere soldi per vedere gli Avengers? Come fa a sopportare il livello medio del cinema d'intrattenimento? Quando mi ritrovo in queste situazioni mi sento in pieno diritto di dire che la gente non capisce un cazzo.