Autore Topic: Studio Ghibli  (Letto 392956 volte)

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Offline KatanaKGB

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #270 il: 11 Gen 2012, 16:06 »
Condivido il punto di vista di Gaissel. Grazie per la pezza ^__^
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Offline Wis

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #271 il: 11 Gen 2012, 16:21 »
Ah, scusate, se Howl è quello che mi incanta di più, quello che mi emoziona di più è probabilmente Kiki.
Spirited Away è probabilmente l'opera migliore di Miyazaki a tutto tondo, ma è appunto lievemente troppo giapponese (è comunque per me al terzo posto di poco sopra a Totoro). ^__^
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Offline Giobbi

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #272 il: 11 Gen 2012, 18:19 »
Saluto a Darkside che vedo poco spesso in questi lidi... :)


Rivisto Ponyo con figlia piccola, lo trovo molto bello in alcune parti ma non tutto (meglio cmnq di Howl che snoda male per me)... resta eccezionale in confronto ai film di animazione occidentali il suo "prendersi tempo" così da caratterizzare gli stati d'animo ed ambientali di ogni situazione, anche quotidiana.
Ah figlia piccola si incacchia quando la mamma si incacchia  :D

Mononoke wins!
La maggiore pesantezza soprattutto grafica probabilmente dovuta all'adattarsi ai tempi, nel senso che un Laputa poteva essere  simile nella prima parte ma essendo più "vecchio" aveva estetica diversa.

Offline The Fool

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #273 il: 11 Gen 2012, 21:44 »
Anche secondo me i film migliori dello Studio Ghibli sono quelli più semplici, tipo Totoro, Laputa e Hotaru no Haka. Sia Sen to Chihiro che Howl li ho trovati un po' 'farraginosi', forse dovrei rivederli.
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Offline l'Amico

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #274 il: 11 Gen 2012, 21:47 »
Daje, La Citta' Incantata e' la roba piu' bella di sempre.
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Offline Beorne

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #275 il: 12 Gen 2012, 12:01 »

Per me l'opera di miya si divide grossolanamente in due filoni, quello più mistico/epico e quello più favolistico/intimista.
Rappresentanti del primo sono Nausicaa, Mononoke, in parte Laputa; del secondo Kiki, Totoro, Porco Rosso.
Personalmente trovo il primo affascinante ma meno riuscito, e devo il mio amore per il Maestro ai film appartenenti al secondo.

In quest'ottica, Spirited Away è quello che ritengo in assoluto il suo capolavoro perché riesce a fondere magistralmente le due anime, raggiungendo l'apice della sua produzione;
Howl mi è sempre sembrato uno sbilenchissimo tentativo bis, ridondante, affastellato di visioni poco coerenti e soprattutto senza una progressione narrativa convincente. Per me il punto più basso della filmografia e un probabile segno di senilità del Miya.

Con Ponyo invece sì è ripreso in parte partorendo un Totoro bis più riuscito, colmo di sensibilità e grazia, ma nel finale ricade in questa tendenza all'accumulo di cui soffrono molti finali, anche dei film migliori. Questo del caricare di simboli e significati le ultime sequenze è il più grosso difetto del Miyazaki regista, ihmo.


Quoto quasi totalemente, ad esclusione della riflessione su Totoro, che secondo me è l'inegualgliato capolavoro del filone B, un'opera riesce a mantenere un equilibrio leggero e meravigliosamente perfetto.
Concordo con Sprited Away capolavoro totale con la pefetta fusione delle due diverse anime.

Offline Gaissel

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #276 il: 12 Gen 2012, 14:55 »
Niente esclusione, la pensiamo uguale ma mi sono espresso male io:
Ponyo è un Totoro bis più riuscito (di Howl in quanto bis di Sen to Chihiro) :)
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Offline Xibal

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #277 il: 12 Gen 2012, 15:23 »
Secondo me anche Sen to Chihiro è troppo carico di significati, simboli, ecc. Io lo trovo magnifico, probabilmente il mio preferito, ma per apprezzare un film simile devi avere nel tuo bagaglio qualche conoscenza della cultura, tradizionale e popolare, giapponese. Altrimenti un film simile non è una favola: è un enigma. Già chi era bambino ai tempi di Goldrake fa fatica a comprenderlo: anche a molti che l'hanno visto e dicono che gli è piaciuto, ho visto sulla faccia, durante la visione, espressioni perplesse.

Beh per Howl è la stessa identica cosa, solo che è in ballo il misticismo occidentale, forse per questo piace di meno...
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Offline Wis

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #278 il: 12 Gen 2012, 23:38 »
forse per questo piace di meno...
Nel mio caso, di più. ^__^
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Offline Xibal

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #279 il: 13 Gen 2012, 01:22 »
forse per questo piace di meno...
Nel mio caso, di più. ^__^
Pure nel mio, anche se Spirited Away ha la scena del treno che trovo sia una delle più suggestive di sempre nel cinema tout court :)
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Offline Wis

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #280 il: 13 Gen 2012, 02:15 »
Spirited Away ha un sacco di scene pazzescamente belle (anche per me quella del treno è eccezionale). E' comunque uno dei migliori film d'animazione che io abbia mai visto.
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Offline Giobbi

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #281 il: 16 Gen 2012, 18:22 »
Ponyo, ma in generale i film Miyazaki da Totoro in poi, ha di molto bello il "prendersi il tempo" nel tratteggiare con pochi atteggiamenti gli stati d'animo nelle varie situazioni e non per questo divenire una roba alla Rohmer.

Nella parte in cui Ponyo bambina entra in casa di Sosuke c'é poco-nulla come "fatti" ma c'é tantissimo.
Credo sia questo il maggiore talento di Miyazaki, "altri" devono incastonare fatti pirotecnici su fatti per mantenere alta l'attenzione dei bambini o semplicemente si boriano della loro noiosità prolissa non cogliendo l'essenza del comportamento umano e non.

C'é molta comprensione in questo cinema.

Offline Gaissel

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #282 il: 16 Gen 2012, 18:53 »
D'accordissimo, Giobbi.
L'abilità del Miya nel rappresentare i tempi, gli spazi, i modi e la percezione del mondo di un bambino piccolo era già fantastica in Totoro, e con Ponyo imbastisce un vero miracolo di delicatezza.

Il primo però funzionava anche come impianto narrativo, avendo un finale dall'ottimo climax, semplice ma raffinato, mentre quello di Ponyo soffre del difetto comune a molti altri suoi film, in cui affastella snodi narrativi, colpi di scena, rivelazioni, simboli ed epifanie in un groviglio affrettato e di scarso effetto.

A ben guardare, gli unici suoi film che riescono a tenere il ritmo dall'inizio alla fine sono appunto Totoro, e Porco Posso.

Peccato, perché la peculiare sensibilità del Miya per le piccole cose con Ponyo raggiunge i suoi massimi. Avrebbe potuto essere un capolavoro fatto e finito.
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Offline Giobbi

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #283 il: 16 Gen 2012, 19:00 »
Il problema di Ponyo é voler aggiungere quel macro evento della "fine del mondo se Ponyo non rinuncia alla magia", che é poi simbolico del cadere il mondo addosso al padre quando la figlia decide la propria strada... ma cmnq é un po' rozzo sta male con il resto, troppo "macro" appunto e un po' buttato lì.

Mi ricorda un po' Kiki come problema narrativo.

Al contrario Totoro é molto armonico forse anche perché più breve ma anche Laputa, Nausicaa, Mononoke e in parte la città incantata non hanno problemi in questo senso.

Howl sì che il finale butta troppa carne al fuoco, il già citato Kiki ma anche Porco Rosso secondo me si incasina un po' non essendo chiaro, almeno per me, lo "scopo" di Porco stesso.

Mi sa di non aver mai capito perché sia un maiale etc... cosa voglia dire aldilà della rappresentazione simpatica dell'italia anni '30 e dei bei combattimenti aerei.

Offline Xibal

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Re: Studio Ghibli
« Risposta #284 il: 16 Gen 2012, 19:19 »
Il problema di Ponyo é voler aggiungere quel macro evento della "fine del mondo se Ponyo non rinuncia alla magia", che é poi simbolico del cadere il mondo addosso al padre quando la figlia decide la propria strada... ma cmnq é un po' rozzo sta male con il resto, troppo "macro" appunto e un po' buttato lì.

Perchè? Miyazaki ha sempre trattato tematiche macroscopiche, in primis quella del rapporto uomo-Natura, anzi, il fulcro dei suoi racconti è proprio il concetto del "Grande nel Piccolo e viceversa", per cui i due mondi, quello del tratteggio leggiadro dell'umano sentire, e quello di come questo si scontri o si armonizzi con il sentire "cosmico", sono sempre andati a braccetto.
In Ponyo questo è evidente in primis nelle figure di Fujimoto e di Gran Mammare, che sono l'immagine archetipale dei due tipi fondamentali di magia, quella alchemica di natura umana (le pozioni), e quella animistico/naturale che poggia le sue radici sul cuore del mondo (da cui il nome, assolutamente non casuale, di Gran Mammare, così come non lo è quello di Fujimoto, che rappresenta la Terraferma).

Dalla loro unione deriva l'equilibrio del mondo, l'uomo che "sposa" iniziaticamente la Natura, e nasce un frutto, Brunilde (altro nome non casuale, nella saga di Wagner è figlia degli stessi archetipi, cioè Odino/Wotan e Erda, e si accompagna ad un umano che la ama ecc...) che unisce i due mondi, ma che rischia di turbare questo equilibrio decidendo di rinunciare ad una delle due nature.

Non credo affatto che tali tematiche stonino con l'affresco più prettamente "terra terra", anzi come detto ne sono l'immagine su scala più grande (il detto tutto occidentale "Tutto ciò che è sopra è anche sotto" in oriente lo conoscono forse anche da prima di quanto pensiamo noi) e lo completano inserendo le opere di Miyazaki nel grande complesso delle favole con la F maiuscola, di cui, appunto, condividono proprio i finali apparentemente sbrigativi e teatrali, ma in realtà figli della stessa struttura, se vogliamo, maieutica di tali racconti (vedi pure le Trasformazioni di Apuleio, di cui La Sirenetta, e Ponyo, sono figli indiretti).
« Ultima modifica: 16 Gen 2012, 19:24 da Xibal »
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