La questione è stata toccata anche da Ivan Fulco nell'editoriale di Super 98. Sinceramente non mi faccio problemi ad ammettere che ho la passione per i videogiochi o per i fumetti e quando la mia fidanzata mi chiede "ma non ti vergogni?" la risposta è molto semplice.
"No".
Ciao
Personalmente amo fare due cose: giocare e scrivere, e non mi vergogno ad ammetterlo, anzi. Mi ritengo fortunatissimo ad aver trovato amici con la stessa passione, ed è nato il project-ring che Ivan ha gentilmente spottato in main page.
Che dire? Ho DATO UN SENSO alle mie passioni trasformandole in un QUALCOSA. E credo di avere aggiunto qualcosa alla mia vita.
Vi sembra ... poco? Credo che tanta gente che fa cose "da gente normale" come andare in discoteca, flirtare ogni 6 passi, correre in macchina, andare allo stadio come a Riccione, in realtà cerchi solo di dare un senso ed un'alternativa al generale piattume della vita. IMHO loro fanno molti più sforzi di me per divertirsi, e ci riescono molto meno spesso. Ho girato il mondo, conosciuto persone, amato, sofferto, e credo che videogiocare sia in assoluto una delle esperienze più appaganti e allo stesso tempo "semplici" per divertirsi e stare bene con se stessi.
Niente di più, niente di meno. Perchè è una cosa che da davvero tanto, e per ricevere altrettanto basta solo un minimo di predisposizione al videogaming senza ottuse fobìe. Peccato per coloro che questa predisposizione non l'hanno. Davvero, non sanno cosa si perdono.