Ma perchè HardCoreGamer? Che significa? Io penso videogiocatore.. non quel nomignolo..
Purtroppo, mi pare che per hardcore gamer ATTUALMENTE s'intenda qualcosa di leggermente diverso... Almeno a giudicare da quello che leggo su alcune riviste e "in giro".
Il "moderno" hardcore gamer videogioca parecchio, come quelli di un tempo, certo, ma è dotato anche di caratteristiche aggiuntive, non sempre piacevoli.
Spesso è anche un ragazzino discretamente pacioccoso (e danaroso) fissato con il 3D mark, con le ultime novità hardware e software da avere subito e a qualsiasi costo (tutto ciò che non è nuovo di pacca e costosissimo non si addice, ovviamente, a un hardcore gamer).
Una caratteristica di questo moderno hardcore gamer è quella di considerare necessario far conoscere ai suoi interlocutori la configurazione aggiornata del proprio PC, che viene quindi riportata certosinamente nelle sign (annotando premurosamente anche la marca dell'alimentatore o della ventola, ecc.)
Naturalmente, è grazie all'intelligenza di costui che l'elemento "hype" è diventato assolutamente centrale negli ultimi anni.
Il moderno hardcore gamer vuole tutto e subito, non può aspettare.
Il gioco che aspetta con la bava alla bocca da mesi DEVE uscire rispettando le date di uscita annunciate, altrimenti, non potendo avere tra le mani per tempo il suo balocco preferito (eletto tale sulla base di un pugno di screenshot che ne mostrano la grafica "rivoluzionaria"), subito scrive dei post per lamentarsi della serietà degli sviluppatori, minacciando che, in caso di ulteriori slittamenti, per ritorsione s'interesserà a un altro gioco (più trendy)...
Nei rari casi in cui l'oggetto del desiderio esca puntuale (miracolo!), allora scrive per lamentarsi della mancata ottimizzazione, dei bug, delle patch, ecc. Naturalmente, il moderno hardcore gamer non ha la più pallida idea dei problemi che si presentano regolarmente durante lo sviluppo di un qualunque software (e dire che esistono anche esami universitari a tal proposito)...
Il moderno hardcore gamer DEVE vincere sempre e comunque, e per far questo non può assolutamente fare a meno della funzione quicksave, difesa alla stregua di un dogma religioso. Meglio un gioco lungo e pieno di riempitivi, "finito" (sarebbe meglio dire "visto", "portato a conclusione" o "esplorato") consumando il tasto F6 o F2, piuttosto che uno più corto, ma curato in ogni particolare e che costituisce DAVVERO una sfida, che regala soddisfazioni gigantesche perché lo si è terminato grazie alle sole proprie forze.
Per sostenere l'indispensabilità della funzione quicksave (praticamente le vecchie "vite infinite" legalizzate con una disinvoltura che sembra un po' quella del signor B. nel farsi le leggi su misura...
Ma vi ricordate quant'era NOIOSO finire i giochi in questo modo?), il moderno hardcore gamer cita titoli impossibili nei quali il salvataggio automatico avviene ogni morte di Papa, magari solo all'inizio di livelli lunghissimi e a volte si muore senza capire neanche bene il perché, come Project I.G.I....
Ovviamente, questo "ragazzino" può essere fisicamente anche un "ragazzone" di 30 anni...