Topic: Sarkozy fa bene?

[Gatsu]

Scusate, ma trattati come bestie chi? Non stiamo parlando che i francesi hanno offerto denaro ad un determinato numero di persone per lasciare il paese? Nemmeno a tutti, solo quelli nei campi illegali.

Perchè sembra che li stiano gettando vivi nei caminetti da come la mettete. 

[baku.nin]

L'europa secondo gli stereotipi ^__^

http://alphadesigner.com/project-mapping-stereotypes.html

è bellissimo, link del mese!

[MaxxLegend]

Per qualcuno noi siamo "Noisy friendly people"

[naked]

ma li hai cercati? io non conosco nemmeno polacchi che fanno un vero lavoro. anzi, non conosco polacchi.
circa il fatto di essere o meno integrati, non vedo il problema.
fintanto che non delinquono per me possono pure vivere in una grotta sigillata.
e anche se fosse, la domanda dovrebbe essere "come possiamo integrarli", non "come possiamo cacciarli"

lavoro da quindici anni e non ho mai incontrato uno zingaro che lavorasse. Invece di persone di colore o sud americani ne ho visti parecchi. Quindi non è una questione di cercarli o meno: è che proprio non lavorano.
Poi parli di polacchi. ecco quello che ho trovato su internet

Centomila persone, inserite, istruite, profondamente religiose, affezionate alla cultura italiana, ma allo stesso tempo orgogliose delle proprie tradizioni: sono i polacchi presenti in Italia, secondo una ricerca presentata oggi a Roma dalla Caritas.
La Polonia come esempio, dunque, di integrazione a testa alta, per un popolo che appartiene al maggiore dei nuovi Stati membri dell'unione Europea. Due anni di ricerca, 40 autori di cui la meta' polacchi, piu' di 100 testimoni privilegiati intervistati. Una panoramica a tutto campo sulla presenza dei polacchi in Italia: da Roma che ne accoglie un quarto del totale, a Napoli, Milano, Bologna, Perugia, Firenze.
La presenza polacca e' istruita: il 65% ha una laurea o un diploma. I polacchi hanno un'ottima conoscenza delle lingue e cominciano a frasi strada in diversi settori. Sono molto religiosi e questo, stando alla ricerca, e' dovuto anche alle loro vicende migratorie che li ha portati ad approfondire la propria religiosita'. Dall'indagine e' inoltre emerso che i tre quarti della popolazione polacca in Italia e' composta da donne: tutte lavorano nel settore dell'assistenza familiare. Anche se, fa sapere la Caritas, e' fuori luogo l'equazione 'donne polacche uguale colf'.
Alla presentazione sono intervenuti don Vittorio Nozza, direttore della Caritas italiana, i rappresentanti di Migrantes, del dossier statistico immigrazione, l'ambasciatore Adriano Benedetti del ministero per gli Affari esteri, il console polacco Anna Bednarek e l'assessore comunale di Roma per le politiche sociali Raffaela Milano. 'La crescita dell'Unione Europea - ha detto don Vittorio Nozza - non e' solo un processo formale. Se cosi' fosse i 100 mila polacchi che soggiornano in Italia da extracomunitari sarebbero diventati europei restando stranieri. Il cambiamento giuridico avvenuto con l'allargamento deve incidere anche sui nostri atteggiamenti nei loro confronti'.

Girando per le città invece se ne vedono molti che chiedono monetine o altre amenità al contrario di altre etnie.



Oh ma questi non vogliono essere integrati. Hanno il loro modo di vivere.

E poi qualcuno ha tirato in ballo i figli: gli assistenti sociali dovrebbero togliere l'affido ai genitori al volo per le condizioni igenico sanitarie e sociali nelle quali vengono cresciuti.

[Gatsu]

Domanda tecnica, puoi togliere l'affido a gente che magari è clandestina o comunque non cittadina italiana?

[dave182]

Scusate, ma trattati come bestie chi? Non stiamo parlando che i francesi hanno offerto denaro ad un determinato numero di persone per lasciare il paese? Nemmeno a tutti, solo quelli nei campi illegali.

Perchè sembra che li stiano gettando vivi nei caminetti da come la mettete. 

Difatti l'informazione in generale (come al solito) da notizie giusto per riempire i TG di qualcosa.
La francia sta "rimpatriando" alcune persone dandogli dei soldi e solo su base volontaria. E' lì il fatto "base volontaria". Se io non voglio tornare in romania non ci torno, certo però che se sono un delinquente rischio di finire in galera in francia magari prendo i soldi e me ne vado. O se rischio di finire in un campo nomadi dove mi odiano tutti perchè appunto sono un delinquente e loro no.
Il fatto è che facendo così, uno si prende i soldi, riparte per il paese di nascita, una volta arrivato riprende la via della francia (o magari si ferma da noi), dove si fa ridare i soldi, ritorna etc..

Non credete sempre a tutto quello che si dice, per quanto mi stiano sul cazzo i transalpini, non ci sono "deportazioni naziste" in atto in europa oggi come oggi.

[Il Pupazzo Gnawd]

Per me la soluzione è solo l'integrazione, che come tale deve essere condivisa ambo le parti, siccome loro non vogliono integrarsi (tranne il famoso 1%)

Famoso 1% che, se esite, laddove esiste non vive probabilment nemmeno più nei campi ROM e quindi non rischia di essere cacciato.

[Il Pupazzo Gnawd]

Vuoi dire che la mia percezione del problema è errata? Ottimo, portami dati concreti sui rom che rigano dritto, su quelli occupati, su quelli pienamente integrati. Ci saranno sicuramente questi dati, andiamo a vederli.  

Appunto, qui dentro, di vari orientamenti politici suppongo, non ho ancora sentito qualcuno avere esperienze personali positive. Pure quello del bibo vestito da babbo Natale mi pare una cosa di una tristezza universale.
Poi, se proprio vogliamo temperare le supposte, Sarkozy mica se l'è presa con i rom, se l'è presa con quelli che vivono di furti, in accampamenti illegali, che utilizzano i figli per elemosinare. Se esistono rom che lavorano e pagano le tasse e non deliquono sicuramente non saranno interessati dal provvedimento.

[MrSpritz]

Era interessante l'articolo di LeGoff sulla repubblica di ieri. Se lo trovo lo linko.