A me non inquieta nulla, ma capisco che per qualcuno sia una tragedia, assolutamente imparagonabile a un ateo che si lamenta di aver avuto
la fronte bagnata o figurare su tali registri di cui a nessuno, parliamoci chiaro, fotte veramente.
Il problema sostanziale che descrive Daimon, mi permetto di ripeterlo con parole differenti vista la più o meno concordanza di pensiero, è che un ateo, teoricamente, dovrebbe avere quella serenità d'animo, quel distacco "scientifico", quella placida consapevolezza illuminista ed illuminata, almeno a sentirli parlare di se stessi, da considerare del tutto irrilevante, per non dire risibile, il fatto di essere battezzati o meno.
Invece capita che qualche ateo "creda" in quel che dice con tale forza, da non sopportare l'idea che quell'inesistente, formale ed irrilevante atto gravi sulla sua coscienza con l'enorme peso, statistico e non, della menzogna burocratica, e quindi compie un atto assolutamente uguale, perchè dettato dalla "fede" nel suo ideale di non appartenenza(come dicevo altrove, per me essere atei significa sostanzialmente non essere, a tutti i costi, cattolici) ma contrario.
Due fedi che si scontrano, quella in Dio e quella in "Non c'è Dio".
Mentre tutti gli altri stanno a guardare, un po' divertiti, un po' attoniti, questo scontro di religioni, continuando a condurre la loro vita davvero del tutto ripulita da queste beghe da stadio.
Per quel che mi riguarda continuo a trovare la cosa inutile, nel senso che si può fare e si può non fare, non è determinante, però non sono d'accordo sul discorso del non dare un dolore al padre, anzi al contrario se io avessi un ben determinato pensiero su cosa sia la religione, o sui suoi inganni o sulle mille contraddizioni, deformazioni anche filologiche e falsi storici, farei di tutto per trasmettere questa coscienza a chi mi stia vicino, soprattutto se un parente.
E visto che a quanto pare il rapporto di Castalia83 col padre, almeno da quel che ho notato, avviene attualmente tramite e-mail, io, col favore della distanza che aiuta, mi produrrei ad inviare molte e-mail in cui spieghi accuratamente la mia visione sulla religione, con tanto di documenti e studi allegati, affinchè davvero la scelta operata non risulti una presa di posizione, come spesso accade, ma una presa di coscienza, sulla quale non si vogliano più avere cadaveri.