Mmm... quindi Dio avrebbe mandato lo tsunami per liberare le anime di alcuni giapponesi da un "destino peggiore". E il libero arbitrio? Dove è andato a finire? Ma il libero arbitrio è solo una tentativo malriuscito per giustificare l'ingiustificabile, cioè il tentativo di conciliare l'idea di un Dio infinitamente buono con il male del mondo.
Alla fine il tizio non dice cose più detestabili di quelle che si sentono piuttosto spesso, da Padre Fanzaga di Radio Maria che accusava i professori della Sapienza di essere dei "Satanisti" per aver "impedito" al Papa di andare a tenere i suoi sermoni all'università, o di tutti i preti che (sempre in nome dell'amore e della tolleranza eh) quotidianamente insultano e condannano alle fiamme purificatrici dell'inferno i gay.
Inutile stare a menarcela ogni volta con quello che dice questa gente, alla fine come afferma giustamente Daimon se uno è un cattolico "vero", cioè che segue alla lettera determinati dogmi e precetti, certe cose le vede così. Anche se il personaggio in questione credo l'abbia fatta un po' fuori dal vaso e ci abbia aggiunto considerazioni sue, nelle cosiddette "Sacre Scritture" c'è tutto il necessario per uscirsene con affermazioni del genere. Oddio, in realtà nelle Scritture c'è tutto e il contrario di tutto, ma questo è un altro discorso.
Le religioni SONO nate principalmente per esorcizzare la paura della morte e dell'ignoto, basta studiarsi un po' di antropologia e psicologia per notare come in tutti i tempi, in tutto il mondo i credi abbiano di base queste istanze. E naturalmente per tentare di spiegare il famoso "senso della vita", anche se le soluzioni proposte personalmente le ho sempre trovate un ulteriore complicanza, più che una spiegazione. Ma soprattutto, in base all'idea che l'uomo è la creazione prediletta di Dio ed il centro dell'universo intero, molti religiosi tendono ad antropomorfizzare ogni situazione, a dare un senso a cose che un "senso", per come lo vediamo noi, o per come vorremmo che fosse, non ce l'hanno.
Quando ci metteremo in testa che certe cose accadono e basta, che se la razza umana domani dovesse scomparire del tutto all'universo intero non potrebbe fregargliene di meno e anzi, la Terra starebbe senz'altro meglio, si potrà iniziare a pensare a come ridurre i rischi e limitare i danni di eventi totalmente indipendenti dalla nostra volontà e dalle nostre azioni, senza inutili fatalismi e fantomatiche purificazioni divine.
Quello che io vedo davvero grave non è tanto quel che dice il signore in questione, ma che egli abbia un posto di tale responsabilità in un istituto scientifico di rilevanza nazionale. Non dico che bisognerebbe avere il patentino di ateismo per accedere a certe cariche in determinati contesti, assolutamente. Però dopo una simile sparata mi piacerebbe perlomeno una presa di posizione da parte delle altre cariche, perlomeno a dire "è lui a pensarla così". Non dico un calcio in culo, ma sarebbe un buon inizio.