Autore Topic: [Il topic esistenziale] credete in DIO?  (Letto 289800 volte)

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Offline Freshlem

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Re: [Il topic esistenziale] credete in DIO?
« Risposta #1830 il: 05 Lug 2010, 09:20 »
Non sono mai intervenuto in questo 3D, perchè c'è da discutere per pagine e pagine e ancora pagine.
Un po'sono pigro, un po' mi è difficile partecipare attivamente a causa del fuso orario, ed un po'è difficile postare da un telefonino che alla 12'riga di testo si incula tutti i caratteri a seguire.

Quindi, premesso che non so ancora se credo in Dio o meno(mi considero ateo, ma che ne so se cambia), quel che so per certo è che non credo nel modo più assoluto nelle istituzioni religiose. Con tutte le conseguenze del caso...

Quel che voglio dire è:
Kudos a manetta per Timmy.
Grande, grandissimo
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Offline Daimon

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Re: [Il topic esistenziale] credete in DIO?
« Risposta #1831 il: 05 Lug 2010, 09:37 »
Sei tu che imponi i tuoi voleri come oggettivi, io non voglio  sapere i tuoi motivi per vivere ma nemmeno tu puoi pensare di sapere quelli altrui.

la qualita' della vita non c'entra in quanto, pure quello, non e' un valore oggettivo, che continui a imporre come assoluto.

Se una ragazzina di 15 anni puo fare sesso e si fa ingravidare si sgrava, questo e' quanto, in societa' che la educano a non farsi ingravidare
tramite vari metodi, non si fa ingravidare.
La questione degli anticoncezionali e' un'altro campo, tu sei libero di essere ateo e di dare pillole e contraccettivi a tua figlia.

Alla chiesa non deve fottere nulla delle tue idee, se ti preme cosi tanto vai tu a consigliare goldoni in africa.

Io non so come vivi quindi non sto a dire se tu sia viziato, proprio per questo ho parlato di una cosa che facciamo tutti: giocare ai vg;
come tu non sai quante ore  possa tenere su il condizionatore o se io ancora compri limited.
Entrare nei dettagli delle vite personali e' inutile e poco elegante, ciononostante affacciandosi alla finestra questo vedo e questo dico.

Se io fumo, e dico che fumare ti fa morire non cambia lo stato delle cose, uno puo provare pure a smettere non riuscendoci subito, ma rimane che ti fa morire.
E' infantile dire beh ok vah non ci si riesce e' cosi facciamolo tutti e via.
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Offline Timmy Bristow

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Re: [Il topic esistenziale] credete in DIO?
« Risposta #1832 il: 05 Lug 2010, 10:41 »
Sei tu che imponi i tuoi voleri come oggettivi, io non voglio  sapere i tuoi motivi per vivere ma nemmeno tu puoi pensare di sapere quelli altrui.

Infatti, mica mi facevo i cazzi tuoi. Ho semplicemente chiesto che vita sia quella descritta ipoteticamente da Seppia, e dato che si parlava di qualità della vita ed interruzione della stessa, quale sia il livello minimo per cui una vita sia considerata tale ed abbia pertanto valore (non valore assoluto, ma ragioni per essere portata avanti quando non autonoma). Io non impongo, ma ci deve essere qualcuno che decide prima o poi, dati i costi di certe scelte pro-life per la società, e mi pare un po' ingenuo affidarsi alla volontà di dio come valore concreto/legge, specialmente quando il suo primo comandamento è così liberale ed avulso dal potere da dire "tu non avrai altro dio all'infuori di me" ed il decimo è così applicabile alle società moderne che addirittura giustifica la schiavitù (esodo: 10.Non desiderare la casa del tuo prossimo; non desiderare sua moglie, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo).

la qualita' della vita non c'entra in quanto, pure quello, non e' un valore oggettivo, che continui a imporre come assoluto.
Sai, Daimon, ci sono delle LEGGI create dall'uomo, imperfette finché vuoi, e pure applicate alla cazzo a volte, che servono appunto a rendere oggettive e giudicabili certe situazioni molto diverse fra loro. E la socità si basa su queste leggi. Le leggi cambiano col passare degli anni/decenni e si mantengono attuali.
Ecco. Io le leggi di duemila anni fa rimaneggiate ad hoc da chissa chi per mille e rotti anni non le considero nemmeno da prendere in considerazione, specialmente se dicono di onorare le feste e non pronunciare nomi di dèi invano.

Se una ragazzina di 15 anni puo fare sesso e si fa ingravidare si sgrava, questo e' quanto, in societa' che la educano a non farsi ingravidare
tramite vari metodi, non si fa ingravidare.

E adesso sei tornato a valorizzare le società come educatrici. Eppure anche nelle società più avanzate le ragazzine si fanno ingravidare. Che sia questione di ormoni? Che sia il sesso la cosa più naturale del mondo? Che impedirlo od ostacolarlo sia inutile (vedi preti)?

La questione degli anticoncezionali e' un'altro campo, tu sei libero di essere ateo e di dare pillole e contraccettivi a tua figlia.
Certo. Se proprio dovrà far sesso e lo vorrà, non sarò certo in grado di impedirglielo, quindi meglio che sia informata ed attrezzata, che pentirsene dopo. Non è questo il bello della società che descrivevi prima? Avere almeno i MEZZI, e poi decidere autonomamente.

Alla chiesa non deve fottere nulla delle tue idee, se ti preme cosi tanto vai tu a consigliare goldoni in africa.
Tanto per essere chiari, per me i bambini africani possono schiattare tutti adesso. :o
Nel senso che se sei ignorante e continui a procreare credendo di andare in paradiso, cazzi tuoi. Se ascolti la chiesa e farai morire i figli di fame, cazzi tuoi.
Se sei così stupido da comprare da Wanna Marchi un amuleto della fortuna a 2000 euro, cazzi tuoi.

Io non so come vivi quindi non sto a dire se tu sia viziato, proprio per questo ho parlato di una cosa che facciamo tutti: giocare ai vg;
come tu non sai quante ore  possa tenere su il condizionatore o se io ancora compri limited.
Entrare nei dettagli delle vite personali e' inutile e poco elegante, ciononostante affacciandosi alla finestra questo vedo e questo dico.
Guarda che non volevo minimizzare la tua vita né essere offensivo. Dicevo che nemmeno tu (come tutti qui dentro: cazzo: stiamo ore a scrivere su un forum, rendiamocene conto!) sei immune dal consumismo e dai confortevoli vizi della società moderna occidentale.

Se io fumo, e dico che fumare ti fa morire non cambia lo stato delle cose, uno puo provare pure a smettere non riuscendoci subito, ma rimane che ti fa morire.
E' infantile dire beh ok vah non ci si riesce e' cosi facciamolo tutti e via.

Ma io sono il primo che dice che le cose vanno cambiate, che bisogna sempre cercare di migliorare le proprie vite. Quando tu in altri post parli di forza di volontà, resistere alle tentazioni, et similia, io fra me e me dico "Bravo Daimon". Il fumo è un esempio. Io se fumassi farei di tutto per smettere. Siccome mi hanno insegnato fin da piccolo che fa male, non l'ho mai fatto. Ma si può sempre correggere l'errore (aborto! Tiè!) anche se le conseguenze ci saranno sempre.
Sono i fatalisti che lasciano correre, tanto prima o dopo qualcosa accadrà! Io la vita la affronto, non mi lascio trascinare dal gregge! Decido io cosa è meglio per me, prendo il pennello in mano e non aspetto che si disegnino da soli certi "disegni divini"...



Offline Daimon

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Re: [Il topic esistenziale] credete in DIO?
« Risposta #1833 il: 05 Lug 2010, 11:17 »
Sei tu che imponi i tuoi voleri come oggettivi, io non voglio  sapere i tuoi motivi per vivere ma nemmeno tu puoi pensare di sapere quelli altrui.

Infatti, mica mi facevo i cazzi tuoi. Ho semplicemente chiesto che vita sia quella descritta ipoteticamente da Seppia, e dato che si parlava di qualità della vita ed interruzione della stessa, quale sia il livello minimo per cui una vita sia considerata tale ed abbia pertanto valore (non valore assoluto, ma ragioni per essere portata avanti quando non autonoma). Io non impongo, ma ci deve essere qualcuno che decide prima o poi, dati i costi di certe scelte pro-life per la società, e mi pare un po' ingenuo affidarsi alla volontà di dio come valore concreto/legge, specialmente quando il suo primo comandamento è così liberale ed avulso dal potere da dire "tu non avrai altro dio all'infuori di me" ed il decimo è così applicabile alle società moderne che addirittura giustifica la schiavitù (esodo: 10.Non desiderare la casa del tuo prossimo; non desiderare sua moglie, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo).


la qualita' della vita non c'entra in quanto, pure quello, non e' un valore oggettivo, che continui a imporre come assoluto.
Sai, Daimon, ci sono delle LEGGI create dall'uomo, imperfette finché vuoi, e pure applicate alla cazzo a volte, che servono appunto a rendere oggettive e giudicabili certe situazioni molto diverse fra loro. E la socità si basa su queste leggi. Le leggi cambiano col passare degli anni/decenni e si mantengono attuali.
Ecco. Io le leggi di duemila anni fa rimaneggiate ad hoc da chissa chi per mille e rotti anni non le considero nemmeno da prendere in considerazione, specialmente se dicono di onorare le feste e non pronunciare nomi di dèi invano.


Eh io ti ho risposto, il livello minimo e' : qualsiasi. Se una vita sussiste si lascia vivere. Ecco il livello minimo, compresa quella in embrione.

Quindi no, io non voglio nessuno "che decida" mi oppongo a qualsiasi decisione da parte di stati leggi e persone che non sia questa fondamentale.


Le leggi, se ci sono, sono sbagliate, la qualita' minima della vita non esiste anche se un governo la rende normativa.
Non si puo rendere normativa.
Detto    questo l'operativita' delle societa' e' sempre di rendere questa stessa vivibile, il mio discorso non intende quello, il mio discorso intende che non puo' essere una scusa per abortire.

Se una ragazzina di 15 anni puo fare sesso e si fa ingravidare si sgrava, questo e' quanto, in societa' che la educano a non farsi ingravidare
tramite vari metodi, non si fa ingravidare.

E adesso sei tornato a valorizzare le società come educatrici. Eppure anche nelle società più avanzate le ragazzine si fanno ingravidare. Che sia questione di ormoni? Che sia il sesso la cosa più naturale del mondo? Che impedirlo od ostacolarlo sia inutile (vedi preti)?
Il sesso e' naturale come tutto, la cosa piu' naturale del mondo in realta' e' mangiare, e anche questo va regolato e astenuto, quindi?
Non vuoi? non farlo. Ma basta stressare a chi giustamente dice la sua, non "impone"; devi dimostrarmi, ora, dove la chiesa con le armi o la forza imponga qualcosa,
non sono mica gli usa che impongono la "democrazia occidentale" con i droni e le bombe.

Se nelle societa'  "Avanzate" si fanno ingravidare, beh sticazzi ha fallito nell'intento, ma  essendo qualcosa di troppo importante, non come rompersi la gamba
perche si e' saltato corto, la affronti e basta.
E' assurdo, e fa riflettere, come si sia riusciti a rendere una cosa orribile, e una punizione il far figli.


La questione degli anticoncezionali e' un'altro campo, tu sei libero di essere ateo e di dare pillole e contraccettivi a tua figlia.
Certo. Se proprio dovrà far sesso e lo vorrà, non sarò certo in grado di impedirglielo, quindi meglio che sia informata ed attrezzata, che pentirsene dopo. Non è questo il bello della società che descrivevi prima? Avere almeno i MEZZI, e poi decidere autonomamente.

E' legale abbottarsi di farmaci, prendere pillole ormoni e quel che ci va, i mezzi ce ne sono in abbondanza gia', non vedo perche' si pretende sempre di piu'
diventando assassini.


Se io fumo, e dico che fumare ti fa morire non cambia lo stato delle cose, uno puo provare pure a smettere non riuscendoci subito, ma rimane che ti fa morire.
E' infantile dire beh ok vah non ci si riesce e' cosi facciamolo tutti e via.

Ma io sono il primo che dice che le cose vanno cambiate, che bisogna sempre cercare di migliorare le proprie vite. Quando tu in altri post parli di forza di volontà, resistere alle tentazioni, et similia, io fra me e me dico "Bravo Daimon". Il fumo è un esempio. Io se fumassi farei di tutto per smettere. Siccome mi hanno insegnato fin da piccolo che fa male, non l'ho mai fatto. Ma si può sempre correggere l'errore (aborto! Tiè!) anche se le conseguenze ci saranno sempre.
Sono i fatalisti che lasciano correre, tanto prima o dopo qualcosa accadrà! Io la vita la affronto, non mi lascio trascinare dal gregge! Decido io cosa è meglio per me, prendo il pennello in mano e non aspetto che si disegnino da soli certi "disegni divini"...


Tu puoi decidere quel che vuoi finche non ti introduci in campi altrui, se crei una vita non e' piu fatto solo tuo.
Io poi sono molto, molto piu' lasco di te, la societa' democratica che ti piace tanto e' quella che ti mette in galera se fai scrivere a tua figlia "sono una ladra"
500 volte, o se gli meni due ceffoni.
Si e' arrivato a questo paradosso, una societa' massificata senza comunita' ed identita', nemmeno locali, che da un lato esalta l'individuo nei suoi vizi piu' beceri e
poi ,quasi in colpa, si intromette in maniere maldestre nei nuclei familiari.


Fatalismo non vuol dire far figli a caso,l'atto del presente puo essere evitato astenendosi (anche se ai sessuomani del 2000 pare una cosa assurda)
o usando altri tipi di accorgimenti.

Ma ad approfondire la cosa, il fatalismo ha anche lati positivi.
Inteso come la non esigenza di pianificare tutto il futuro, ma di pensare solamente a quello
su cui si ha potere, cioe' quello che fai adesso, e tutto quello che devi fare
adesso lo devi affrontare con la semplice  responsabilita.

Se ti ingravidano o ingravidi non pensi che fra 7 anni che non potrai espletare al meglio la tua inutile carriera lavorativa, ma ti limiti a pensare a quello
che devi fare al momento.
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Offline Freshlem

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Re: [Il topic esistenziale] credete in DIO?
« Risposta #1834 il: 05 Lug 2010, 11:42 »
Daimon non resisto a farti una domanda, tanto che il sonno se n'è andato..
Un giorno metto al mondo una figlia. Tutto procede bene finchè lei,
a 15 anni esatti, viene stuprata da qualche balordo estremista che considera le donne un oggetto.
Tu -come ideale-negheresti a questa ragazzina (ed al relativo parentame) la possibilità di scegliere di abortire? Preferiresti far mettere al mondo il pargolo e che so? Magari anche crescerlo con amore oppure mandarlo in un orfanotrofio?
Magari è già stato detto, ammetto di non aver letto tutte le pagine precedenti
« Ultima modifica: 05 Lug 2010, 11:44 da Freshlem »
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Offline Daimon

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Re: [Il topic esistenziale] credete in DIO?
« Risposta #1835 il: 05 Lug 2010, 11:55 »
si la questione violenza e' stata messa fra gli unici casi, insieme al pericolo della vita della donna, in cui pressapoco chiunque lo ammetterebbe.

Io posso pure ammetterlo eh, il punto e' che se sapessi che si impedissero derive ci starei pure, ma nel mondo di oggi si parte da eccezioni per arrivare a regole.

Non posso dire poi cosa farei io, perche' ci dovrei stare dentro; in linea ideale una vita e' di per se importante, in qualsiasi modo venga concepita, quindi tecnicamente
direi di tenerlo.
Il punto e' che benche' sia contro l'omicidio , non posso dire che farei ad avere di fronte uno che tipo mi ha ammazzato la famiglia, probabilmente lo ammazzerei.
E quindi? ho fatto bene?lo eleviamo a regola?  no, avrei fatto male. e dovrei riconoscerlo, anche dopo averlo fatto.

Percio questo tipo di questioni han bisogno di rigide regole, nelle quale le eccezioni vengono tollerate scuotendo il capo, ma rimangono errori.
Non si condanna con fermezza uno che uccida chi gli ha ammazzato la famiglia, ma non si assolve, si attenua la sua colpa.

Un caso simile andrebbe applicato li.
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Offline Al Galoppo

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Re: [Il topic esistenziale] credete in DIO?
« Risposta #1836 il: 05 Lug 2010, 12:02 »
state fancendo un mare di confusione aggrappandovi a punti di vista personali che sono perfetti in filosofia ma irrilevanti all'atto pratico.
come diceva curchill, se una persona fuma sotto un cartello "vietato fumare" le si commina una multa. se sono 10 persone a fumare, le si invita a farlo da un'altra parte. se sono 100, si toglie il cartello.
il dato di fatto incontrovertibile è che ci sarà sempre qualcuno che avrà interesse a interrompere una gravidanza (e che sia giusto, etico, morale o meno non fa alcuna differenza).
le due alternative sono affidarsi all'estro di qualche dilettante o regolamentare la cosa.
sul come possiamo cercare un punto di incontro, ma ovviamente la seconda è preferibile
su come eliminare o meglio limitare quest'incresciosa necessità c'è ancor meno da discutere
serve una massiccia campagna di educazione sessuale, fin dalla scuola media; serve diffondere l'uso del preservativo ed educare i giovani ad usarlo (ovviamente per le due suddette occorre limitare l'ingerenza dei capi di stato stranieri sulla politica interna italiana) e, come extrema ratio, serve un sistema di incentivi credibile che permetta a chi, per sbadataggine, fato avverso, dolo altrui, rimane incinta di affrontare la cosa con strumenti migliori dell'obiezione di coscienza.
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Offline Castalia83

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Re: [Il topic esistenziale] credete in DIO?
« Risposta #1837 il: 05 Lug 2010, 12:35 »
beh castalia in questo caso si è fatta spiegare per 5 volte una cosa inerente al suo fturo lavoro scritta in italiano facilmente intellegibile che lei stessa ha riportato e maleinterpretato, confondendo legge scritta (da lei riportata) con quanto poi di fatto accade realmente (dando quindi ragione a Cryu)
 onestamente non ci vedo nulla di intollerante
Castalia ancora non è d'accordo con quanto dice Cryu e rimane fermamente convinta di aver scritto cose corrette.

Deficiente io che ho perso tempo ed energie per provare a spiegare come la vedo, comunque sia chiaro, se qualcuno (magari un laureato in legge) mi dovesse far capire che sono in errore ci metto poi poco ad andare dal profe che ci ha spiegato la legge e dirgli "senta, lei non ha capito una fava e mi ha fatto fare una figura barbina", fino ad allora io resto della mia idea.
Boh, trovo tutto ciò veramente svilente, sentir dire che qualcun altro deve "spiegarmi per 5 volte cose inerenti al mio futuro lavoro", è un discorso che avrei accettato benissimo se fatto da EGO, ma da due persone che (presumo per Cryu) facciano altri lavori mi infastidisce un po', su un argomento che mi sta a cuore da almeno 15 anni, su cui mi sono interessata e che ho studiato.
Mr Big ha centrato appieno la questione!
O capitano! Mio capitano! E davvero sei qua fra noi, fra noi, me e lui...

Offline Ezahn

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Re: [Il topic esistenziale] credete in DIO?
« Risposta #1838 il: 05 Lug 2010, 12:48 »
Io sono non credente e (quindi, ovviamente) laico.
Tuttavia, e vedo che non sono l'unico, sono contrario all'aborto.
Mi sento in colpa a scrivere queste righe in fretta durante una pausa dal lavoro, perchè il tema è delicato e spesso foriero di drammi autentici.
Disclaimer: tutto quello che segue è una mia personale idea che mai mi sognerei di tentare ad imporre ad altri.
Vi prego di credere che in quanto scrivo non c'è astio contro nessuno nè nessuna volontà di forzare la mano: se qualcuno ci leggesse qualcosa del genere è solo colpa della fretta concisa con cui ho scritto.

Sono contro l'idea che l'aborto sia un diritto.
Il diritto della donna è quello al pieno possesso della sua vita, non alla morte altrui.

Non mi interessa sapere a quante settimane spunta il cuoricino, il fegatino, l'intestinuccio: una volta che il percorso che genera una nuova vita è partito, se non interviene nulla di imponderabile, questo percorso porta alla nascita di un essere umano.
E' sacro, anche per un ateo. E' sacro per chiunque sia, appunto, un essere umano.

La vita che nasce è solo del nascituro.
La tutela di questa vita è della madre e del padre.
Il fatto che la donna la porti in grembo è un fatto della biologia, non un merito.
Il merito è l'amore che ci mette.

Una donna ha pieno diritto di non volere figli: può evitarlo usando contraccettivi o in mille altri modi.
Ci sono ovviamente molte circostanze in cui una donna può purtroppo trovarsi forzatamente gravida per violenza o sfortuna.
In questi casi, dal momento che ha diritto al pieno possesso della sua vita, è giusto che possa scegliere di non crescere la creatura.
Non di non farla nascere: di non crescerla.
La faccia nascere e lo Stato si occupi di darla immediatamente in affido a un'altra coppia che desidere crescerla.
La donna avrà la sua vita.
Il nuovo essere umano avrà la sua vita.

Chi ci perde? La donna dovrà affrontare un parto che è anche fatica e dolore.
Lo affronti come una malattia se, come nel caso di una malattia, le è caduto fra capo e collo senza che lei potesse farci niente.
E' un prezzo da pagare, ma non è un prezzo iniquo per dare la possibilità di vivere a un altro essere umano.

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Offline fulgenzio

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Re: [Il topic esistenziale] credete in DIO?
« Risposta #1839 il: 05 Lug 2010, 13:23 »
Lo affronti come una malattia se, come nel caso di una malattia, le è caduto fra capo e collo senza che lei potesse farci niente.
E' un prezzo da pagare

Beh, ma se a me venisse data la possibilità di NON ammalarmi,la coglierei al volo.
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Re: [Il topic esistenziale] credete in DIO?
« Risposta #1840 il: 05 Lug 2010, 14:41 »
L'obiezione di Fulgenzio è respinta.
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Offline fulgenzio

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Re: [Il topic esistenziale] credete in DIO?
« Risposta #1841 il: 05 Lug 2010, 15:34 »
Prendo atto.
Del resto, come già ribadito più volte, per quanto mi riguarda, sono giunto alla conclusione che il far nascere un altro essere umano spesso, non sempre ma molto spesso, è più un atto di egoismo che di altruismo e che chi si sottopone ad un aborto, valutando in prospettiva le condizioni in cui vivrà il nascituro, è molto più responsabile di colui che in nome della vita garantisce al proprio pargolo una esistenza quasi sicuramente di merda.
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Re: [Il topic esistenziale] credete in DIO?
« Risposta #1842 il: 05 Lug 2010, 15:54 »
sono giunto alla conclusione che il far nascere un altro essere umano spesso, non sempre ma molto spesso, è più un atto di egoismo che di altruismo e che chi si sottopone ad un aborto, valutando in prospettiva le condizioni in cui vivrà il nascituro, è molto più responsabile di colui che in nome della vita garantisce al proprio pargolo una esistenza quasi sicuramente di merda.
Sì, discorso trito e ritrito, mi ricorda la teoria che vorrebbe che una scappatella non fosse mai confessata al partner per non farlo soffrire, e che chi lo fa per mettersi la coscienza in pace è, in fondo, solo egoista.
In verità conosco molte persone che hanno avuto un'esistenza (o quanto meno un'infanzia) di merda e che sono piuttosto felici di essere in vita. Tu no?
La verità è che per fare felice un bambino basta davvero poco, ancor meno basta per rendergli l'esistenza dignitosa e degna di essere vissuta.
Il punto è che è un impegno. Più che economico, più che morale, è un'impegno che richiede fatica e pazienza. Però è qualcosa che ciascuno di noi è in grado di affrontare mettendo un pochino da parte sè stesso.
Credo che l'ipotesi che una coppia rinunci ad un figlio per "quello che non gli riuscirà a dare", anziche il più realistico "quello che verrà loro tolto" sia assolutamente utopistica.
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Re: [Il topic esistenziale] credete in DIO?
« Risposta #1843 il: 05 Lug 2010, 16:13 »
Sarà, ma non mi sembra che lo stato attuale dell'umanità avvalori la tua tesi. Proprio perché crescerlo è un impegno, in pochi riescono a sostenerlo sul serio con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti.
Anzi, il caso delle troiette che vedono l'aborto come mezzo per liberarsi di un fardello e scopano allegramente "tanto poi vado a farmi sturare" è assolutamente epifanico e non andrebbe condannato ma preso come esempio. Che figlio può crescere una persona del genere?
Quindi io ho maggiore rispetto per una/uno che riflette, realizza e uccide, piuttosto che per una/uno che "massì facciamolo poi vediamo intanto gli abbiamo donato la vita", come se quest'ultima fosse una gioia a prescindere (e non lo è). Secondo me peccate di eccessivo ottimismo e fiducia nel futuro, ma ovviamente è un mio punto di vista.
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Re: [Il topic esistenziale] credete in DIO?
« Risposta #1844 il: 05 Lug 2010, 16:42 »
Dare la vita non è (purtroppo) necessariamente nè un atto d'amore nè un atto d'egoismo.
Dipende.

Ricevere la vita per egoismo non è (per fortuna) necessariamente un male che te la rovina.
Dipende.

Ricevere la vita per amore non è (purtroppo) necessariamente un bene che te la indora.
Dipende.

Direi che ci sono un po' troppe ipotesi per permetterci di tagliare la testa al minuscolo toro in scioltezza.
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