Ma proprio tutti tutti? Perché ci sono due o tre fasi di carriera anche abbastanza diverse l'una dall'altra.
Ai non amanti, cmq, io consiglio sempre di partire da Henry's Dream del 1992, feroce e travolgente, che scarnifica il suono per esaltare i tratti più neri e apocalittici della sua poetica.
Ci sono cavalcate Punk Blues a rotta di collo come Papa Won't Leave You, Henry o Brother My Cup Is Empty, ballate tragiche cucite fra strazianti ricami jingle jangle come Straight to You, spettrali elegie come Christina the Astonishing e, soprattutto, brani incendiari e di una drammaticità quasi insostenibile come John Finn's Wife, When I First Came to Town o la conclusiva, devastante, Jack the Ripper, con quelle staffilate chitarristiche di un Blixa Bargeld in stato di grazia che rimandano a rumorosi, sgraziati e lerci esordi Post Punk dei Bad Seeds.
Ed i testi... Forse l'apice narrativo del nostro, con quelle visioni fosche da fine del mondo, quei personaggi tragicamente perdenti descritti in maniera magistrale con pochissime parole, quell'atmosfera da fine incombente di un un'umanità al collasso che non lascia speranze.
Persino la copertina è fantastica, con quei colori e quell'idea spaventosa di incubo da film di serie Z proiettato nella realtà:
TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=38rShJc2P-APoi, dopo questo, passate a Let Love In, che si muove su territori simili ma con una furia ancora maggiore, un suono ancora più fragoroso e arrangiamenti assolutamente geniali, oltre che un livello di scrittura che raggiunge altezze vertiginose. Il doppio racconto di abusi su minore, narrato prima dal punto di vista della vittima e poi del carnefice posto in apertura ed in chiusura di scaletta, di Do You Love Me? è roba dalla quale non si torna più indietro:
TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=XwNxcNCLnKwQuella rullata di batteria durante il ritornello mi mette ancora adesso i brividi dopo oltre vent'anni di ascolti
Ed ovviamente la seconda parte:
TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=rzzTvWockkYUna volta metabolizzati questi due dischi, io farei un bel salto all'indietro verso gli esordi, che ne rappresentano una versione "beta", un violentissimo, abrasivo, disarticolato Post Punk\Blues che nasce da una miscela esplosiva fra tradizione americana (Blues, appunto, ma anche Country e Folk) e nuove sonorità Noise Rock europee (non a caso furono registrati a Berlino assieme a Blixa Bargeld degli industriali Einstruzende Neubauten) pieni di storiacce di violenza, abbandono, abusi, solitudine e disperazione. Io ascolterei prima il secondo disco, The Firstborn Is Dead e poi l'esordio From Her to Eternity, lasciando il magnifico doppio EP Your Funeral My Trial per ultimo (ma attenzione che sopra c'è la storica The Carny).
Una volta assimilati questi, passerei alla sua parte di carriera "pacificata" per mezzo del disco di passaggio, quello che lo traghettò dal rumore degli esordi alla compiutezza, anche formale, della maturità, e cioè Tender Prey, uno dei suoi capolavori più grossi, disco che per altro si apre con quella che è LA canzone del nostro e cioè la colossale The Mercy seat, storia degli ultimi istanti di vita di un condannato alla sedia elettrica, un pezzo esplosivo ed ossessivo, disperato, rovinoso, fra pulsioni Noise e reiteratività mantrica, con quel violino elettrico impazzito:
TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=oiz94ZO33B0An the mercy seat is waiting
And I think my head is burning
And in a way I’m yearning
To be done with all this measuring of truth.
An eye for an eye
A tooth for a tooth
An anyway I told the truth
And I’m not afraid to die.
Incredibile pensare che, dopo un disco del genere, il successivo sia The Good Son, il suo primo disco quasi completamente acustico ed orchestrale, con il pianoforte come strumento cardine, che influenza in maniera radicale composizione ed arrangiamenti. Un disco intriso di rassegnata tristezza, con dentro canzoni immani come The Weeping Song, Foi Na Cruz o la title track.