https://open.spotify.com/user/1170516934/playlist/4QLJ2c4vRIYwDUwCd8i7ks?si=bmxJao09SJCUNppDWNEMPQ1902 - 1926 ( Chronological Order)
Ho creato questa playlist di musica vecchia che sto via via aggiornando.
Il succo era di creare la lista delle mie canzoni preferite dei primi 55 anni del '900 (dopo è un macello di roba, quindi sarà meglio cambiare approccio).
Alla fine, è da anni che voglio scrivere qualcosa sulla musica popolare del '900 e partirò da questo.
Sono fermo al '26, visto che in questi giorni (mesi, anni) sto affrontando il jazz.
per ora sono solo 19 canzoni proprio perché ho voluto fare una severa cernita di canzoni.
1902 Scott Joplin - The EntertainerPartiamo con quello che per me è l’artista che ha iniziato tutto.
O perlomeno il piú bravo nel genere che ha iniziato tutto (per tutto si intende la musica popolare del ‘900), il ragtime. Genere prettamente pianistico che spopolò nella prima ventina d’anni del ‘900.
Semplicizzandolo era i ritmi sincopatici del banjo suonati dagli afroamericani ma riprodotti al pianoforte.
E questa la riconoscete per forza.
1904 Arthur Collins - All Coons Alike MeMa i bianchi americani che facevano all’inizio del ‘900 mentre il ragtime impazzava?
Quello che faranno spesso nella prima metà del ‘900: o rimanevano indietro o copiavano gli afroamericani.
Pratica quella della copiacarbone che ha inizio addirittura nel’700, e si “specializzò” con i minstrel nell’800, spettacoli itineranti per pubblico nero ma eseguiti da artisti bianchi che arrivavano persino a dipingersi di nero il volto.
Piú avanti nel secolo arriverà anche il riscatto, con i black minstrel, cioè con veri artisti di colore.
Capite bene quanto questi spettacoli avevano in sè suoni che saranno i germi della musica del’900 come gli spirituals o il ritmo frenetico (sincopatico) del banjo.
Infatti la musica che andava tanto in America all’inizio del’900 era la lirica di stampo italiano (Caruso) e le bande che erano la versione miniaturizzata delle grandi orchestre di musica classica (la piú importante, la Edison) con marce o eseguendo canzoni popolari con cantanti. Ogni tanto un piccolo passo avanti c’era come nella canzone di oggi, dove l’accompagnamento al cantato è dato da un banjo suonato proprio in maniera “negra” ma da un bianco, Vess L. Ossman.
Un tributo dovuto alla cultura nera?
Macchè. Come ho già detto i bianchi rubavano e non ringraziavano.
Anzi, questa canzone, all’apparenza innocente e scansionata, ha un testo che dire retrogrado è poco.
Basti pensare che “coon” (procione), ai tempi, era un modo dispregiativo per definire gli afroamericani.
1906 - Arthur Pryor's Band - Coon Band ContestAnche oggi parliamo di bianchi americani.
Quindi anche oggi parliamo un pò del passato e anche oggi vediamo cosa ulteriormente copiavano i musicisti bianchi ai loro colleghi neri.
E anche oggi troviamo il termine”coon” tanto per far capire quanto fosse in uso e socialmente accettato.
Diciamo anche che quando fu inventata la registrazione e la riproduzione i primi a metterci le mani sopra furono artisti bianchi (Scott Joplin era un caso particolare).
Ma spesso, come anche in questo caso, ricreando suoni neri. Si, perchè il trombettista Arthur Pryors con questo brano voleva semplicemente tentare di copiare un tipo di musica nera suonata da piccole orchestre che eseguivano marce o brani popolari a velocità sostenuta come era prassi dopo i funerali o durante le feste comandate a New Orleans.
Ci provò. Ma non basta dare il titolo ad una canzone per farla diventare giovane.
Però se vi ascoltate questo brano (che trovo cmq molto carino) capirete che è come guardare una vecchia vestita da giovane.
1907 - Vess L. Ossman's Banjo Orchestra - Maple Leaf RagVess L. Ossman che esegue al banjo una famosa canzone di Scott joplin. Questa volta il tributo è sincero.
1914 - Dan Kildare - Bregeiro (ft. Joan Sawyers Persian Garden Orchestra)Ma quale fu il primo artista maledetto della storia? Partiamo dall'inizio.
Le string band erano band americane molte famose nei primi 30 anni del '90 ma che nascevano dal secolo precedente, se non prima.
Usavano quasi esclusivamente strumenti a corda (
String, appunto). E si dividevano in 2 gruppi: Bianche e nere.
Si, anche qui.Le band bianche suonavano l'hillybilly e l'old-time music, in pratica padre e madre del country, la musica più bianca di sempre.
Quelle nere, saranno i padri invece dei gruppi jazz che già esistevano nei sobborghi di New Orleans ma ancora non erano riusciti a registrare.
Quello che suonavano, cmq, si avvicinava molto al jazz (e poi alla fine si trasformerà in jazz) ma ancora risentiva degli strascichi del '800. E poi erano bloccate dalla mera questione strumentistica (mancavano completamente gli strumenti a fiato e il pianoforte, c'erano solo, circa, banjo, contrabbasso, violino, mandolino o chitarra), per il fatto che con strumenti così "leggeri" avevano più possibilità di suonare in giro.
Sicuramente il nome più importante delle primissime string band nere fu Dan Kildare e la sua Ciro's Club Coon Orchestra. In certe sue canzoni si sente il banjo sincopatico oppure dei tempi swing delicati.
Certo, piccoli accenni di modernità su una tela ancorata al passato e difficilmente percettibili se non con il senno di poi, ma è indubbio che c'erano.
E comunque, Kildare è anche il primo dei musicisti maledetti di questo secolo, ne rispetta tutti i canoni per esserlo:
Eccellente musicista (pianoforte), dedito al vizio (del alcool), morirà troppo giovane per vedere i frutti del suo lavoro e morirà di una fine tragica.
Infatti nel 1920, per gelosia e schizofrenia, uccisa la moglie, la cognata e se stesso a Londra, sparando a tutti in testa.
1917 - W.C. Handy - Memphis Blues
(Continua..)