Che album
che basi
alcune canzoni sono da durello
Apollo Brown - The Easy Truth
che bello spotify che scrivi l'album, te lo salvi ed te lo metti in lista d'ascolto... si risparmi un saaaaco di tempo!
To Build a Home - The Cinematic Orchestra
Un brano che non ha bisogno di presentazioni. D’altra parte, non sarei in grado di farle.
L’ho aggiunto alla playlist, sperando di non rompere il fil rouge che lega i brani già inseriti. Ammesso che un fil rouge ci sia.
Buttaci dentro anche The National - About Today
Mi sono aggiunto ai follower di Fiordo e la playlist Tfpersica, ne avrei da aggiungere ma meglio di no, troppa carne al fuoco
Perchè non ne vuoi aggiungere nemmeno un paio?! E' una playlist fatta apposta, la playlist del forum!!
L'unico limite che imposterei è che mi piacerebbe che le canzoni fossero presentate qui prima di aggiungerle alla playlist, tanto per dare un contesto.
Io ne aggiungo oggi un paio:
ANOHNI - Why Did You Separate Me from the Earth? (2016)
Dopo 5 album in 9 anni (e una delle più belle cover di Knockin' On Heaven's Door, per me seconda solo a quella dei Guns) in cui si affidava al suo pianoforte e al pop barocco per cantare le sue inquietudini nei Antony And The Johnsons, Antony Hegarty, nel 2016 cambia genere e ragione sociale e si butta nel pop moderno.
Ma che più moderno non si può visto che al posto di violini, contrabbasso e altro si fa aiutare dai genietti dell'elettronica di quest'anni: Oneothtrix Point Never e Hudson Mohawke.
E tira fuori un vero e proprio discone. 11 canzoni spettacolari, feroci, urgenti, in una parola bellissime.
Un plauso anche ai testi che sono intrisi di cinica critica sociale come nell'inquietante ed ipnotica "Obama" (When you were elected/ The world cried for joy... Now the news is you are spying Executing without trial Betraying virtues Scarring closed the sky),
Ma sopratutto contiene "
Why Did You Separate Me from the Earth?" che, lo dico a cuor leggero, è una delle più belle canzoni scritte negli ultime anni.
Se non era per la mia Pj Harvina, quest'album rischiava di essere il mio preferito dell'anno (2016).
E per i testi meglio leggersi direttamente le parole di Anohni dette a Gianni Santoro su la Repubblica:
“A volte mi sono spaventata a cantare testi così, non c’ero abituata. Ci sono argomenti che nonostante una grande tradizione nella musica americana oggi vengono ignorati dalla musica pop, e mi ritrovavo quasi a disagio a cantare testi così forti e impegnati. Ho intitolato l’album Hopelessness per questo senso di mancanza di speranza. In America c’è questo grande scollamento tra la gente e i problemi, c’è una tale sequenza di problematiche che si sentono senza forze, come dovessero svuotare l’oceano con un cucchiaio. Dalla sottomissione delle donne alla disparità di paga, lo svuotamento della middle class, la tremenda politica estera degli Stati Uniti, la situazione esplosiva nel Medio Oriente, la crisi dei rifugiati della Siria, le responsabilità europee e americane nella destabilizzazione dell’area. Per me sono sintomi che portano tutti a una sola cosa: il collasso dell’ecosistema.
Il disco nasce dalla voglia di creare una colonna sonora che spronasse le persone che si confrontano con le stesse problematiche Non mi illudo certo di avere il potere di cambiare la mentalità della gente, ma quello che davvero volevo era sostenere le persone che si sentono sole in questo sforzo immane.”Silicon Teens - T.v. Playtime (1980)
I Silicon Teens erano una boy band composta in verità da una sola persona, Daniel Miller. Una delle tante truffe del rock'n'roll, verrebbe da pensare. Anche ad ascoltare l'unico album fatto, "Music For Parties" (1980), composto in gran parte di classici 50-60 (oh boy, memphis Tennessee, Yesterday Man, ecc..) rifatti alla moda del momento, il synth pop. Tra l'altro synth pop completamente meccanico, senza alcun apporto di strumenti analogici, per un suono scheletrico, giocattoloso, minimale.
Chiunque ascoltando queste canzoni può pensare "ma questa la so fare anch'io.."
Ma in verità Miller è stato una delle mente più inventive della new wave e l'album lo dimostra con una modernità sorprendente per i giorni d'oggi. Aveva solo estremizzato quello sembrava il futuro della musica secondo la sua geniale visione. Con questo album voleva solo dire che ormai la musica del passato é buona solo per essere cantata tipo karaoke e invece con il synth-pop al tempo si faceva il futuro.
Sappiamo tutti quanto poco avesse ragione ma ad ascoltare una delle poche non cover dell'album, l'inquietante e inquieta "
t.v. Playtime", viene da dargli ragione.