Autore Topic: La libertà ci rende davvero felici?  (Letto 10506 volte)

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Offline atchoo

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La libertà ci rende davvero felici?
« Risposta #15 il: 20 Feb 2003, 18:43 »
No, secondo me Zelda non è un gioco "libero"...
Per me libertà vuol dire possibilità di fare ogni cosa ti viene in mente per poi vederne gli effetti nel mondo virtuale dove si muove il giocatore... Senza effetti non serve essere "liberi"!

Offline theblackpages

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La libertà ci rende davvero felici?
« Risposta #16 il: 20 Feb 2003, 20:30 »
La libertà non è nel mondo che ci circonda, ma è dentro di noi. Le gabbie più resistenti non sono quelle con le sbarre d'acciaio, bensì quelle mentali.
Considerazioni filosofiche superflue e fuori luogo a parte, credo che la libertà nel videogioco giovi all'esperienza ludica tout court: è un errore, a mio giudizio, reputarla fonte di divertimento a sé. Consideriamo GTA. In esso, le missioni non offrono più libertà che in altri titoli. Non si può chiamare libertà straordinaria (nel senso che è diversa da quella offerta da altri prodotti) la possibilità di scegliere un modo (fra gli illimitati esistenti) di superare gli obiettivi: ad esempio, optare per una strada, piuttosto che un altra, per raggiungere un determinato posto. Da quando il poligono ha introdotto il free-roaming, tale libertà è offerta da giochi di qualsiasi genere ludico. Anzi, dico di più, anche nel 2D essa esisteva, in qualsiasi forma di rappresentazione impiegata (isometrica, laterale, a volo d'uccello, etc.): era soltanto meno evidente.
Ciò che titoli come GTA offrono di più rispetto alla concorrenza, è la libertà all'infuori delle missioni. A mio giudizio, essa riveste una funzione ancellare rispetto alle fonti tradizionali d'appagamento (gameplay, grafica, etc.): nella fattispecie, serve ad aumentare un coinvolgimento che nasce però altrove. Esempio. Hitman offre il free-roaming, ma non c'è (o è molto limitata) la libertà esterna alla missione affrontata. Un caso molto evidente (oltre che estremamente fastidioso) di ciò è inseguire un nemico, ma non poterlo raggiungere a causa di un "campo di forza" che ci impedisce di procedere oltre un determinato punto del livello. Tale fenomeno allontana immediatamente l'utente dal gioco, svela bruscamente la natura fittizia dell'opera e distrugge la sospensione dell'incredulità indotta dall'opera. Quindi, se GTA non ci piace, è molto probabile che ciò non riguardi la natura particolare del gioco, bensì le missioni stesse, l'aspetto che il titolo Rockstar Games condivide con prodotti più "comuni", dotati di meccaniche più lineari e strutturate in un ordine predefinito e dettagliato in ogni punto.

Offline Videodark

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La libertà ci rende davvero felici?
« Risposta #17 il: 20 Feb 2003, 20:53 »
Citazione da: "theblackpages"
Ciò che titoli come GTA offrono di più rispetto alla concorrenza, è la libertà all'infuori delle missioni. A mio giudizio, essa riveste una funzione ancellare rispetto alle fonti tradizionali d'appagamento (gameplay, grafica, etc.): nella fattispecie, serve ad aumentare un coinvolgimento che nasce però altrove. Esempio. Hitman offre il free-roaming, ma non c'è (o è molto limitata) la libertà esterna alla missione affrontata. Un caso molto evidente (oltre che estremamente fastidioso) di ciò è inseguire un nemico, ma non poterlo raggiungere a causa di un "campo di forza" che ci impedisce di procedere oltre un determinato punto del livello. Tale fenomeno allontana immediatamente l'utente dal gioco, svela bruscamente la natura fittizia dell'opera e distrugge la sospensione dell'incredulità indotta dall'opera. Quindi, se GTA non ci piace, è molto probabile che ciò non riguardi la natura particolare del gioco, bensì le missioni stesse, l'aspetto che il titolo Rockstar Games condivide con prodotti più "comuni", dotati di meccaniche più lineari e strutturate in un ordine predefinito e dettagliato in ogni punto.


Scusa, ho seguito il discorso. Ciò che vuoi dire è che la libertà di giochi come gta3 sta' nella possibilità di agire liberamente quando NON si affrontano delle missioni?
Ma allora che libertà è, una libertà illusoria, che non si discosta poi molto da quella di shen mue. Credo che l'unico gioco davvero libero che io abbia mai provato sia morrowind, in cui c'è proprio la libertà di scegliere le missioni, di farsi quest senza ordini oppure di abbandonarne una. Come pure la possibilità di agire e di fare ciò che si vuole e di vederne gli effetti, come diceva atchoo. Se la libertà è quella, bhe allora bisognerebbe lavorare più sulla parte di gioco che è in comune con i prodotti tradizionali per mantenere vivo l'interesse. La libertà dev'essere un qualcosa in più rispetto al gioco normale, e non deve toglierne punti, ma semplicemente offrire nuove possibilità sensa scadere nel cazzeggiamento indotto dalla scarsa diversificazione delle missioni, fattore tipico di questo tipo di giochi.

Offline Tekken

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Re: La libertà ci rende davvero felici?
« Risposta #18 il: 20 Feb 2003, 22:16 »
Citazione da: "TETRAGRAMMATON"
Prima ammissione: sono un nostalgico
Seconda: sono (anche) un retrogamer
terza ed ultima: ho iniziato (mea culpa) solamente ieri GTA Vice city....
....e allora sta benedetta libertà....a che mi serve? se volessi passeggiare indisturbato per il prato verde me ne andrei sicuramente al parco...


Sai un gioco veramente libero qual'era? Era Damocles porca l'oca!  :D
Che bello sono nostalgico anch'io!
Il tempo è un bambino che gioca, gioca a scacchi;
di un bambino è il regno."
 *****Turchia in Europa? No grazie!********

Offline m y t o y b o x

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La libertà ci rende davvero felici?
« Risposta #19 il: 20 Feb 2003, 22:36 »
Citazione da: "atchoo"
Citazione da: "CICLOPE"
Citazione da: "m y t o y b o x"
Citazione da: "Videodark"
Evidentemente, considerando che non apprezzo gta, posso dire che il mio limite di sopportazione di libertà si ferma a shen mue.  :wink:


Quoto, Shenmue e' un ottimo esempio di come si puo' essere liberi, ma conteporaneamente legati alla storia....


secondo me Shen Mue è solo ingannevolmente libero

di veramente libero, imho, ha proprio poco

Quoto... Shen Mue ti dà l'impressione di essere libero, ma è davvero diverso dalle avventure della Sierra (es. Leisure Suit Larry) o della Lucas (es. Zak McKracken), interfaccia e caratteristiche audiovisive a parte?


Ma forse e' proprio questa la liberta di cui abbiamo bisogno in un videogioco, ti illude di esserlo, tu ti senti libero, ma in verita non ti stai distogliendo da quello che e' il nocciolo del gioco...
Adoro...Shenmue eheheh

ciao
iccardo
www.mytoybox.it - la mia passione per i videogames -

Offline TETRAGRAMMATON

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La libertà ci rende davvero felici?
« Risposta #20 il: 21 Feb 2003, 13:44 »
Viva i videogames, quelli più liberi e quelli non.
Viva tutte le macchine da gioco che ci permettono comunque di sognare, divertirci e fantasticare su un mondo che ci appartiene.
Pensiero utopico........
l'universo come centro di aggregazione pacifica e creativa di una setta mirata alla risoluzione totale di ogni cosa attraverso l'impulso visivo grafico e sonoro, verso la pace assoluta nel nome dei giochi elettronici che da tempi remoti guidano gli adepti verso qualcosa di migliore e positivo, parallello del mondo vero.

Bella a tutti...

Offline atchoo

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La libertà ci rende davvero felici?
« Risposta #21 il: 21 Feb 2003, 14:08 »
Cos'è? New Age?  :wink:

Offline luca

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La libertà ci rende davvero felici?
« Risposta #22 il: 21 Feb 2003, 15:27 »
penso a ocarina of time e a sm64(o sms se preferite esempi recenti)o addirittura a lttp(visto chi ha aperto il topic):per me questi sono una perfetta sintesi di libertà di movimento e esigenze di sviluppatore.in qs vg non mi son mai sentito costretto a fare qualcosa,non posso proseguire perchè mi manca l'hookshock..ok tanto lo troverò,visto qs pietra enorme,2 ore tardi trovo i giant guntlet e si sposta....perfetto.in gta:vc trovo un limite non poter entrare in tutti quei palazzi,come la ovvietà con cui ci mostran le missioni(le fontane viola..)restrittiva,ma a ognuno il suo.
Most wanted: FF16 The Rising Tide, Elden Ring Shadow of the Erdtree; Trails through Daybreak; Metaphor: RE.
Sto giocando FF14

Offline theblackpages

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La libertà ci rende davvero felici?
« Risposta #23 il: 22 Feb 2003, 18:42 »
Citazione da: "Videodark"
Scusa, ho seguito il discorso. Ciò che vuoi dire è che la libertà di giochi come gta3 sta' nella possibilità di agire liberamente quando NON si affrontano delle missioni?

Sì. Non credo GTA offra più libertà di altri prodotti all'interno della missione: il fattore di cui beneficia la libertà di GTA è quello di mettere a disposizione un luogo dell'azione diegetica vivo e completamente esplorabile, che serve ad aumentare il coinvolgimento nel gioco (ossia, nelle missioni). La libertà al di fuori delle missioni garantisce un appagamento a breve termine, che dura finché non si esaurisce l'"effetto novità" dovuto all'anomala struttura di gioco.

La libertà di scegliere le missioni è un aspetto che non avevo considerato, ma non mi sembra neppure così straordinario, anche perché un ordine predefinito delle missioni esiste per ogni "fornitore" delle stesse. Anche Zelda: A Link To The Past, per dirne uno, offriva libertà nello scegliere l'ordine degli obiettivi da raggiungere. A tal riguardo, la libertà in GTA c'è, ma non mi sembra così eccezionale.

Ad ogni modo, riguardo alla qualità delle missioni (ovverosia, l'aspetto che GTA condivide con il resto della produzione videoludica), credo sia una questione di gusti personali: a me, ad esempio, sono piaciute.

Offline Ef.Di.Gi

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La libertà ci rende davvero felici?
« Risposta #24 il: 22 Feb 2003, 21:41 »
Citazione da: "CICLOPE"
Citazione da: "Videodark"
Citazione da: "CICLOPE"
per il mio modo di voler-videogiocare "tutta" quella libertà è una manna.
trovo che isa un modo differente  e in certo senso nuovo di porre il videogiocatore all'interno del videogame.
ci sono alcuni che odiano questa filosofia perchè sono legati a quella linearità (la definirei schematica) che li fa sentire "nel gioco" ma  a mio avviso è limitante

secondo me è solo una forma mentis, un modo di organizzarsi mentalmente

in GTA:VC ho la possibilità di cavoleggiare (non dico cazzeggiare altrimenti mi richiamano in PM  :wink: ...ops l'ho detto  uguale :shock: ) in giro se mi va, posso andare avanti con la trama del gioco e posso svolgere missioni secondarie.
posso fare un bel po' di cose insomma e mi piace molto
ovviamente un gioco del tutto libero e senza trama non avrebbe senso: ci vuole sempre un confine/limite, seppur molto ampio, nel quale potersi muovere.

insomma, apprezzo sia i "giochi liberi" come GTA VC sia i giochi più lineari: gli uni non escludono gli altri imho.


Bhe, se la linearità è schematica, la libertà odierna del vg è dispersiva e confusionaria. Quando gioco a un prodotto "libero" ho sempre l'impressione che io stia sprecando tempo...
In morrowind quel limite di cui parli c'è e anche la trama, ma si finisce sempre per fare le stesse cose, in gta il discorso è diverso, però anche lì le missioni non sembrano il massimo del divertimento per me.

Saranno gusti  :wink:


si Morro anche secondo me è monotono e dispersivo (adesso mi fucilano  :shock: )


BAM!

 :D
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Offline Alan Fontana

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La libertà ci rende davvero felici?
« Risposta #25 il: 01 Mar 2003, 11:31 »
Andare a zonzo per i prati in GTA non è la stessa cosa che andare a zonzo nei prati di Mario 64?
Secondo me se GTA avesse avuto la trama di un RPG nessuno avrebbe avuto niente da ridire sulla libertà d'azione.
Il fatto è che la libertà di GTA è effettivamente fine a se stessa, non porta a niente. Ammazzare le vecchiette non aumenta il livello di esperienza del personaggio, magari in vista dello scontro finale con il mega-boss-mafioso-cazzuto, quindi appare inutile e deviante. Ciononostante amo GTA
e apprezzo la libertà d'azione che mi concede: considero il cazzeggio come uno dei più bei videogiochi di sempre (anche nella vita reale). :wink:
Vinsero battaglie grazie alla loro...

Offline ZionSiva

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La libertà ci rende davvero felici?
« Risposta #26 il: 01 Mar 2003, 14:13 »
A me la possibilità di "andare fuori dalle righe" mi fa sempre piacere, basta che la sostanza del gioco strutturato sia quantomeno solida.
Quella di GTAVC mi ha molto affascinato, perchè mi ha ricordato quando da piccolo giocavo con gli action set e le action figures: avendo un mondo da sfruttare posso inventare storie, situazioni, dare vita ai personaggi anche quando sono solo elementi di paesaggio. Uno può tranquillamente giocare GTA per un pò facendolo diventare "simulatore di riccone" :D. Certo limitatpo, ma molto affascinante. Ma la cosa più importante è che il gioco in sè sia valido, e GTAVC pur con pacchi di difetti si difende benissimo.
~~porcelina, she waits for me there
with seashell hissing lullabyes and whispers fathomed deep inside my own~~~~  What's So Funny 'Bout Peace, Love and Understanding?  Wag the dog.

Offline outerworld

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La libertà ci rende davvero felici?
« Risposta #27 il: 10 Mar 2003, 16:42 »
La libertà ci rende veramente felici?
La risposta, per quanto mi riguarda, risulta essere affermativa.
La libertà virtuale ci rende felici perchè non esiste vera libertà reale.
Nella realtà crediamo di essere liberi ma ci sono dei limiti che vincolano questa libertà. Limiti ineluttabili, pena la distruzione della convivenza civile e della società moderna civilizzata. Questi limiti sono di tipo:

> economico (palesemente se non si ha disponibilità economica in questa società non si può fare nulla)
> etico (agire nel bene. In una società civile non si può agire nel male, pena il caos globale e la già citata distruzione della convivenza)
> reale (un limite alla realtà è la realtà stessa. Che sia soggettiva
-esempio: un disabile non ha possibilità di praticare sport- od oggettiva    -esempio: un albero non parla-)

Questi limiti, nei videogames, possono essere superati, data la consistenza virtuale del mondo digitale. La persona gioca a Gran Turismo perchè non ha la disponibilità economica e l'abilità (> limite economico e reale soggettivo) per farlo nella realtà. La persona gioca a Vice City perchè nella realtà non può ammazzare la gente per strada ne generalmente condurre una vita criminosa tra ville con piscina, camicie hawaiane, e pestaggi in discoteca (> limite economico, etico e reale soggettivo). Una persona gioca ad un Final Fantasy per astrarsi dalla consistenza fisica del reale (> limite reale oggettivo).

La libertà virtuale ci rende felici perchè non esiste vera libertà reale.
i]"So we beat on, boats against the current, borne back ceaselessly into the past."[/i]

Offline ederdast

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La libertà ci rende davvero felici?
« Risposta #28 il: 10 Mar 2003, 19:20 »
Quando ero un bambinetto sognavo un videogioco che aveva più o meno  caratteristiche di "Libertà" assolute e mi beavo gongolando nell' idea irrealizzabile di cotale prodigo. Ora prossimo agli "enta" non sono più d'accordo con quel bambino. Si certo se qualcuno riuscisse a mantenere un costrutto narrativo di quelli che piacciono a me (sostenuto, teso, affascinante e stimolante) e a sposarlo con un' ampia dose di libertà cambierei opinione, ma sapete una cosa, questo non solo non è possibile oggi, probabilmente non lo sarà mai (non con un' approccio al media videogioco di tipo tradizionale). Cosa fare? Aspettare e sperare, la libertà comunque, quella vera ce l' avete tutti a portata di mano...    Augh!
Le opinioni sono come le palle, ognuno ha le proprie.
Callhagan.

Offline Turrican2001

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La libertà ci rende davvero felici?
« Risposta #29 il: 11 Mar 2003, 13:31 »
La libertà ha molteplici significati: in senso stretto è lo stato o condizione di chi è libero in contrapposizione a schiavitù. in senso lato è la condizione di chi , di ciò che, non subisce controlli, costrizioni, coercizioni, impedipenti o anche la possibilità di agire in modo autonomo.

La condizione di libertà in senso assoluto non credo l'abbia mai avuta nessun essere umano o animale di questo pianeta. Esiste sempre qualcosa o qualcuno che, volontariamente o involontariamente, limita la nostra libertà. La nostra stessa esistenza è un vincolo dato che non scegliamo noi di nascere e (eccetto il suicidio) non stabiliamo noi la data naturale di morte.
Molte volte mi rendo conto quanto la mia vita sia legata a percorsi prestabiliti che non modifico mai. Ci sono destinazioni che raggiungo percorrendo sempre le stesse strade e altre che avranno al massimo 3 varianti di percorso. Anche in alcuni orari prestabiliti ci troviamo sempre negli stessi luoghi e spesso le persone che frequentiamo  sono un numero ristretto che si espande lentamente.
Se già nella nostra esistenza la nostra libertà è solo idealizzata perchè nella maggiorparte dei casi le sbarre che ci limitano noi non le vediamo (se non solo nei casi che vogliamo oltrepassarle) figuriamoci come la stessa possa essere riproposta in un videogame che è pursempre una rappresentazione.
La libertà in un videogico sta nelle molteplici alternative che lo stesso mi da per risolvere un problema (che però è prestabilito).
Però credo che il potersi muovere in una realtà alternativa (tipo la città VICE CITY) non avere limiti di tempo potendo fare altro tra una fase e un altra del gioco, poter interagire in modo massiccio con l'ambiente di gioco e non solo con gli oggetti solamente utili allo svolgimento della trama, aumentare le interazioni significative con gli NPC (caratteristiche queste che sono in GTA in modo embrionale e sicuramente realizzate e sfruttate male) possano essere delle valide basi per proporre giochi innovativi in futuro.

PS Un FAMOSO tentativo di muoversi liberamente e interagire totalmente con l'ambiente risale all'epoca della AMIGA 500 il gioco (semplicemente mitico per chi scrive) è HUNTER. Chi se lo ricorda?
Ho paura della nuova generazione di console...