È più stronzo di quanto l'aspetto puccettoso possa far credere, anche se non mancano le opzioni di accessibilità per facilitarsi la vita.
Qualche disposizione dei nemici particolarmente irritante e la telecamera che in spazi stretti tende a volte a sbarellare non aiutano, per dire. Per ora le parti peggiori da quel punto di vista si sono presentate durante i livelli, i boss non sono stati questo grande ostacolo.
Ci ho giocato un quattro orette e nel complesso mi sta piacendo. Sprizza simpatia e l'ambientazione denota una discreta cura, con gli onnipresenti rifiuti di plastica calati nel coloratissimo mondo di gioco a diventare armi, vestiti, corazze e altre suppellettili. Anche i dialoghi sono simpatici. Forse un po' troppi, ma simpatici. Il sistema dei gusci funziona, e al combattimento non manca effettivamente nulla per inserirsi a pieno titolo nel filone "soulslike" (sì, c'è pure una specie di parry, che però si attiva "togliendo" la parata al momento giusto). Qualche imprecisione resta, con il paguro e i nemici che a volte si incastrano nelle cose, ma nulla per ora che intacchi la voglia di proseguire.