Ero un bambino quando lo passarono in TV, ma me lo ricordo abbastanza bene.
TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=aSsI-yWRoJs un po' di guerra fredda e anni 80 reali
Riflettendo a posteriori, e con molti "ma" e "se", la molla propulsiva del Giappone post Hiroshima e Nagasaki, sebbene indirettamente, e sebbene lo sia stato con un gesto di una gravità imperdonabile, sono stati proprio gli Stati Uniti d'America.
Prima di allora l'unità nazionale nipponica era una bella parola che il governo usava quando gli faceva comodo, il "Kokutai" era un concetto (traducibile come "sistema di governo", "sovranità", "identità, essenza e carattere nazionale) che veniva sventolato dalle varie prefetture ad ogni occasione buona ma raramente era un'espressione di genuina volontà nazionale. Dopo Hiroshima e Nagasaki, e dopo che gli americani lasciarno il loro paese, perché lo invasero, è sempre bene ricordarlo, il Giappone doveva riprendersi tassativamente da quel periodo nero.
In quegli anni turbolenti, a seguito delle pesanti restrizioni che gli americani imposero sui giapponesi nelle arti dello spettacolo, del cinema, del teatro, e della carta stampata, non era possibile mostrare quasi niente per foraggiare la fantasia.
Niente storie poliziesche e di detective (che spopolavano all'epoca) e nemmeno film storici con i samurai e drammi chambara. Non erano permesse azioni "violente" di alcun tipo, in nessun spettacolo al cinema o a teatro. All'epoca c'erano molte aziende cinematografiche che producevano film sulla guerra indocinese, a ritmo costante, o quasi. Furono tutti zittiti dagli americani. La paura degli americani era che i giapponesi non si fossero arresi, se non a parole. Il loro timore era semplice: anche dopo 2 bombe atomiche in testa, molti giapponesi, non si erano fiaccati nello spirito e gli americani, di conseguenza, temevano che film di propaganda potessero riaccendere gli animi, e far scoppiare rivoluzioni e rivolte in tutto il paese. L'imperatore Hirohito (dell'epoca Showa) era stato silenziato e non aveva più accesso alle trasmissioni radio e parte del governo erano marionette degli americani, facevano quello che un governo sconfitto fa in tempo di guerra da un nemico che l'ha invaso: chinavano il capo.
Fu in quell'epoca che nacque praticamente tutta l'industria giapponese dell'intrattenimento però.
Per "fregare" le imposizioni americane su armi e pistole che non si potevano mostrare, nacque il genere degli effetti speciali, il genere Tokusatsu (che vuol dire effetti speciali) perché nessun comitato etico americano militare aveva specificato che non si potessero usare poteri magici o colpi di karate cosmici. Così naquero i primi spettacoli itineranti, nel Giappone occupato, vere e proprie macchinate di buffi personaggi con costumi variopinti, che spesso giravano nei paesi per rilanciare una industria alimentare in grave crisi, distribuendo dolci ai bambini e spingendo le madri a comprare caramelle nazionali.
I bambini giapponesi, dopo Hiroshima e Nagasaki, soffrivano di attacchi di panico, depressione acuta e diversi disturbi mentali, come insonnia e crisi psicotiche...quindi bisognava far tassativamente qualcosa. Nacque quindi Godzilla. Perché come l'antico teatro Noh insegna, un mostro fa paura solo quando non lo si conosce. Godzilla sparava raggi atomici, quindi di colpo l'atomica non faceva più paura, anzi, i bambini ci giocavano come se niente fosse. Godzilla, era figo. Anche se distruggeva il Giappone, arrivò tardi ma fu l'autentico protettore dei bambini. Per spingere Godzilla, alcune aziende iniziarono con la produzione di giocattoli in lega presso fusi, cosa che prima non avveniva, Il Giappone importava i giocattoli, specialmente quelli americani, ma di colpo i modellini americani smisero di prendere posto sugli scaffali dei negozi giapponesi, e i carri Abrams erano meno seducenti. C'erano robot (i primissimi prototipi) e i primi eroi mascherati, c'erano ninja e trottole magnetiche. Per ripartire, il Giappone usò prevalentemente scarti, lamiere accartocciate, e metalli di terza mano.
Di contro il cinema giapponese (non tokusatsu) si concentrò in storie drammatiche e di carattere familiare, raccontando i sentimenti ed arrivando ad una profonda comprensione artistica, molti film raccontavano la nascita delle nuove industrie che punteggiavano il paese, con toni un po' enfatici, persino i fumi tossici delle fabbriche di plastica erano visti come un processo positivo.
Poi il resto si sa, negli anni 50 arrivarono le prime aziende di carattere nazionale, e negli anni 60 le prime mostre di carattere scientifico, e gli anime (con Astroboy!) alcuni expo richiamarono presidenti da ogni nazione, gli anni 70 grossomodo stabilirono tutti i processi produttivi del paese, arrivano anche dozzine di aziende che si nazionalizzarono, e via tutto il resto.
Gli americani hanno creato la formula perfetta, far incazzare così tanto un popolo da renderlo invincibile economicamente.