Dopo circa sei ore, sono ai titoli di coda. E penso che
Ugly sia un magnifico gioco che ho profondamente detestato.
La meccanica dello specchio ha del potenziale, non c’è dubbio. Molti enigmi sono di buon livello, alcuni anche una spanna sopra. E la direzione artistica è notevole. Ma per tutte le volte che ho amato risolvere una stanza (promemoria: sono appassionato del genere, valutate questo), posso contarne almeno cinque in cui volevo spararmi ai piedi.
Non c’è un momento in cui
Ugly faccia un passo verso il giocatore per semplificargli la vita. Non voglio dire che manca una mappa o un riepilogo, e che a volte non è chiaro dove devi andare, perché quello è il minimo. Ma posso parlare delle stanze in cui puoi giungere a un vicolo cieco e devi ripristinarle. O della infame dinamica della gravità (no spoiler), per cui nei livelli avanzati serve una destrezza senza senso. O di varie altre situazioni in cui, per un salto sbagliato, è necessario ripetere passaggi sostanzialmente tediosi.
In generale, gli sviluppatori hanno fallito miseramente, a mio modo di vedere, convincendosi che "Ermetico è meglio". Beh, non è meglio.

La controprova arriva a sei ore di gioco, dopo i titoli di coda, quando si scopre che esiste un importante post-game. Che si rivelerà ancora più oscuro e frustrante. E infatti, quando ho capito che avrei dovuto girare quasi alla cieca per venirne a capo, l'ho mollato e tanti saluti.
Controprova bonus: l'enigma dei quattro simboli da allineare ho dovuto guardarlo in rete. E onestamente, anche dopo aver visto la soluzione, il criterio che c'è dietro mi sfugge.
Eppure, in molte stanze questo gioco l'ho apprezzato, devo dirlo. E la dimostrazione è che sono arrivato alla fine, nonostante le espressioni attonite ("Ma questa scelta di design ritengono che possa essere divertente?") e qualche calendario profanato. Insomma, io
Ugly 2 lo auspicherei quasi, guarda che ti dico. Ma questo primo episodio, a meno che non vi piaccia
Ghosts 'n Goblins Resurrection, non lo comprerei.