Filament è la versione Sci-Fi di The Witness.
Non c'è l'isola, ma un'astronave popolata di voci, oggetti e tracce del passato.
Non c'è la grafica 3D WOW!, ma una visuale a volo d'uccello e quattro poligoni in croce.
Non c'è probabilmente l'intento narrativo supercool, ma chi se ne frega.
Rispetto al gioco di Jonathan Blow è tutto in scala ridotta, anche tecnicamente.
E allora, direte voi?
Allora c'è che, in quanto a enigmi, Filament è un passo avanti a The Witness. L'ho detto!
L'astronave è un micromondo con una sua narrazione progressiva, densamente popolata di puzzle da svelare piano piano.
Alcuni sono blocchi di puzzle standard. Altri sono enigmi nascosti nell'ambiente.
Ma quel che conta è questo: il concetto alla base dei livelli standard è un instant classic.
Avvolgere il proprio cavo intorno a delle colonne, attivandole tutte, per poi raggiungere l'uscita. Fine.
A questo aggiungi almeno una decina di varianti che spesso stravolgono l'approccio e immergono in dinamiche rinnovate.
Sono a 9 ore, recuperate non so come.
Il gioco non è glamour, molti livelli richiedono molto tempo e pazienza, ma per capirlo dovete esserci.
Almeno da provare un'ora, poi vedete voi.