La stragrande maggioranza dei diabetici di tipo 2 è gente che poteva (e ancora potrebbe) mangiare di meno e muoversi di più.
La correlazione tra circonferenza vita e diabete, secondo non pochi studi, è ancora più forte di quella tra BMI e diabete, e la circonferenza vita si è rivelata un ottimo predittore di insulino-resistenza, che è il fattore chiave della sindrome metabolica e del diabete di tipo 2.
Ovviamente ci sono persone con problemi psichiatrici e/o endocrini per le quali non ingrassare non è banale, ma l'epidemia di diabete di tipo 2 è di quelle cose che la medicina e la politica sanitaria amano chiamare "prevenibili", ed è pertanto anche reversibile per il futuro, anche se siamo collettivamente troppo pigri e troppo stupidi per salvarci. Non da ultimo, perché la farmacia ci offre queste comode scappatoie. Poi non lamentiamoci che le liste di attesa sono decennali e bisogna andare nel privato per non morire male di altre cose, però: le moderne terapie per il diabete, seppur efficaci, sono molto più costose di quelle vecchie (la metformina costa spiccioli, le glutidi e altri farmaci innovativi si mangiano 100+ euro al mese), non insegnano al diabetico a prendersi cura di sé e della propria nutrizione, e sono l'ennesima comoda pezza a una situazione che, come detto, è prevenibile e reversibile nella maggior parte dei casi. Il diabeticone resta diabeticone a suon di euro pagati dai contribuenti quando potrebbe, ehm, nutrirsi meglio, camminare un po', perdere peso, e riacquistare in molti casi un controllo glicemico che equivale all'assenza di diabete per quanto riguarda le complicanze peggiori della malattia.
Certo, qui parliamo di farmaco per dimagrire, ma l'obesità ha una correlazione talmente forte col diabete che stiamo essenzialmente parlando dell'anticamera del diabete. E il diabete si sta mangiando i sistemi sanitari del mondo (e quindi le nostre tasse), oltre alla qualità di vita di centinaia di milioni di persone e al futuro dell'umanità (la predisposizione ereditaria al diabete è accertata e non può che aumentare con l'aumento dei diabetici).
Se siete a favore delle leggi antifumo (e lo siete), è obbligatorio che siate a favore del giusto peso corporeo. Lodare le prime e fottersene del secondo è un controsenso logico ed etico, una dissonanza cognitiva inaccettabile. Eppure la nostra società l'ha accettata in pieno: guai a vedere una sigaretta in un film, ma le "modelle" e le "atlete" obese sono ormai normale materiale da copertina e avere qualcosa da ridire in merito diverrà presto hate crime.
Per inciso, fa un po' sorridere questo allarme dell'Ozempic che non si trova e per cui si implorano i "semplici" obesi di essere responsabili e di non rubbarlo ai diabetici. Perché da parecchio tempo esiste una versione commerciale della liraglutide (parente strettissima della semaglutide) la cui indicazione specifica è l'obesità: si vende infatti col nome di
Saxenda per perdere peso, mentre ai diabetici viene prescritta col nome di Victoza, e quindi gli obesi non possono crearne scarsità a sfavore dei diabetici. Per perdere peso si prescrive Saxenda (e il paziente se lo paga tutto di tasca sua), per i diabetici Victoza (a carico del SSN): i due non si possono sovrapporre sulla ricetta del medico. Oltretutto, i diabetici hanno un intero armamentario di alternative terapeutiche a disposizione. A molti pazienti che non trovano l'Ozempic è stato prescritto altro, mica sono stati lasciati senza terapia.