Autore Topic: TFP Awards 2022 - Da TFP con furore - Risultati Disponibili  (Letto 4162 volte)

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Offline The Metaller

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Re: TFP Awards 2022 - Da TFP con furore
« Risposta #45 il: 02 Feb 2023, 00:28 »
Arrivo davvero in extremis... Grazie della pazienza e domani rivedo i typo. Intanto butto lì, di getto.


- Miglior Gioco dell'anno

1) Elden Ring: senza troppe cerimonie, una master class di game design in generale e di open world design in particolare. Incredibile che un gioco del genere esista, e ancora più incredibile che sia giunto ad un livello di apprezzamento e riconoscimento nazional-popolare. Tutto ciò che avevo da dire lo trovate qui

2) God of War: Ragnarök – pur figlio di un game design “minore” in certi cardini, entro questi limiti Santa Monica costruisce un action che ormai non ha davvero nulla da invidiare a quelli nipponici (anzi, anzi…), finalmente valorizzato da un bestiario ricco e cucito ab origine sul combat system (il primo gioco, si vede, soffriva di un bestiario costruito mentre la progettazione del combat era ancora in divenire), infilato in un adventure di spessore in termini di esplorazione, sfruttamento capillare di controlli, toolset, visuali e planimetrie. Il tutto incorniciato in un magnifico affresco di contesto e narrazione epic fantasy, che sposa il romanzo di formazione. Mi piace pensarlo come il Peter Jackson’s The Lord of the Rings del videogioco, con qualche occasionale scivolone in zona cinemarvelone.

3) Sifu: si commenta da solo…


- Miglior Indie dell'anno
Sifu


- Miglior Gameplay
Guardando all’alchimia degli aspetti ludici, nella consapevolezza che altri titoli troveranno riconoscimento nelle categorie di focus che seguono, reputo che Elden Ring riesca nel difficile compito di tenere assieme instanze esplorative, combattive e di progressione ruolistica del personaggio, che in un gioco così open e improntato all’out-of-order, con quel tipo di comunicazione tra game/level design e giocatore, non è affatto un risultato scontato, anzi. Partita fino ai supplementari con God of War. Quest’ultimo è un gioco meno audace in termini di scope, a tratti incapace di far coesistere esigenze da level design giocoso con una costruzione ambientale immersiva, e dove si avverte tanto la mancanza di un vero sistema di traversal svincolato da prompt, con tutte le storture del caso nel momento in cui si manifesta uno dei tanti bug o semplicemente allorché si tratti di fare backtracking (in ER ti riattraversi un Legacy Dungeon in un minuto, nel frattempo Kratos sta ancora nell’ennessima strettoia o a sollevare un tronco). Insomma, la pulizia dell’impianto si paga al prezzo di minori possibilità di sperimentazione. Però in termini di spessore, solidità, ed approfondimento di ogni singola meccanica, che sia combat, che sia minmax delle stats (che per fare il 100% a GGOW conta), che sia puzzle solving, Ragnarok è un colosso, solido e divertente. Voto lui, GOW:R.


- Miglior Sistema di combattimento
Sifu, e si argomenta da solo agli occhi di chi ci ha passato anche solo 5 minuti…


- Migliori Boss Fights
Sifu… Altri hanno già detto tutto esaustivamente. Faccio mie le lore conclusioni.


- Miglior Level design dell'anno
Elden Ring e con largo larghissimo margine di scarto, su qualunque cosa uscita nell’anno passato e ben oltre.


- Miglior Sistema di controllo
Quando un gioco ti permette di legare senza soluzione di continuità, in una manciata di frazioni di secondi, attacco ad avversario a destra, spazzata ad avversario a sinistra, scavallamento bancone bar, afferramento e lancio di arma di fortuna, e giù di finisher, vuol dire che hai creato un sistema di controllo brillante che consente al giocatore di rapportarsi in maniera estremamente rapida ed intuitiva ad avversari ed ambienti. Per questo voto Sifu.


- Miglior Bilanciamento della sfida
Sifu


- Miglior Ritmo di gioco
Nessuno per me ha brillato al punto da meritare particolare menzione


- Miglior Traversal
Dando per scontato che DL2 (che non ho ancora giocato) bissi e migliori l’eccellenza del primo in tal senso, per me la conquista dell’anno è avere un cavallo che sia effettivamente un supporto e non un peso durante l’attraversamento di un open world caratterizzato dalla complessità della morfologia del territorio di Elden Ring. La scalata al Vulcano è fulgido esempio di questa applicazione. La combo Torrent-correnti ascensionali vince e segna un punto di non ritorno su come rendere divertente e verticale l’uso di una cavalcatura.


- Miglior Puzzle solving
Pentiment si avvale di una rete di puzzle dialogici ed esplorativi che portano il giocatore ad aggregare le tessere e a rispondere ai misteri del gioco in maniera estremamente personale, senza certezze assolute, facendo leva sulla tensione morale. Non si tratta nemmeno di puzzle solving in senso stretto, quanto di una sfumata, decostruzionista e sinergica intersezione tra elementi da avventura grafica e roleplay, volta a stressare l’autodeterminazione del giocatore rispetto ad un racconto fatto di verità parziali e relative. Brillante.


- Miglior Comparto grafico/tecnico. A Plague Tale: Requiem. Difficile dire dove finisca il merito della realizzazione tecnica ed inizi quello della realizzazione artistica, e viceversa, per questo Requiem porta a casa ambo i premi. Forbidden West avrebbe muscoli anche superiori, ma nebbia copri-distanze, problemi di illuminazione, rendering della modalità 60fps, e svariate altre cose, me lo rendono costantemente finto ed immersion breaking, oltre che tremendamente disfunzionale rispetto al giocato che vorrebbe proporre. Detto in altri termini, è un gioco di guardare la UI e non la grafica. Menzione d’onore per Callisto, che per rendering, IQ media, e realizzazione dei modelli poligonali batte tutti, ma si perde in una costruzione ambientale da PS3 con condotti e strettoie a piè sospinto ed occasionali scivoloni
di texturing in zona early PS4 (la baraccopoli… brr…).


- Miglior Direzione artistica
A Plague Tale: Requiem


- Miglior Ambientazione/Setting
Interregno, Elden Ring.


- Miglior Comparto Sonoro/Audio design
God of War: Ragnarok ex aequo con Pentiment, ma voto a quest'ultimo.


- Miglior Soundtrack
Bear McCreary è un fuoriclasse e compone “soundtrack”, non mera background music da VG. Ecco, se c’è una cosa da cui i VG potrebbero imparare dal cinema, è avere brani e arrangiamenti ricchi di dinamica e cuciti su azione e sequenze narrative, enfatizzandole e divenendo parti integranti della scena. In questo Ragnorok primeggia anche se là fuori è magari pieno di tracce più interessanti se prese a sé.


- Miglior Narrazione
Come tecnica narrativa indubbiamente Ragnarok per ragioni già snocciolate nel thread. Quanto a scrittura in senso stretto...


- Miglior Scrittura
Pentiment non è un gioco scritto bene per essere un videogioco, è un videogioco scritto fottutamente bene. Punto.


- Miglior Personaggio dell'anno
Queen Marika/Radagon. L'antagonista che non vedi ma di cui avverti costantemente il peso perché tutto ti parla di lui/lei sono rari, e ancor più rari sono quelli riusciti bene. Sauron è paradigmatico in tal senso. Ora, Queen Marika/Radagon è il personaggio da cui origina tutto il pantheon di semidei (boss e comprimari) di Elden Ring, è il motore degli eventi, è il fulcro di questo universo di gioco, e From non a caso ce lo mostra sin dal primo teaser, suggerendone il segreto. Poi, a gioco uscito, il dualistico personaggio assurge a fulcro inafferrabile del mito. Tutto ti parla di lei/lui, tutto ruota intorno a lei/lui, e una quest pure offre modo di approfondire e svelare il mistero di questo essere, ma non c’è mai modo di incontrarlo, fino alla fine, sino a quella scena, con quella posa tributo ad Akuma, e il main theme che per la prima volta irrompe nel giocato vero e proprio, chiudendo il cerchio. Dopo il già magnifico lavoro fatto con Gwyn, From si ripete e supera largamente. Il gioco sarebbe dovuto finire lì, consegnandoci l’antagonista inafferrabile più riuscito, più enigmatico, e dalle più dibattute motivazioni dell’intero fantasy videoludico.



- Sorpresa dell'anno
Pentiment… Mi chiedevo quando e se sarebbe arrivato un nuovo Disco Elysium. Poi, a fine 2021, iniziano ad arrivare i primi rumors su un gioco Obsidian su quella falsariga. Nel mentre trapelano le notizie che danno il team di Disco allo sfascio. Il futuro del roleplay narrativo appare sempre più grigio ma poi finalmente Pentiment viene annunciato, arriva, e non delude. Pur più vicino a certe avventure narrative che non ad un vero roleplay gaming (director rinnega qualunque influenza da Disco, citando piuttosto Oxenfree e similari), asciugato com’è di stats, levelling, build, inventari, ecc., Pentiment ricalca lo spirito di Disco, imbroccando la via del detective RPG/AVG (più AVG che RPG in questo caso) a base di misteri, dubbi etici, indagini e colpi di sceni, graziato, come Disco, da uno scenario indimenticabile, piccolo nella sua geografia, immenso nei suoi strati storico-sociali. Deve tanto alla letteratura, sicuramente, ma non potrebbe mai esistere come libro. Un raro esempio di come il videogioco può farsi narrativa di spessore, può incamerare da altri media, ma senza prostituire la sua natura ma anzi giungendo ad una alchimia di singolare ispirazione.



- Miglior Gioco backlog
Ghost of Tsushima, ossia come prendere un format da open world piatto e logoro e nobilitarlo con combat di qualità, realizzazione tecno-artistica spaccamascella, e una scrittura di livello e sorprendentemente cruda.


- Delusione dell'anno
Di pancia direi
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Extra Fuori Competizione
Premio alla mediocrità: Horizon Forbidden West, l’esempio di come migliorare tutto senza evolvere davvero nulla nella sostanza, restituendo anzi un’opera che vale oggi meno di quanto il già solo discreto predecessore valesse ai tempi.
Il più buggato: God of War Ragnarök perché semplicemente il respawn infinito di mobs e boss, con conseguente impossibilità per i più sfortunati di proseguire nella storia principale, a questi livelli, non lo avevo mai visto.
Budget peggio speso: The Callisto Protocol, veramente la montagna che ha partorito il topolino
Il gioco bellissimo che non si è cagato nessuno: Mario Rabbids: Sparks of Hope
Premio avrei voluto ma il tempo…: Xenoblade Chronicles 3 e Dying Light 2
« Ultima modifica: 02 Feb 2023, 10:29 da The Metaller »
PC: AMD Ryzen 7 3700x, GeForce RTX 3070, 16 GB RAM.
Console: PS5, Nintendo Switch

Offline Laxus91

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Re: TFP Awards 2022 - Da TFP con furore
« Risposta #46 il: 02 Feb 2023, 12:46 »
Risultati al primo post  :yes: