Autore Topic: TFP Awards 2022 - Da TFP con furore - Risultati Disponibili  (Letto 4068 volte)

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Offline Laxus91

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Re: TFP Awards 2022 - Da TFP con furore
« Risposta #15 il: 16 Dic 2022, 07:33 »
- Miglior Gioco dell'anno

1) Elden Ring
Se si ritrova in questa posizione è prettamente per una questione di filosofia di game design, Elden Ring è un'avventura Rpg vera, che prende il giocatore e gli dice 'và e fa quel che vuoi, ci fidiamo di te e ti lasciam fare', garantendogli totale libertà di gestirsi i propri ritmi, i propri tempi e spazi, di autodeterminare la propria partita, persino rompere il gioco, non venir preso costantemente per mano
Dai al giocatore la libertà e ti ringrazierà, personalmente e in questo momento storico il messaggio che serve di più al gaming a mio modesto avviso è proprio questo, a fronte di un titolo con dei limiti, difetti storici e autoreferenzialità importanti da un punto di vista delle meccaniche ma anche un'esperienza memorabile, significativa, piena in quanto summa di un percorso

2) God of War Ragnarok
È il titolo qualitativamente più continuo e notevole da me giocato nell'anno, un vero e proprio manifesto e culmine di un certo modo di intendere l'action-adventure (con un combat impareggiabile perlomeno relativamente al genere), valori produttivi incredibili, contenuti e offerta ludica corposa e importante.
Un sequel che riparte esattamente da una base pre-esistente andandone a migliorare ed esaltare ogni singolo aspetto, dalla narrativa ai combattimenti passando per l'esplorazione
Vanno però a pesare in maniera poderosa i suoi problemi: scostamento fra gestione del percorso principale e fasi opzionali, crollo della narrativa in determinate fasi finali (non tragico ma ben presente in relazione a determinati eventi ed archi di ben precisi personaggi) e problemi di ritmo a momenti alterni.
Un titolo comunque magneficente e importante, eppure un filo più distante dalla mia idea di videogioco ideale in alcuni aspetti chiave quali rigiocabilità, impossibilità di gestirsi i propri tempi senza imposizioni dei designers, di saltare filmati e fasi narrative prolisse per concentrarsi sul giocato.
E poi l'assist e handholding al giocatore, davvero troppo pervasivo ed invasivo

3) Sifu
È già un delitto criminale nominarlo solo in terza posizione ma per me ci sono aspetti (contenutistici, di profondità a lungo termine legata a struttura e level design) che non mi hanno soddisfatto in pieno quindi avrò modo di premiarlo in altre categorie ma non posso andare oltre qui.
Però non è da fraintendere, Sifu è un piccolo capolavoro che merita tutte le lodi che gli si possono associare, una vera evoluzione dei beat'em up tridimensionali, un gioco dal combat essenziale ma onesto e con un'idea deliziosa dietro e uno stile invidiabile. Preziosissimo

- Miglior Indie dell'anno

Sifu per quanto già esposto, da tenere d'occhio ogni futuro lavoro del team

- Miglior Gameplay

God of War Ragnarok perché riesce, pur con fortune alterne, a risultare interessante nei tanti aspetti in cui si cimenta. È un bel giocare, da un punto di vista delle meccaniche

- Miglior Sistema di combattimento

God of War Ragnarok che pur non puntando al tecnicismo da action prestazionale che fa vibrare la mia preferenza, ho trovato estremamente stimolante ed interessante nella sua inesorabile evoluzione, sia dalla precedente base qui migliorata ed affinata che nelle novità che propone. Cresce, e cresce benissimo
Buoni runner up Sifu ed Elden, solo che il primo mi ha soddisfatto meno sul versante varietà a lungo termine ed il secondo mi piace non poco per rifinitura di un sistema precedente con un paio di aggiunte rilevanti ma molto meno in termini assoluti limitatamente ai tipi di build che prediligo

- Migliori Boss Fights

Se in Gow abbiamo un ottimo potenziamento del comparto Boss e midboss ed in Elden delle Boss fight molto belle unite a troppe altre poco curate, per me il vero vincitore è Sifu che di Boss ne ha ben pochi ma hanno tutti un'idea ben precisa e qualcosa di importante da insegnare al giocatore su come si gioca bene a Sifu.
Iconici, stilosi, sorprendenti
Avrei potuto votare anche Cuphead Dlc, eccezionali, ma sarebbe stato un pò un cheat essendo interamente basato su Boss. In ogni caso vince Sifu al fotofinish

- Miglior Level design dell'anno

Ottimo nelle aree opzionali di GowR, interessante nel primo attraversamento stage in Sifu ma il voto va ad Elden Ring per il modo in cui rende faticata ma soddisfacente ogni conquista esplorativa (peccato per il teleport ai punti di grazia sempre disponibile) e per aver portato del level design di quella qualità in un contesto OW

- Miglior Sistema di controllo

Decisamente God of War Ragnarok perché amo i titoli che sfruttano in maniera così esaustiva e completa ma intuitiva le possibilità offerte dal sistema di controllo.
E poi è davvero burrosissimo e super reattivo oltre che soddisfacente da controllare

- Miglior Bilanciamento della sfida

Gow Ragnarok, per quanto possa parlare solamente della difficoltà GGOW, esclusivamente per una questione di difficoltà nel farlo con un gioco così grosso/longevo in modo così convincente.
Cuphead Dlc ottimo runner up. Elden Ring ultimo classificato

- Miglior Ritmo di gioco

Sifu a cuor leggero

- Miglior Traversal

Cyberpunk 2077 next gen è stato il titolo in cui ho trovato più stimolante muovermi e spostarmi tridimensionalmente, gratificante anche e soprattutto da appiedati e con un pò di upgrades alla mobilità, mentre la guida non sarà perfetta ma è stata sempre un enorme piacere anche solo per la sensazione che trasmette nel trovarsi immerso in quel mondo

- Miglior Puzzle solving

Gow Ragnarok col suo modello a piccoli sforzi graduali di enigma in enigna, semplici in gran parte ma sempre gradevoli, quabdo non c'è assist degli Npc di mezzo

- Miglior Comparto grafico/tecnico

Gow Ragnarok per il lavoro mastodontico che c'è dietro. Indeciso fino all'ultimo con CP2077 nextgen che però preferisco premiare diversamente

- Miglior Direzione artistica

Estremamente difficile.
Vittoria a tavolino sarebbe per Cuphead Dlc ma voglio premiare un titolo completo in questo caso.
E nonostante la bellezza di Sifu non posso non premiare quella di Elden Ring, che magari non mi ha colpito sempre ma per costanza e capacità di stupire ed emozionare con quel che mette a schermo mi ha stregato.
Peccato per Gow che ha molti momenti artisticamente notevoli ma non convince appieno proprio sui regni, a tratti bellissimi ma più spesso generici

- Miglior Ambientazione/Setting

Dalla Night City di Cyberpunk 2077 non si torna indietro, anche se l'Interregno già grida vendetta

- Miglior Comparto Sonoro/Audio design

Dico a gran voce Cuphead The Delicious Last Course

- Miglior Soundtrack

Cyberpunk 2077 a mani sotterrate, fa paura in questo comparto

- Miglior Narrazione

God of War Ragnarok per modalità di narrazione continuativa, raramente ho avvertito una continuità nei dialoghi così curata e organica dall'inizio alla fine, al punto da farne sentire la mancanza.
È persino eccessiva in quanto estesa a tutti, commenti compresi, però rende davvero gradevole anche il compiere azioni banali mentre ci si anticipa nell'esplorazione.
E poi il titolo compie scelte coraggiose in questo campo, anche se pecca nel finalizzarne a dovere alcune

- Miglior Scrittura

GowR azzecca moltissimo, soprattutto negli scambi più semllici e genuini, ma non posso non far pesare le leggerezze della parte finale legate in particolar modo alla scrittura di un paio di personaggi, quindi vado con Cyberpunk 2077

- Miglior Personaggio dell'anno

A prescindere da tutto e tutti il mio voto lo avevo deciso da un pò e va a Thor da GowR.
Presenza ed interpretazione/caratterizzazione eccezionali, uno sviluppo semplice ma estremamente efficace per un personaggio perfettamente definito e a fuoco

- Sorpresa dell'anno

Sifu perché non mi aspettavo un così bel gioco così presto nell'anno

- Miglior DLC/Espansione

Cuphead The Delicious Last Course giocato a stretto giro assieme al gioco base, riesce persino a superarlo seppur in piena continuità

- Miglior Gioco backlog

Dying Light 1 + The Following (Hellraid escluso) è invece la vera sorpresa del mio anno videoludico.
Grandissima scoperta, grandissima passione, grandissimo amore

- Delusione dell'anno

The Callisto Protocol che in realtà ritengo un gioco buono, almeno da 7/10.
La delusione deriva dalla speranza, mal riposta purtroppo, in una nuova IP che potesse imporsi concretamente e con forte identità nel genere. Ed invece la triste realtà viene ribadita, non tutto quel che è nuovo è necessariamente dirompente.
Resta un buon gioco a cui non riesco a voler male e che probabilmente tornerò a giocare nonostante tutto
« Ultima modifica: 01 Feb 2023, 02:51 da Laxus91 »

Offline RALPH MALPH

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Re: TFP Awards 2022 - Da TFP con furore
« Risposta #16 il: 16 Dic 2022, 13:47 »
 Miglior Gioco dell'anno

1)elden ring

2)god of war ragnarok

3) sifu

- Miglior Indie dell'anno
sifu



- Miglior Gameplay
elden ring

- Miglior Sistema di combattimento
elden ring



- Migliori Boss Fights
elden ring


- Miglior Level design dell'anno
elden ring



- Miglior Sistema di controllo
elden ring


- Miglior Bilanciamento della sfida
sifu


- Miglior Ritmo di gioco
elden ring



- Miglior Traversal
elden ring






- Miglior Comparto grafico/tecnico
god of war ragnarok



- Miglior Direzione artistica
elden ring


- Miglior Ambientazione/Setting
elden ring


- Miglior Comparto Sonoro/Audio design
elden ring



- Miglior Soundtrack
elden ring




- Miglior Narrazione
elden ring



- Miglior Scrittura
elden ring





- Miglior Personaggio dell'anno
malenia (elden ring)


- Miglior Mulltiplayer
modern warfare 2


- Sorpresa dell'anno
sifu


- Miglior DLC/Espansione
dlc cod vanguard


- Miglior Gioco backlog
forza horizon 5


« Ultima modifica: 07 Gen 2023, 10:35 da RALPH MALPH »
bosseggiando: destiny - mario kart

Offline Jello Biafra

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Re: TFP Awards 2022 - Da TFP con furore
« Risposta #17 il: 20 Dic 2022, 21:32 »
- Miglior Gioco dell'anno

1)Bayonetta 3
Alla fine tocca a lui. Per come reinventa la serie senza snaturarla, per la ricchezza, la spettacolarità e la profondità della lotta, per il portato emotivo inaspettato in un gioco dove la fase narrativa è accomunabile a quella di un film porno, per la follia totale e la rara capacità di non prendersi mai sul serio, per come tutte queste cose funzionino meravigliosamente bene nel loro insieme.

2)Ghostwire Tokyo
Sottovalutatissimo quanto raro esempio di videogioco nipponico di alto profilo che non proviene dagli anni '90, sicuramente imperfetto ma anche dannatamente coraggioso, ricco di personalità e fascino, sorprendentemente coinvolgente e, nella sua semplicità interattivo, anche discretamente profondo, vario, articolato. Uno di quei giochi che, nonostante difetti anche non trascurabili, sono comunque necessari.

3)


- Delusione dell'anno
Elden Ring (ho già scritto abbastanza nel thread dedicato, quindi non mi ripeto ma davvero non mi capacito di come possa averci passato un centinaio d'ore, come si diceva una volta: "don't believe the hype!").

Offline Level MD

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Re: TFP Awards 2022 - Da TFP con furore
« Risposta #18 il: 21 Dic 2022, 08:57 »
- Miglior Gioco dell'anno:

1) Chained Echoes
Pur avendo apprezzato molto, negli anni, varie produzioni indie, ad esempio in ambiti platform 2D e metroidvania, credevo che difficilmente il contesto sarebbe stato capace di produrre qualcosa di analogo ad un JRPG classico da 35-40 ore, per mole di contenuti, e riuscire perfino a non sfigurare nei confronti delle sue fonti d'ispirazione. In questo, Chained Echoes è l'eccezione che stavo aspettando, un gioco interessante sia per bilanciamento e gameplay, che per storia e struttura. Può diventare un riferimento per il contesto degli RPG indie d'ispirazione giapponese, supportati dal crowdfunding.

2) Triangle Strategy
Credevo di promuovere questo a GOTY, vedendolo come un degno erede del lascito di giochi quali Tactics Ogre e Vandal Hearts. Nella scelta della seconda piazza hanno pesato alcuni dubbi che mi sono posto lungo il gioco, come l'applicazione della meccanica legata alla bilancia risolutrice, e la mia personale preferenza per i "console-style" RPG, rispetto al sottogenere tattico. 
Nel consigliare, indirizzerei verso l'uno o l'altro in base ai gusti dell'utente.

3) Front Mission 1st
Per la terza piazza scelgo un remake, una scelta quasi inevitabile, in un anno che include anche Live-A-Live (Switch) e Tactics Ogre: Reborn. Nutro però dei dubbi rispetto ad alcune scelte dell'edizione Reborn di LUCT, mentre di Live-A-Live al momento conservo solo il ricordo della versione originale, quindi la scelta è ricaduta su FM1st.
Di Front Mission ho apprezzato i ritmi del gameplay, la personalizzazione dei Wanzer, ed il contesto narrativo. Nello specifico di questo remake, più grafico che funzionale, credo sia degna di nota la volontà di mantenere pressoché intatta l'esperienza originaria, nei suoi pregi e limiti, una forma di rispetto da parte di chi ha acquisito la licenza. Qualche agevolazione quality-of-life è comunque presente, ed alcune di queste sono state aggiunte anche successivamente all'uscita, in fase di patch.

- Miglior Indie dell'anno:

Chained Echoes
Runner-up: segnalo lo stiloso, ma anche un po' macchinoso, Card Shark


- Sorpresa dell'anno:

Chained Echoes
« Ultima modifica: 22 Gen 2023, 17:10 da Level MD »

Online Giobbi

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Re: TFP Awards 2022 - Da TFP con furore
« Risposta #19 il: 27 Dic 2022, 14:16 »
Io al solito pochissimo dell'anno corrente

CATEGORIE

- Miglior Gioco dell'Anno

1) Triangle Strategy
2) Mario Rabbids 2
3)

- Miglior Indie dell'anno


- Miglior Gameplay dell'anno
Mario Rabbids 2


- Miglior Sistema di Combattimento
Mario Rabbids 2

- Migliori Boss Fights
Triangle Strategy

- Miglior Level Design dell'anno
Triangle Strategy

- Miglior Sistema di Controllo
Triangle Strategy

- Miglior Bilanciamento della Sfida
Triangle Strategy

- Miglior Ritmo di Gioco
Mario Rabbids 2

- Miglior Traversal
non so che significhi, suppongo vinca qualche Assassin's Creed ma no: Triangle Strategy

- Miglior Puzzle Solving
Triangle Strategy

- Miglior Comparto Grafico/Tecnico
Triangle Strategy

- Miglior Direzione Artistica
Mario Rabbids 2

- Miglior Ambientazione/Setting
Triangle Strategy

- Miglior Comparto Sonoro/Audio Design
Mario Rabbids 2

- Miglior Soundtrack
Triangle Strategy

- Miglior Narrazione
Triangle Strategy

- Miglior Scrittura
Cyberpunk 2077

- Miglior Personaggio dell'anno
Rosalinda Coniglio

- Sorpresa dell'Anno
Triangle Strategy

- Miglior DLC/Espansione


- Miglior Gioco Backlog
Cyberpunk 2077

- Delusione dell'anno
« Ultima modifica: 27 Dic 2022, 23:15 da Giobbi »

Offline Freshlem

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Re: TFP Awards 2022 - Da TFP con furore
« Risposta #20 il: 29 Dic 2022, 17:19 »
Ci vorrebbe una wiki che spiegasse le categorie, perché senza spiegazione non ci si capisce molto.
Ho tagliato qua e la', nel dubbio.

- Miglior Gioco dell'anno

1) Elden Ring

2) Sifu

3) Gran Turismo 7

- Miglior Indie dell'anno

Horizon Chase 2

- Miglior Gameplay

Elden Ring

- Miglior Sistema di combattimento

Sifu

- Miglior Comparto grafico/tecnico

Gran Turismo 7

- Miglior Direzione artistica

Elden Ring

- Miglior Ambientazione/Setting


Elden Ring

- Miglior Mulltiplayer

Splatoon 3

- Sorpresa dell'anno


Sifu

- Miglior DLC/Espansione

The Last Delicious Course (Cuphead)

- Miglior Gioco backlog

Kena: Bridge of Spirits

- Delusione dell'anno

Cyberpunk (PS5). Versione next gen uscita nel 2022. Sookate.
PSN: mangusto  Switch: Fresh  Xbox: Freshlem

Offline jamp82

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Re: TFP Awards 2022 - Da TFP con furore
« Risposta #21 il: 02 Gen 2023, 12:45 »
- Miglior Gioco dell'anno

1) Elden Ring

2) Bayonetta 3

3) Gran Turismo 7

- Miglior Indie dell'anno
N/A

- Miglior Gameplay

Bayonetta 3


- Miglior Sistema di combattimento

Bayonetta 3


- Migliori Boss Fights

Bayonetta 3


- Miglior Level design dell'anno

Elden Ring


- Miglior Sistema di controllo

Bayonetta 3


- Miglior Bilanciamento della sfida

Bayonetta 3


- Miglior Ritmo di gioco

Bayonetta 3


- Miglior Traversal

Gran Turismo 7 perchè ci si muove sempre in macchina.


- Miglior Puzzle solving
N/A


- Miglior Comparto grafico/tecnico

Gran Turismo 7


- Miglior Direzione artistica

Elden Ring


- Miglior Ambientazione/Setting

Elden Ring


- Miglior Comparto Sonoro/Audio design

Call of Duty: Modern Warfare II


- Miglior Soundtrack

Bayonetta 3


- Miglior Narrazione

Triangle Strategy


- Miglior Scrittura

Triangle Strategy


- Miglior Personaggio dell'anno

Radahn, il Flagello Celeste (Elden Ring)


- Miglior Mulltiplayer

Call of Duty: Modern Warfare II


- Sorpresa dell'anno

Bayonetta 3


- Miglior Gioco VR
N/A


- Miglior DLC/Espansione
N/A


- Miglior Gioco backlog

Control


- Delusione dell'anno

Elden Ring è DaS 4 OW ma è comunque il mio GOTY.
« Ultima modifica: 03 Gen 2023, 10:12 da jamp82 »
[IG] instagram.com/jamp82/, [PSN] jbittner82, [Switch] SW-0209-2836-6111, [Stadia R.I.P.] jamp82#1318

Offline Cryu

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Re: TFP Awards 2022 - Da TFP con furore
« Risposta #22 il: 03 Gen 2023, 11:15 »
Premessa: 2022 anno più prolifico di sempre. Nel solo febbraio sono usciti titoli di valore che in genere richiedono un intero anno quando va bene. Per la prima volta in vita mia ho accumulato un backlog e purtroppo stilo questo elenco ancora a digiuno, tra gli altri, di Sifu e OlliOlli World.


- Miglior Gioco dell'anno

1) Elden Ring

Il gioco dei giochi. Stàtece.

2) Cyberpunk 2077 next gen

Quel gioco orribile che uscita la serie tv è diventato bellissimo.
Pilastro della gen, imperdibile.

3) God of War Ragnarok

Sequel generoso e trascinante. Sbaglia però le dosi tra le parti.

- Miglior Level design dell'anno

Elden Ring

Un open world realmente colmo di sostanziose avventure, no avampostini e collectibles.

- Miglior Ritmo di gioco
Elden Ring

che un OW abbia un gran ritmo è in sé un fatto notevole, che lo abbia superiore anche al resto è parte dell'apicalità storica di ER.

- Miglior Traversal
Dying Light 2

Probabilmente anche gioco più divertente. Purtroppo i polacchi han perso pezzi e l'eccellenza complessiva è preclusa dagli svarioni su notti, scrittura e bossfight.


- Miglior Ambientazione/Setting
Cyberpunk 2077

ma tipo di sempre.

- Miglior Scrittura
God of War Ragnarok

Pur con qualche buco o ingenuità, porta la scrittura ingame a livelli inediti. I dialoghi non accompagnano l'azione, la rendono indimenticabile.


- Miglior Personaggio dell'anno
Thor (GOW ragnarok)

Un anti-Kratos. Il The Wrestler della mitologia norrena. Adorabile.


- Miglior Gioco backlog
Wolfenstein: The New Order

Lo Schindler's List del gaming. All'epoca passato quasi sottotraccia come simpatico sparotto old-school, rivisitato oggi si staglia come un gigante di gameplay, world building e scrittura. Commovente.


- Delusione dell'anno
Horizon Forbidden West

Più grande, più lungo, più tutto. Meno divertente.
« Ultima modifica: 03 Gen 2023, 11:25 da Cryu »
"non e' neppure fan-art, e' uno screenshot di un gioco, ci sono mesi e mesi di sudore di artisti VS uno scatto con un filtro instagram sopra."
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Offline Ifride

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Re: TFP Awards 2022 - Da TFP con furore
« Risposta #23 il: 03 Gen 2023, 12:06 »
- Miglior Gioco dell'anno

1) Triangle Strategy

2) Pentiment

3) Kirby e la terra perduta

- Miglior Indie dell'anno

Return to Monkey Island

Runner up che preciso so non possa valere ai fini del voto ma volevo citarlo perchè stupendo: Card Shark

- Miglior Gameplay

Kirby e la terra perduta

- Miglior Sistema di combattimento

Kirby e la terra perduta

- Migliori Boss Fights

Kirby e la terra perduta

- Miglior Level design dell'anno

Kirby e la terra perduta

- Miglior Sistema di controllo

Kirby e la terra perduta

- Miglior Bilanciamento della sfida

Triangle Strategy

- Miglior Ritmo di gioco

Pentiment

- Miglior Traversal

Kirby e la terra perduta

- Miglior Puzzle solving

Card Shark

- Miglior Comparto grafico/tecnico

Pentiment

- Miglior Direzione artistica

Return to Monkey Island

- Miglior Ambientazione/Setting

Triangle Strategy

- Miglior Comparto Sonoro/Audio design

Triangle Strategy

- Miglior Soundtrack

Triangle Strategy

- Miglior Narrazione

Pentiment

- Miglior Scrittura

Triangle Strategy

- Miglior Personaggio dell'anno

Andreas di Pentiment

- Sorpresa dell'anno

Return to Monkey Island

- Miglior Gioco backlog

Control




"La potenza è nulla senza gameplay"
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Offline Diegocuneo

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Re: TFP Awards 2022 - Da TFP con furore
« Risposta #24 il: 03 Gen 2023, 16:30 »
 Miglior Gioco dell'anno

1)Pentiment : davvero davvero appassionante ed umano.
2)Red Matter 2 : essere in un altro mondo.
3)Elden Ring: grande viaggio, non concluso perchè mi ha saturato.

- Miglior Indie dell'anno
Hyperbolica   Quest: follia non euclidea come solo in VR è possibile.



- Miglior Gameplay
Ancient Dungeon VR   Quest  : davvero perfetto, semplice ma complesso per tutte le variabili dei tanti nemici

- Miglior Sistema di combattimento
Ancient Dungeon VR  Quest : semplice e responsivo e profondo come solo Nintendo. (più o meno dai)



- Migliori Boss Fights
Elden ring: forse unico gioco esperito con dei boss veri e propri.


- Miglior Level design dell'anno
Elden ring: Grantempesta wow... ma non solo.



- Miglior Sistema di controllo
Ancient Dungeon Quest

-Miglior gioco VR:
Red Matter 2

- Miglior Bilanciamento della sfida
Into the Radius   -Quest: io odio raccattare roba in giro ma questo gioco me lo ha fatto fare perchè tutto era bilanciato in modo che lo facessi senza impazzire. Ho apprezzato molto :)  Poi mi ha richiesto uno step di sbattimento ulteriore e...mollato. Ma bello per quelle ore


- Miglior Ritmo di gioco
Elden ring: non ci si accorge del tempo passato



- Miglior Traversal
Elden ring






- Miglior Comparto grafico/tecnico
Red Matter 2 : davvero questo è un Quest2 ??



- Miglior Direzione artistica
Elden ring: wow


- Miglior Ambientazione/Setting
La superfice di Titano in Red Matter 2
molto di Elden Ring
la Zona di Into the Radius


- Miglior Comparto Sonoro/Audio design
La mappatura splendida di Free Bird e The Pretenders  nell'ultimo pacchetto di Beat Saber



- Miglior Soundtrack
Sinceramente l'unica cosa che mi è rimasta se devo pensarci è il poco che una volta ogni morte di Papa veniva fuori in Pentiment.




- Miglior Narrazione
From Dust   - Series S: a me è piaciuto davvero molto il suo plot multiscelta.



- Miglior Scrittura
Pentiment  - Series S, scritto davvero da dio.





- Miglior Personaggio dell'anno
Luna, La bimba di LUNA (Quest), un piccolo gioco da 40 minuti su applab (store secondario del Quest) . Davvero tenera e...tenera.


- Miglior Mulltiplayer
DEMEO -Quest: ogni tanto una serata tra amici a bestemmiarsi dietro ci sta


- Sorpresa dell'anno
Road 79 - Series S: non conoscevo e mi è piaciuto molto


- Miglior DLC/Espansione
Cuphead The Delicious Last Course   sebbene lo abbia giocato 32 minuti massimo e poi mi sia rotto il caz. Bello è bello...


- Miglior Gioco backlog
Wraith the oblivion:   Afterlife   - Quest


Delusione dell'anno:
Virtua Virtua Reality 2- Quest : checcazzo...non me lo aspettavo.Sempre semigeniale ma...pieno di bug, impreciso, fuori fuoco, ritmo sbagliato... nuuuu
Sono un cretino,di classe,infima. Ni.

Offline teokrazia

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Re: TFP Awards 2022 - Da TFP con furore
« Risposta #25 il: 03 Gen 2023, 18:32 »
Miglior Traversal:
Dying Light 2: Stay Human

Offline Void

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Re: TFP Awards 2022 - Da TFP con furore
« Risposta #26 il: 03 Gen 2023, 22:02 »
- Miglior Gioco dell'Anno

1) Pentiment
L'esperienza migliore dell'anno. Niente gameplay, ma una narrazione eccellente, in un mondo caratterizzato benissimo e con un comprato grafico molto particolare.

2) Moss: libro 2
Gradito sequel. Un po' troppo simile al primo, e dalla storia non proprio sconvolgente, ma tra i migliori prodotti VR che ho provato (non tanti a dire la verità)

3) Return to Monkey Island
Gradito sequel. Enigmi piacevoli, ma la storia non mi ha entusiasmato particolarmente, ed il finale non mi ha lasciato un buon ricordo.

- Miglior Indie dell'anno
Moss: libro 2

- Miglior Gameplay dell'anno
Tactics Ogre Reborn

- Miglior Sistema di Combattimento
Tactics Ogre Reborn

- Migliori Boss Fights
Moss: libro 2

- Miglior Level Design dell'anno
Moss: libro 2

- Miglior Sistema di Controllo
Moss: libro 2

- Miglior Bilanciamento della Sfida
Tactics Ogre Reborn

- Miglior Ritmo di Gioco
Vampire Survivors

- Miglior Traversal
Mmh. Non pervenuto

- Miglior Puzzle Solving
Return to Monkey Island

- Miglior Comparto Grafico/Tecnico
Moss: libro 2

- Miglior Direzione Artistica
Pentiment

- Miglior Ambientazione/Setting
Pentiment

- Miglior Comparto Sonoro/Audio Design
Pentiment

- Miglior Soundtrack
Pentiment

- Miglior Narrazione
Pentiment

- Miglior Scrittura
Pentiment

- Miglior Personaggio dell'anno
Andreas Maler (Pentiment)

- Miglior Multiplayer
non pervenuto

- Sorpresa dell'Anno
Pentiment

- Miglior Gioco VR
Moss: libro 2

- Miglior DLC/Espansione
No

- Miglior Gioco Backlog
The Witness

- Delusione dell'anno
No PS5, again.

Migliore farming
Vampire Survivors
« Ultima modifica: 05 Gen 2023, 18:48 da Void »
Se tu dai un pesce ad un uomo, lo avrai sfamato per un giorno. Se gli proponi di imparare a pescare, ti risponderà che sei un neoliberista
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Re: TFP Awards 2022 - Da TFP con furore
« Risposta #27 il: 04 Gen 2023, 14:41 »
Per quelle che sono le mie esigenze gli ultimi anni son stati quasi un nulla di fatto videoludicamente, per cui nel 2022 ho fatto ancora una volta principalmente retrogaming (ci includo le cento ore di Elden Ring, che non offre nessuna evoluzione rilevante rispetto a quanto già proposto ad nauseam da FS negli ultimi 13 anni).

- Miglior gioco dell'anno
Bayonetta 3: probabilmente il character/stylish action più divertente di sempre durante la prima run, un rollercoaster pirotecnico che dà nuovo senso all'idea di "infinite climax".
Però boh, non ne ho ancora visto i titoli di coda - il "core" di Bayo rimane un'esperienza del 2009, evidentemente non è che poi morissi dalla voglia di sfasciarmi di ore su un tris che praticamente gira sullo stesso hardware di quei tempi.
Riprenderlo ed approfondirlo però è uno dei miei primi propositi videoludici del nuovo anno.

- Miglior Comparto Grafico/Tecnico
Callisto Protocol: come progetto sconfina troppo dalle parti dell'action/TPS d'epoca PS3/360 per fregiarsi del grado di quadrupla A™, ma il look&feel della produzione sa risultare davvero premium.

- Miglior Personaggio dell'anno
Bayonetta: è lei la vera Goddess of War. Con tutto quell'arsenale e quel guardaroba si becca il premio nel 2022 nonostante ormai milfona del 2009.

- Miglior Gioco Backlog
Pilotwings 64: qua andiamo parecchio 'back', ma meglio tardi che mai per un classicone ibrido arcade/simulazione che sta al vento come Wave Race 64 sta all'acqua <3

- Miglior remaster/remake/riedizione
Shadow Man: Remastered (runner up: Powerslave Exhumed) Nightdive Studios <3

- Delusione dell'anno
Ghostwire Tokyo: se Mikami intendeva fare da mentore ad una nuova generazione di brillanti game designer ha fatto flop su tutta la linea, sfornando (dopo la già preoccupante defezione in corsa della director sua pupilla) un'informe ubisoftata jappo-halloween di cui al mondo nessuno sentiva l'esigenza. Giochetto E scherzetto.

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Re: TFP Awards 2022 - Da TFP con furore
« Risposta #28 il: 22 Gen 2023, 12:41 »
Bella annata! Vediamo…

PARTE 1

- Miglior Gioco dell'anno

1)   GOD OF WAR RAGNAROK

GOWR merita questo posto per un motivo molto semplice è un gioco pensato. Pensato per essere un videogioco, al bando le simulazioni di realtà e mondi che tanto prima o poi deludono. Puro, vero, consapevole. Pensato per essere un’esperienza convergente in cui tutti gli elementi siano presenti e convincenti, ossia un strutturazione solida e articolata, un combat system a livello di gioco di genere, esplorativo ma non dispersivo e dotato di una narrativa a servizio. Pensato per essere un grande epopea di Dèi ed Eroi che mettono in luce la capacità di Santa Monica di saper coniugare una storia sentimentale con un grande affresco corale. Lo dico? Sì lo dico, in questo aspetto SM surclassa alla grande Naughty Dog e realizza in questo modo un AAA d’autore. Per un appassionato di vg sono importanti tutti i tipi di esperienze, giochi più piccoli e creativi, giochi di serie B con il guizzo dell’artista, indie sperimentali e sì, anche i AAA massicci come questo. Perché, come giova ricordare ai puzzonasisti e ai radical chic dell’utenza, in questo contesto “commerciale”, “AAA”, “qualità” e “ricercatezza” sono tutt’altro che concetti antitetici, come dimostra qualsiasi classifica dei giochi più amati di sempre.

GOWR per me è l’indiscusso GOTY2022. Perché era necessario, non perché fosse scritto.

2)   SIFU

Ragazzi, che dire? Al di fuori dei suoi numerosi e palesi riferimenti cinematografici Sifu è l’aggiornamento di Kung Fu Masters, di Renegade (e apocrifo Target Renegade) e di tutta la gloriosa tradizione arcade anni ’80. Quella che, se vissuta, forse rappresenta la radice dell’incomprensibilità tra le ragioni di coloro che fondano l’istanza del videogiocare nell’atto prestazionale e la successiva trasformazione a mezzo interpolazione tra media diversi. Sifu è un gioco piccolo, contenuto, essenziale, quasi basico per impostazione. Eppure è una fucina di idee e felici implementazioni, in cui l’attualizzazione del passato (il videogioco nasce come sfida a risolvere grazie a decisioni e abilità) ha permesso un recupero nobile, colto, ragionato e benedetto da una resa estetica finale opportuna. Sifu sa di 200 lire al bar, di sigarette spente sul posacenere del coin op, dell’incontro tra Oriente e Occidente, dell’Arcadia della nostra giovinezza e la dimostrazione che ricordare il passato sia il modo migliore per progettare il futuro.

3)   BAYONETTA 3

Beh, qui c’è poco da dire. Tradizione arcade nipponica + sviluppatori talentuosi + ricercatezza estetica = tutto quello che è lecito aspettarsi e anche qualcosa di più. Bayonetta 3 s’è fatto attendere ma sono stati anni di spasimo ben ripagati fa un gioco che concettualizza per bene i guadagni dell’action game contemporaneo, non più “solo” gioco specialistico e dedicato al combattimento ma un’esperienza più integrale che sposi esplorazione, gusto per la scoperta, movimentazione concettuale e un’eccellente fase bellica. Inoltre si presta a un livello di approfondimento incredibile, sia come offerta lorda dei contenuti che come oggetto di studio per miglioramenti e guadagni personali. L’hardware gli va stretto, determinati limiti affiorano qua e là, non si possono tacere alcune sbavature e si rendono necessari piccoli correttivi qua e là però anche così Bayonetta 3 ti riconcilia con il videogioco, una panacea per cupio dissolvi fisiologico del nostro contesto.
Lei, poi, rimane un’icona compiutissima e gioiosa.

- Miglior Indie dell'anno

TUNIC
Non servono scritte, guarda e vedi, se vedi… Non c’è bisogno di dialoghi, osserva, se ci riesci… Al bando tutorial complessi e mortali, l’esperienza è la madre di ogni insegnamento, se sai imparare dagli errori... Se il il videogioco è VIDEO Tunic affida al linguaggio visivo, intuitivo e investigativo molta parte della sua fascinazione in barba alla passività da spettatore. Tunic è davvero un titolo strano, di fatto è uno Zelda con elementi roguelike però quella è anche l’anima più scontata e gestibile. Quello che rende interessante questo titolo è il continuo gioco di rimandi metacomunicativi, tra il nascosto e il palese, che alterna momenti di totale oscuramento di senso a esplosioni di gioia per l’illuminazione che presto o tardi arriva. Più tardi che prima diciamo, ci sono enigmi talmente astrusi e cripticità che ogni tanti dici “vaffanculo, a mo’ guardo la soluzione su internet” ma basta solo resistere e soffrire il giusto. Muoverei qualche critica solo al combat system, tutt’altro che impeccabile ma è un aspetto perfettibile che si scioglie di fronte alle tante qualità. Unico.

- Miglior Gameplay

GOD OF WAR RAGNAROK

In questo caso intendo premiare la meravigliosa alchimia di aspetti diversi, spesso difficili da far convivere. GOWR è un arcade adventure e come tale si presuppone la presenza di elementi bellici, esplorativi, enigmistici, sostenuti da un’ambientazione coerente e credibile rispetto al racconto e con l’aggiunta di una componente narrativa importante. La buona notizia è che tutte queste cose trovano ottima esecuzione nel prodotto finale. Il combat non sfigurerebbe in un action game puro e prestazionale; l’esplorazione è incrementale, con zone obbligatorie gustosamente costruite e altre che si basano sulla volontà del giocatore di approfondire e curiosare (al Cratere mi sono esaltato), aggiungendo rilevanti porzioni di gioco; l’enigmistica è snella e poco molesta, non rallenta troppo il ritmo e dona spessore; infine, storia, intreccio e l’ambientazione creano un tutt’uno solido e coerente. Come si fa a non premiare una visione d’insieme così ben riuscita? Anche le pause più discorsive e turistiche trovano giustificazione e ragione nel fenomenale quadro finale.

- Miglior Sistema di combattimento

STRANGERS OF PARADISE: FINAL FANTASY ORIGIN

Team Ninja chiama, il videogiocatore risponde. Al di là di stile eccentrico, direzione artistica pacchiana, risibilità del pretesto narrativo e svolgimento e tutte queste cose, Strangers of Paradise è la tipica, benedetta, eccezionale fucina di combat system impaccabili e un laboratorio di approcci infiniti e modellabili a piacere. Il sistema dei jobs è una piacevole schiavitù, c’è dentro la filosofia Ninja Gaiden e Niho e un’offerta di nemici e boss sterminata. Il prezzo per questa perfetta simmetria di lotta e ardore è uno sviluppo lentissimo, a volte estenuante, fatto di equip da potenziare, strumenti da sbloccare, abilità da affinare per decine e decine di ore di lotta estenuante. E’ il destino dei giochi specialistici, un vero e proprio collo di bottiglia per gli appassionati, che si trovano di fronte un gioco radicale, esigente, spietato nelle richieste di attenzione e tempo che necessita. Come dice il saggio nulla che abbia realmente valore è intrinsecamente facile per cui, se si tiene duro e si punta al massimo livello di difficoltà, Strangers of Paradise è semplicemente fantastico.

- Migliori Boss Fights


SIFU

I boss di videogiochi basati su sistemi di combattimento sono un’arte nell’arte. Spesso si tende a premiare implementazioni spettacoli e roboanti di giochi che fanno dell’addizione e dell’accumulo il principale dispositivo ricreativo, sacrificando la qualità sull’altare della quantità (Elden Ring). Sifu si muove sulla direttrice opposta, proponendo un numero di boss assai contenuto e realistici nell’offerta, pur nella sua dimensione immaginifica. La meccanica dei boss di Sifu si basa sull’affinamento delle proprie abilità, intese come lettura della situazione ed esecuzione, gratificate dall’eccezionale sistema età/progressione. Colpisce, in senso positivo, anche la loro inflessibilità che si traduce in assoluta spietatezza nei confronti del giocatore, quello che magari si presenta lì premendo tasti a caso senza avere interiorizzato almeno in modo decente le squisitezze del  combat system. Come Sekiro prima di lui, migliorare le proprie prestazioni a Sifu equivale a migliorarsi come videogiocatore. Filosoficamente.
In lizza: beh, Bayonetta 3 rimane ottimo in questo senso e anche Elden Ring, per quei 5-6 boss non riciclati e scontati, offre altrettante valide schermaglie. Poi il DLC di Cuphead.

- Miglior Level design dell'anno

GOD OF WAR RAGNAROK

Riprendo il discorso del GOTY. Nella, per me incomprensibile, corsa al superamento dello status di videogioco come peccato originale da espiare, Santa Monica decide di intraprende il cammino inverso,  si nintendizza e affonda le radici proprio nella strutturazione di un’interfaccia che identifichi, visivamente e progettualmente, tutte le sue componenti. Qui ci si arrampica, qui si passa a un’altra zona, qui si combatte, in questo punto si scala, questo è un portale, quella parete si abbatte con l’oggetto dedicato che verrà metto a disposizione più avanti. Questa intelligente epifania ha permesso di organizzare i suoi nove mondi di gioco alla luce della dimensione da arcade adventure esplorativo con aggiornamenti continui. Le ambientazioni sono progressive, la main scandisce momenti e spazi che vengono elargiti a poco a poco, rendendo il tutto sempre nuovo e inedito; i mondi si avvalgono di strumenti di indagine e inedite strade da battere grazie a una piacevolissima filosofia metroidvaniana. In ultimo, le mappe risultano estese senza essere dispersive e sterminate, con un quadro complessivo assolutamente fenomenale. L’epoca corrente non può avvalersi della complessità del passato, però, come felice incontro tra modernità e classicità, GOWR è davvero un ottimo esempio di level design “integrale”.

- Miglior Sistema di controllo

GRAN TURISMO 7

La formula è ben rodata e il sapere viene trasmesso sin dal millennio scorso. Non sono propriamente un esperto di racing, preferisco un approccio più arcade di scuola Virtua Racing/Ridge Racer/F-Zero/Waverace e compagnia ma Gran Turismo rappresenta un buon compromesso episodico con una simulazione alleggerita il giusto per piloti della domenica come me. E ogni volta è come tornare a casa, tra interfaccia intuitiva, decisive possibilità di personalizzazione e un sistema di controllo che si scioglie tra le dita. Inoltre, come Returnal prima di lui, il controller aptico dona sensazioni epidermicamente divertenti e porta l’esperienza a un nuovo livello di immersività. Poi il resto viene da sé, le sinapsi del cervello si fondono coi controlli e l’impossibile diventa possibile con una confidenza progressivamente incrementabile. Non entro in merito di quelle che sono le aporie storiche delle serie, le sue criticità che ormai sono una marchio di fabbrica e la rigidità di fondo che si trascina da secoli. Vanno rilevate e bisogna tenerne conto. Eppure, al di là di questo, Gran Turismo rimane un piacere tattile eroticissimo.

- Miglior Bilanciamento della sfida

SIFU

Quel giorno a Sloclap gli sviluppatori si trovavano  in uno stato di grazia irripetibile e tutte le intuizioni si sono trasformate in applicazioni vincenti. Primo: un’esperienza compatta e contenuta. Secondo: forte rigiocabilità. Terzo: un sistema di controllo perfetto e inappuntabile. Quarto: una progressione geniale basata sull’età del protagonista, come sistema di retry assolutamente prestazionale. Quinto: un meccanismo di potenziamento che mischia abilità da sbloccare permanentemente (e quindi un ammortizzatore alla difficoltà) e dei potenziamenti temporanei che ne rappresentano la cifra tattica. Sesto: un level design semplice ma non privo di scorciatoie da sbloccare e ricompense con decisive cadute ludiche. Settimo: una curva di apprendimento morbida e costante, fino a diventare molto esigente. Duro ma corretto. Ottavo: boss perfettamente tarati e coerentemente posizionati rispetto alle skill maturate dal giocatore. Nono: una formula calamitante, quasi tossica. Decimo: se cercate un indie che schiaffeggi realmente i AAA e non per partito preso ideologico beh, l’avete trovato.
« Ultima modifica: 22 Gen 2023, 12:52 da Il Gladiatore »
La paura è di passare per non esperti, di non comprendere il medium che si sta evolvendo etc. (...) è figlio dell'immotivato senso di inferiorità che spinge il videogiocatore alla spasmodica ricerca di qualcosa che giustifichi il videogioco come se il gameplay da solo non bastasse più." (Fulgenzio)

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Re: TFP Awards 2022 - Da TFP con furore
« Risposta #29 il: 22 Gen 2023, 12:44 »
PARTE 2

- Miglior Ritmo di gioco

TRIANGLE STRATEGY

TS non parla a tutti, è un gioco che si rivolge a un’utenza precisa. Quella degli anni che vanno dal ’95 al 2000, dell’esplosione di JRPG in occidente e del tempo dilatato di fronte a uno schermo a leggere storie e prendere decisioni. TS ha un genitore 1 e un genitore 2, ossia Final Fantasy Tactics e Vandal Hearts, di cui coglie e raccoglie aspetti differenti e lì unisce in questa esperienza anacronistica, sofisticata, quasi colta. Al giocatore che non vuole perdere tempo, che deve sempre fare qualcosa e che misura l’esperienza videoludica con il parametro del “quality life” beh, TS suggerisce che il tempo sia la moneta necessaria affinché alcune esperienze possano esprimersi, sedimentare, edificarsi e diventare parte dell’identità videoludica e dei ricordi. Una sapiente alternanza di storia narrata, dialoghi brillanti, amministrazione strategica ed esecuzione sul campo di battaglia per un ritmo di gioco che fa della riflessione e della lentezza le sue colonne portanti. Un titolo nobilissimo.

- Miglior Traversal

KIRBY E LA TERRA PERDUTA

Il piacere ineffabile della simmetria. Il gusto viscerale per la ripartizione in livelli. La sapiente nintendosità elargita a piene mani senza l’affanno dei grandi nomi che promettono e poi devono mantenere. Kirby è un gioco leggero che non equivale a dire superficiale. I suoi livelli sono fatti per essere attraversati senza affanno, un po’ sonnecchiando, lineari per scelta ma con divagazioni simpaticamente gustose. Il tutto coi comandi burrosi e intuitivi. La serie di Kirby non s’è mai contraddistinta per particolari criticità in materia di ostacoli, difficoltà e problemi da risolvere, rimane un filone a forte vocazione defatigante in cui l’elemento ricreativo è proprio costituito dall’attraversamento e dagli spostamenti. La gioia consiste nel vincere tutte le resistenze che il livello presenta, sia dal punto di vista esplorativo che in materia di completismo e affini, da esaurire grazie ad abilità da acquisire sul campo. Kirby è rinfrancante per l’animo e delizia per coloro che ricercano la tranquillità del gesto ripetuto.


- Miglior Puzzle solving

RETURN TO MONKEY ISLAND

Un premio dato di cuore ma anche con un’idea precisa in mente, ossia che la qualità media dell’enigmistica di questo titolo non sia l’attestazione di chissà quale difficoltà e cervellotica applicazione ma quasi la celebrazione del suo opposto. Return presenta quasi un flusso di conseguenzialità di azioni e gesti e la difficoltà non è assolutamente il suo obiettivo. Ci sono enigmi assolutamente discorsivi, altri che richiedono operazioni più elaborate per ottenere un effetto che inizialmente sembrava scontato; altri ancora necessitano di un pizzico in più di organizzazione del pensiero laterale ma senza particolari turbative per il giocatore. Più in generale l’idea è quella di fondere scrittura, enigmistica , citazionismo, autoreferenzialità con un innesto eccessivo, spesso stucchevole invero, di una dimensione surreale. La filosofia di fondo è specchiata, si tratta di accogliere l’utenza storica, disincantata e anche un po’ scettica nei confronti del ritorno di un grande classico e per quanto l’approccio non deve essere hardcore. Per cui qualità e ruffianeria vanno di pari passo per questa riuscitissima parentesi fuori tempo massimo.

- Miglior Comparto grafico/tecnico

HORIZON FORBIDDEN WEST

Quando si parla di forza bruta devo dire che tra i pesi massimi forse è stato lui a donarmi lo stupore più grande, anche se è stato necessario attendere plurime patch. Nonostante la zavorra di Ps4 il mondo di HFW è un tripudio di tecnica asservita a una dimensione artistica unica e peculiare, per quanto discutibile. Eppure in quelle valli, in quelle rocce, in quell’acqua intesa come laghi e mare, in quella vegetazione, in quella meticolosità nella modellazione dei nemici meccanici, nella potenza dei 60 fps costituiscono un buon motivo per rimettere su il gioco e attardarsi al suo interno. Apprendo, non a caso infatti,  che questo titolo sia il più fotografato e celebrato dell’anno in ambito di VP, con decine e decine di artisti che si sono cimentati in scatti di ogni genere, soprattutto per immortalare la protagonista. Al di là delle ragioni commerciali e pubblicitarie il comparto tecnico di Horizon è un formidabile generatore di immagini potenti e bellissime. Se solo fosse stato un gioco nativo di Ps5…

- Miglior Direzione artistica

A PLAGUE TALE: REQUIEM

Chiarisco subito: il gioco è di una pochezza fenomenale, una specie di compendio di scelte scellerate e applicazioni sgangherate che rendono il suo attraversamento una sofferenza. Al di là di questo, il comparto visivo è dir poco eccellente. La costruzione dell’immagine e degli scorci è organizzata per restituire un effetto simile a numerose opere medievali e rinascimentali, con diverse declinazioni in base all’ambientazione. Di fondo c’è il desiderio di affrescare un mondo naturalistico, in cui l’occhio del giocatore coglie in ogni momento la corrispondenza tra la composizione paesaggistica che caratterizza il gioco e l’occhio esterno dell’osservatore/giocatore che percepisce il tutto come omogeneamente fisso nel tempo e nello spazio. Si percepisce lo studio e il rimando consapevole a maestri come Leon Battista Alberti, Antonello da Messina, Piero Della Francesca a così via, con particolare attenzione all’uso vibrante di colore e tinte a cui s’unisce una progressiva definizione topografica di luce e volumi. Uno spettacolo eccezionale che sarebbe stato bello utilizzare per un “gioco” propriamente detto…
In lizza: Trek to Yomi è una piccola gemma, God of War Ragnarok è davvero la rappresentazione di anni e anni di disegni heroic fantasy alla Royo e Frazetta messi a videogioco e Kirby è un amore.


- Miglior Ambientazione/Setting

GHOSTWIRE TOKYO

Del gioco ci sarebbe molto da dire, in positivo e in negativo ma ci riserviamo altri tempi e spazi. Quello che mi ha conquistato è l’assurda follia che permea tutto il contesto (anzi, i contesti) che fanno da sfondo al titolo. Il quartiere di Shibuya è una solta di frammento infernale fatto di folclore shintoista, di atmosfere oscure e deprimenti, di corruzione e malvagità, all’interno di una cornice realistica data dalla città. La progressiva purificazione dei torii pone il giocatore di fronte ad assurdità assortire con contaminazioni estetiche improbabile e commistioni che non si possono descrivere, solo vivere. La desertificazione delle zone urbane sono lo sfondo disturbante e sinistro per una vita quotidiana ormai spazzata via, le cui tracce di normalità continuano a esistere nella musica per le strade e negli oggetti di uso comune lasciati lì, senza senso. La nebbia esiziale nasconde mostruosità assortire che si nascondono nelle pieghe della realtà ed è tutto così sospeso, marcio, malevolo e in ultima analisi, irresistibile.

- Miglior Soundtrack - Miglior Comparto Sonoro/Audio design

CYBERPUNK 2077

Accorpo i due premi insieme visto che nel mio pensiero sono entrambi attribuibili a Cyberpunk 2077. Il lavoro sulla colonna sonora è devastante, una serie di brani ispiratissimi che contamina sonorità da sintetizzatori analogici tipici degli anni ’80 a musica underground, industrial e braindance acida e ipnotica fino a arrivare a roba più “consistente” in termini di strumentazione. Le stazioni radio di Night City suddividono questa pletora di suggestioni in tanti filoni e generi, secondo quello stile sincretico che caratterizza tutto il gioco. Night FM con musica elettronica variabilmente intesa, Body Heat Radio ha roba commerciale e pop sparata a palla, The Dirge rap e hip pop fino alla consolazione dei rockettari ossia Morro Rock Radio e Ritual FM che ti sparano alternative rock, heavy metal/thrash punk, hardcore, black e death metal. E poi le altre che danno jazz, latino ecc. Oltre a tutte le musiche uniche che possono essere ascoltate in giro, nei locali e in occasioni specifiche. Clamoroso. E a questo si aggiungono suoni ambientali e doppiaggio, un comparto davvero eccellente.

- Miglior Narrazione

PENTIMENT

Ebbè, qui si fa sul serio. Pentiment appartiene a quella manciata di titoli che permette al giocatore di rimuovere la premessa che spesso accompagna i videogiochi dotati di una narrativa importante, ossia “per essere un videogioco…”. Le vicende che riguardano il borgo bavarese (opera di fantasia) di Tassing toccano un tema a me caro, ossia la mitopoiesi dei processi di trasformazione storica che, in questo caso, trova naturale sfogo nell’edificazione delle vite dei suoi abitanti, delle tradizione, nei riti ancestrali e nella prassi politica. Pentiment è un gioco che parla di “cultura” come segno tangibile e riconoscibile della sedimentazione di scelte, opere, azioni e testimonianze di un popolo che costruisce monumenti, scolpisce la pietra, trasmette conoscenza con scritti e testi (il tema portante del gioco) , collocato e stretto nello spazio di un luogo che si muove lungo il percorso del tempo. Pentiment parla di umanità attraverso il dono più grande che la contraddistingue, ossia il linguaggio, inteso in modo universale.
Eccezionale.

- Miglior Scrittura

GOD OF WAR RAGNAROK

Eh, beh, sì. Qui la discussione si allargherebbe perché a mio modo di vedere GOW è sempre stato un gioco ben scritto. Lo scatto necessario da compiere sarebbe quello di inquadrare correttamente il tenore dei dialoghi, l’attenzione al contesto, l’offerta di contenuti ossia che siano coerenti con l’universo da raccontare. La saga di GOW ha attraversato due mitologie differenti e di queste ha colto, pur nella riduzione videoludica, le loro specificità. Parlando di un AAA a forte trazione commerciale le concessioni da fare per non essere un mattone terrificante sono molteplici, in questo GOWR ha degli scivoloni importanti ogni tanto, per esempio l’utilizzo di un linguaggio troppo contemporaneo. Ma al di là di questo Santa Monica ha trovato la quadratura del cerchio in un affresco monumentale di personaggi, concetti, riferimenti culturali, una storia di maturità e crescita con dialoghi ottimamente scritti. Poi i comportamenti delle singole figure, per me, sono una cosa diversa e quello compete al gusto personale.
La paura è di passare per non esperti, di non comprendere il medium che si sta evolvendo etc. (...) è figlio dell'immotivato senso di inferiorità che spinge il videogiocatore alla spasmodica ricerca di qualcosa che giustifichi il videogioco come se il gameplay da solo non bastasse più." (Fulgenzio)