The Entropy Centre - Ultima parola
Infine, fu vera gloria?
Dopo oltre 12 ore di enigmi, e dopo aver completato la campagna di The Entropy Centre, posso affermare che... ebbene, è stata vera gloria. A capo.
The Entropy Centre è l'ennesimo (?) emulo di Portal. Un classico FPP con una trama di inganni, una pistoletta con i poteri e mille stanze di enigmi. Solo che nel suo caso capisci presto che NON è Portal. La trama sembra banale, gli enigmi sono ripetitivi, gli ambienti tutti uguali.
Ma poi realizzi che è solo un'introduzione lunga, diciamo.
Concluso l'atto 6 di 15, il gioco comincia a mostrare le sue qualità in tutti i comparti. Soprattutto in quello degli enigmi. La dinamica resta sempre simile a sé stessa, è vero, con questi cubi da portare a spasso creando dei percorsi da riavvolgere nel tempo. Ma quando gli elementi in gioco aumentano, c'è da stare a pensarci. E non è per niente male.
La difficoltà degli enigmi è medio-bassa? Vero. Questo rende tutto più noioso? No, direi che rende tutto più fluido. Meno cervellotico di un The Talos Principle, meno ad ampio respiro di un The Turing Test, meno aggrovigliato di un Q.U.B.E. 2, molto meno greve di un Relicta. Tutti giochi che ho ugualmente apprezzato. Ma a ciascuno il suo ritmo, come si dice.
Persino la trama, dopo un certo punto, ti viene da chiederti che sta succedendo. Ma qui non mi voglio esporre troppo.
Insomma, nel grande paradiso dei First Person Puzzle, dove va inquadrato questo The Entropy Centre? Difficile dirlo, in questi giochi molto dipende da quanto si entra in sintonia con le meccaniche. Secondo me merita un posticino al tavolo degli adulti. Non accanto ai boss, sicuramente, ma alcune sedie più in fondo, se vogliamo.
Se intendete giocarlo, abbiate pazienza. Poi ingrana.